21/12/13

Smog, firmato l'accordo tra Orlando e le Regioni: "Le prime proposte... entro la metà del 2014"

Firmato dal ministro dell’Ambiente e dalle regioni del Nord l’accordo di programma per coordinare le misure anti-inquinamento nel bacino padano: "Entro gennaio saranno attivati gruppi tecnici di lavoro tra i diversi livelli di governo ed entro la metà dell’anno prossimo ci saranno le prime proposte operative"

Smog, firmato l'accordo tra Orlando e le Regioni: "Le prime proposte... entro la metà del 2014"
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E’ stato firmato giovedì 19 dicembre a Milano, a Palazzo Lombardia, dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e dalle regioni del Nord (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia insieme con le Province autonome di Trento e Bolzano) l’accordo di programma per coordinare le misure anti-inquinamento nel bacino padano.

Entro gennaio saranno attivati gruppi tecnici di lavoro tra i diversi livelli di governo ed entro la metà dell’anno prossimo ci saranno le prime proposte operative.
“Una decretazione dall’alto ha affermato il ministro Orlando non avrebbe ottenuto i risultati che volevamo. Abbiamo provato a costruire un’alternativa, come si diceva qualche anno fa, all’“abbattimento del Turchino”. Si è trattato di un lavoro reso possibile da un’attività praticamente quotidiana delle strutture regionali, provinciali e ministeriali”.

Il ministro ha sottolineato che per la prima volta questo provvedimento riconosce “in modo trasversale” il problema dell’inquinamento nel bacino padano. “Tutti gli inquinanti ha osservato vengono considerati problemi da affrontare e risolvere con strumenti adeguati. Ora nessuno si può chiamare fuori. La firma dei ministeri e l’impegno degli assessorati riconoscono che bisogna muoversi su tutti i fronti”.

Inoltre Orlando ha confermato che, insieme con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, si sta calendarizzando per l’inizio di gennaio un’iniziativa che consenta di coinvolgere anche l’Unione europea. “Da subito ha concluso dovremo coinvolgere la ricerca per un confronto su questo tema. Uno stimolo che derivi da questo settore rappresenta una possibilità per una crescita non solo tecnologica, ma anche occupazionale. Questo percorso sarà utile anche per sviluppare la green economy nel bacino padano”.

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