"Dal primo luglio 2007, data di entrata in vigore del regolamento
europeo sulle sostanze chimiche, il Reach Registration evaluation
authorisation and restriction of chemicals, sono state registrate
all'Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) circa 11.000 sostanze
delle oltre 50.000 che secondo le attuali stime dovranno essere
registrate entro il 2018.
La registrazione delle sostanze è
l'adempimento cui sono soggette le imprese che producono o importano
sostanze nell'Unione europea: in base al Regolamento, per essere immesse sul mercato le sostanze chimiche devono essere corredate delle informazioni e gli studi necessari ad attestarne la sicurezza per uomo e ambiente. Questo uno dei dati presentati oggi durante la 4a Conferenza nazionale sul Reach, la cui organizzazione è condivisa dalle diverse amministrazioni coinvolte nell'attuazione nazionale del Regolamento. La Conferenza è l'occasione per informare sullo stato di attuazione ed efficacia del Regolamento, che ha come principale obiettivo quello di garantire un livello elevato di protezione della salute umana e dell'ambiente, assicurando, nel contempo, la libera circolazione delle sostanze chimiche
a livello comunitario, rafforzando la competitività e l'innovazione
dell'industria e promuovendo lo sviluppo di metodi alternativi alla
sperimentazione animale. Il Regolamento prevede, inoltre, strumenti di
gestione del rischio per le sostanze "estremamente preoccupanti", come
quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (Cmr), ma
anche quelle persistenti, bioaccumulabili e tossiche (Pbt) oltre agli interferenti endocrini, che potranno essere autorizzate solo per
usi specifici e controllati. "Ad oggi ne sono state identificate 144,
che sono state incluse in una "Candidate List" per l'eventuale
autorizzazione e la graduale sostituzione con alternative non
pericolose. Si stima che quelle attualmente presenti sul mercato siano
circa 440, la Commissione europea si è impegnata a inserirle tutte
nella lista entro il 2020".
Nel corso della quarta Conferenza sul Regolamento europeo sulle sostanze chimiche, è stato trattato
anche il tema dell'informazione del cittadino sui rischi delle sostanze chimiche. L'applicazione del Regolamento, infatti, "renderà disponibile anche per il pubblico il più ampio database mondiale sulle sostanze chimiche. Uno dei temi approfonditi è il diritto del consumatore a conoscere la presenza delle sostanze "estremamente preoccupanti" negli articoli acquistati".Una specifica sessione è stata dedicata all'industria, esaminando in particolare le criticità del regolamento per le imprese utilizzatrici di sostanze chimiche, nonchè le misure che nel breve periodo produrranno un impatto crescente sulle imprese, in termini di sostituzione delle sostanze, sono più di 100.000
le micro, piccole e medie imprese italiane coinvolte. Riguardo alla sicurezza, sono stati approfonditi i principali temi emergenti a livello internazionale, quali gli interferenti endocrini, le nanotecnologie, l'esposizione alle miscele di sostanze presenti nell'ambiente. Nel corso della Conferenza e' stato trattato il sistema di vigilanza per garantire la sicurezza dei prodotti chimici messo in atto sulla base degli indirizzi dell'Echa. Sono state, inoltre, illustrate le interazioni fra Reache altre normative di
settore riguardanti gli articoli e il sistema di allerta Rapex sulle segnalazione degli articoli non conformi o pericolosi in Ue.
(DIRE)
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