17/12/13

Governo, Letta guarda già al 2015 Renzi: legge elettorale con chi ci sta.

Il premier: «Mangeremo di nuovo il panettone». Il sindaco lo stoppa sulla Web tax e incalza il M5S: «Siete pronti a risparmiare un miliardo?»

«Nonostante molti fuori da qui non ci credessero, abbiamo mangiato il panettone e se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiarlo anche il prossimo anno». Così il premier Enrico Letta, secondo quanto riferito da alcuni presenti, incontrando stamani i dipendenti di palazzo Chigi.

Il capo del governo ha incontrato in mattinata i dipendenti della Presidenza del Consiglio nella Sala Verde di palazzo Chigi. Il premier ha ringraziato tutti per la collaborazione di questi mesi e per i ritmi sostenuti di lavoro affrontati. Poi l’auspicio sul fatto che il governo possa arrivare al 2015.

Intanto durante il consueto appuntamento settimanale su Twitter, Matteo Renzi chiede al governo Letta e «di eliminare ogni riferimento alla web tax e porre il tema dopo una riflessione sistematica nel semestre europeo». Poi parlando di riforme: «Siamo pronti a discutere con gli alleati di governo un patto alla tedesca, ovviamente le riforme istituzionali si fanno con tutti quelli che ci vogliono stare se poi qualcuno si vuol tirare indietro il tema non si pone» replicando a un utente che gli chiedeva di non tirare troppo la corda con Alfano. Infine il capitolo legge elettorale: «Ce ne sono tanti, il punto è se c’è la volontà politica» per una «legge maggioritaria che garantisca alternanza e che dia governabilità». 
Il sindaco di Firenze si rivolge anche al M5s: «Io non faccio una proposta di scambio», chiedo di firmare per un risparmio di un miliardo, «è una gigantesca occasione», che si può cogliere firmando la proposta Pd al Senato per farne una Camera delle Autonomie. Sennò «mi viene il dubbio che si voglia solo fare polemica con il Pd» e non i risparmi.

Renzi viene incalzato anche sull’ipotesi di una patrimoniale: «Chiedere un contributo a chi ha di più non è sbagliato» ma prima bisogna partire dai costi della politica. Poi usa una metafora per descrivere il suo ruolo nel Paese. «Questa avventura è bellissima. Se ti dicono di giocare centravanti giochi centravanti, se ti dicono di giocare mediano giochi mediano, l’importante è che la squadra vinca. Io sono interessato a dare una mano perché il nostro Paese possa riprendere a girare».

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