Ma
se per anni è stato possibile sversare nei campi della Terra dei Fuochi
qualsiasi genere di veleno, questo è avvenuto anche grazie al silenzio
di pezzi dello Stato, che dovevano controllare i luoghi e perseguire i
criminali. Ma qualcuno non ha fatto il suo dovere. Lo afferma un
maresciallo in pensione della Guardia di Finanza, che ha raccontato ai
magistrati di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) una storia che fa
venire i brividi. Si chiama Giuseppe Carione e per quindici anni, dal
1989 al 2004, è stato in servizio presso la compagnia di Aversa con il
grado di maresciallo capo e la qualifica di verificatore fiscale.Carione dice di aver visto sotterrare schifezze di ogni tipo nei campi tra Aversa, Lusciano e Parete, nella provincia casertana. Dice che alcuni colleghi finanzieri, tra i quali colonnelli e generali, sapevano tutto, ma hanno chiuso un occhio e non hanno indagato. Dice che su quei terreni ora ci fanno crescere le fragole. “Se i magistrati me lo chiedono, li porterò nei luoghi precisi dove scavare. Ci sono andato qualche tempo fa, nessuno ha mai scavato, una parte è desertificata, non c’è manco l’erba, in un’altra parte invece ci sono serre coltivate, vi crescono le fragole: chissà chi le ha mangiate in questi anni”. Carione è parte lesa di un procedimento penale nato dai suoi esposti contro alcuni alti ufficiali delle fiamme gialle, denunciati per presunti occultamenti di inchieste e accertamenti fiscali.


