05/10/13
Rifiuti: Gdf e Arpa scoprono deposito nel porto di Ravenna
Denunciato un 60enne legale rappresentante di una ditta
Un deposito di rifiuti speciali, pericolosi e non, è stato sequestrato all'interno dell'area portuale di Ravenna. I materiali sono stati individuati dai militari della guardia di finanza e dai tecnici dell'Arpa in diverse zone riconducibili alla stessa società e utilizzate per lo stoccaggio di olii esausti, materiali ferrosi, residui di macerie di fibrocemento e per una vasca di decantazione di fanghi di residui industriali. Per ora è stata tuttavia esclusa la presenza di materiali contenenti amianto. Il legale rappresentante della società, 60enne ravennate, è stato denunciato a piede libero. Nello specifico sono stati sequestrati 323 fusti contenenti lubrificanti esausti e prodotti chimici, 90 metri cubi di rifiuti speciali derivanti dalla pulizia dei piazzali e dalla demolizione di macchinari e 18 metri cubi di fanghi riconducibili a un processo di produzione aziendale. L'azienda ravennate secondo quanto riferito dai finanzieri gestiva un vero e proprio deposito incontrollato di rifiuti, senza rispettare gli obblighi normativi previsti in materia di tutela ambientale, in violazione delle norme per il recupero e lo smaltimento. In particolare, i rifiuti pericolosi erano conservati senza registri e formulari che ne garantiscono la tracciabilità. Tutte le condizioni riscontrate ha concluso la finanza avrebbero potenzialmente consentito la dispersione nel suolo di prodotti altamente dannosi per l'ambiente e pericolosi per la salute. (ANSA).
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