Emendamento indicava tra “piante bonificanti” quella indiana
Nel dl Emergenze ambientali c'è mancato poco che si infilasse una sorta di via libera alla coltivazione della canapa indiana. Gli emendamenti 2.254 (primo firmatario Serena Pellegrino di Sel) e 2.34 firmato da Adriano Zaccagnini, ex M5S ora Gapp Gruppi di azione e partecipazione popolare), infatti, trattando dei metodi di bonifica e riequlibrio dell'ecosistema, indicavano l'uso di "piante bonificanti come il vetiver e la canapa indiana". Come è noto, la Canapa Indiana è una specie del genere Cannabis, che però differisce dalla varieta' Sativa per la maggiore ricchezza di resina e per la maggiore percentuale di cannabidiolo, che ne fa la varietà d'elezione per la produzione di marijuana da fumare e hashish. Il relatore del provvedimento, Alessandro Bratti (Pd), inrtervendo in Aula fa notare che per quanto riguarda la specifica di "indiana" affibbiata alla canapa, "la proponente non l'aveva scritto" e quindi "sarebbe il caso di toglierla". Infatti, dice Bratti, "sarebbe il caso, visto le discussioni in corso in questi giorni", che si concentrano proprio sull'eventualità di una liberalizzazione delle droghe leggere.(DIRE)
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