03/11/13

Smaltimento rifiuti: alleanza tra Net e Ambiente Servizi


La società udinese è entrata nel capitale di Eco Sinergie. L’obiettivo è diventare la prima entità regionale nel settore

Prove tecniche di aggregazione tra le multiutilities Net di Udine e Ambiente Servizi di San Vito al Tagliamento, entrambe a controllo pubblico, che puntano a creare un unico bacino regionale di gestione, tra Destra e Sinistra Tagliamento, che può contare su mezzo milione di utenti distribuiti in 71 comuni.

Il primo atto concreto di questa strategia, che si propone non solo economie di scala ma anche capacità di resistere con efficacia economica e progettuale agli attacchi esterni lanciati soprattutto dai “colossi” nazionali e internazionali che operano nel campo dei servizi, è stato siglato l’altra sera davanti al notaio con l’acquisizione da parte di Net di un pacchetto azionario di Eco Sinergie, la società che recupera e valorizza i rifiuti, fino a ieri interamente in mano alla multiservice pordenonese.

Per il momento, dunque, Net e Ambiente servizi sperimenteranno la collaborazione nella fase del riciclo delle immondizie con la volontà di raggiungere l’obiettivo di “rifiuti zero”
«Assieme  commenta il presidente di Ambiente Servizi Isaia Gasparotto  abbiamo l’intenzione di lavorare in molti campi. E chissà, escludendo Trieste, le due più grandi aziende della regione con un bacino di 500 mila abitanti potrebbero anche puntare alla famosa azienda unica, comprendendo Gorizia. In fondo il Friuli è piccolo se confrontato alle grandi città italiane». La sottoscrizione delle azioni di Eco Sinergie da parte di Net è stata approvate da assemblee e consigli.

I nuovi impianti sanvitesi di Eco Sinergie, in attività da meno di due anni, possono ora contare complessivamente su 430 mila utenti, dei quali 290 mila in 51 comuni serviti dalla Net e 140 mila in 20 comuni di Ambiente servizi, ai quali si aggiunge la Base americana di Aviano.

Le due aziende si occupano dell’intera filiera della gestione dei rifiuti urbani ed assimilati: dall’organizzazione della raccolta fino al recupero dei materiali trasformati in combustibile da rifiuti. Una sinergia che impensierisce non poco le altre società pubbliche della provincia - Gea e Snua - che rischiano di finire marginalizzate nelle grandi manovre per raggiungere economie di scala.

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