02/01/14

Ilva, altri cantieri Aia al via Aspettando risorse e ricapitalizzazione


Il piano di risanamento ambientale e le risorse per finanziarlo mantenendo la produzione.

Sono i nodi che nel 2014 dovrà affrontare l’Ilva dei commissari Enrico Bondi ed Edo Ronchi. Ricapitalizzazione, utilizzo dei fondi sequestrati a Jersey o altre strade: quale sia il percorso è ancora difficile da chiarire, premettendo che l’ambientalizzazione del vecchio gigante siderurgico tarantino non è cosa da poco, nè dal punto di vista finanziario nè tecnico nè tecnologico. Sarà questo l’anno in cui i cantieri dell’Aia, avviati nel 2013, entreranno nella fase cruciale. Per il 2014 sono previsti 600-700 milioni di investimenti e nei giorni scorsi il commissario Ilva ha posto il problema delle risorse. Soprattutto quello per la copertura dei parchi minerali, l’intervento che da solo è buona parte degli investimenti previsti dalle prescrizioni ambientali. Il percorso è ormai in discesa, dopo che il terzo decreto delle scorse settimane ha snellito l'iter procedurale. Burocrazia troppo lenta, quella degli enti locali e centrali, e l’autorizzazione integrata ambientale rischiava di impantanarsi per sempre. Così lo scatto di reni dovrà essere impresso nei prossimi mesi, per fare in modo che la vita della fabbrica e quella dei cittadini non siano ancora incompatibili. Quaranta cantieri sono pronti a partire, lo ha detto il subcommissario Ronchi, e con le nuove norme decise a Roma, potranno essere avviati. Sono pronti anche tutti i progetti per la copertura dei parchi minerali ed in particolare quello per la grande costruzione che per anni e anni, in passato, era stata descritta come tecnicamente e finanziariamente impossibile. Ora si farà e sarà completata entro il 2016 ponendo fine a decenni di spolverio di minerale dai parchi direttamente sul rione Tamburi. E di Taranto ha parlato ieri anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa di fine anno. Non ha voluto per ò entrare nel merito delle questioni societarie: «Penso che dobbiamo tenerci nel recinto di questa conferenza stampa: non intendo rispondere » ha risposto a chi gli chiedeva un parere sulla proposta del commissario straordinario Bondi di una ricapitalizzazione dell’Ilva.
«Le polemiche ha aggiunto Vendola le abbiamo sviluppate tutte per intero. Io le ho fatte anche nei confronti del commissario: apparirebbe ridondante. Ora ognuno fa la sua parte».
E alla Regione, dunque, spetta il ruolo di controllo e di bonifica delle aree “extra-stabilimento”: «Quello che tocca fare a noi ha detto ancora il presidente pugliese riguarda soprattutto la restituzione di servizi e diritti ai cittadini di Taranto; e la questione della riqualificazione del centro storico, gli interventi nella periferia, il risanamento del quartiere Tamburi, del rione Paolo VI, la cantierizzazione dell'ospedale».
«Cioè ha concluso tutto quello che deve servire a fare una cosa che non si è potuta fare in questi anni: far vedere al mondo che Taranto è una delle città più belle del Mediterraneo».
Non ha citato l’Ilva ma altre fabbriche del territorio, Vendola parlando poi delle «battaglie» che la Regione ha portato avanti nel corso del 2013 «a difesa del lavoro». Con politiche attive:  «Al ministero dello Sviluppo economico ha poi specificato non chiediamo solo un tavolo ma portiamo soluzioni di politica industriale: lo abbiamo fatto anche con Natuzzi e Miroglio».

(Quotidiano di Puglia)

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