Le strutture collegate alla rete idrica hanno erogato finora 20 milioni di litri
Le
case dell’acqua e le sorgenti urbane, presenti nel territorio gestito
da Hera, hanno erogato 20 milioni di litri d’acqua dalla loro prima
comparsa nel 2011. Solo nel 2013, ne hanno distribuiti quasi 13 milioni,
con una media di 35 mila litri al giorno, per un anno in cui sono state
fatte 27 inaugurazioni. Attualmente sono 46 le strutture attive,
dislocate nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna,
Modena e Ferrara. Inoltre, per il 2014 sono previste ulteriori
inaugurazioni sul territorio.
Dati interessanti sono
quelli provenienti dalla sorgente urbana di Portomaggiore, inaugurata lo
scorso dicembre, che ha già erogato 3244 litri d’acqua, di cui 1893
litri di liscia e 1351 di gassata. Un dato consequenziale del numero
minore di litri di acqua gassata è il risparmio calcolato di circa 366
tonnellate di Co2.
Le case dell’acqua sono,
semplicemente, strutture aperte al pubblico in cui potersi rifornire
della stessa acqua che esce dai rubinetti di casa, essendo, le sorgenti
urbane, collegate alla rete idrica cittadina. L’acqua non subisce alcun
trattamento in più rispetto e viene semplicemente resa più fresca grazie
a un sistema di refrigerazione ed erogata anche frizzante. La liscia è
gratuita mente la gassata costa 5 centesimi al litro.
Si
tratta di un’importante iniziativa alla quale Hera partecipa insieme
alle amministrazioni comunali e, in alcuni territori, in collaborazione
con le società degli “assets”. Il progetto viene sviluppato attraverso
la società partecipata “Adriatica Acque” che, inoltre, garantisce la
manutenzione delle strutture nel corso degli anni alle amministrazioni
comunali. Inoltre, viene data una mano all’ambiente, grazie al taglio di
emissioni di anidride carbonica, evitando così di buttare bottiglie di
plastica nella spazzatura, con conseguente minor numero di svuotamento
dei cassonetti.
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