
Si chiamerà
Trisi (Tributo sui servizi comunali) e
prenderà il
posto della
Tares (Tassa rifiuti e servizi), articolandosi a sua volta in
Tari ("
a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento") e
Tasi ("
a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni", come ad esempio pubblica sicurezza e vigilanza;). È quanto prevede una bozza della legge di Stabilità che
domani verrà licenziata dal Consiglio dei ministri e di cui Public Policy è in possesso. "I soggetti passivi del tributo" (sia per Tari che per Tasi) saranno, si legge nella bozza, "coloro che possiedono, occupano o detengono i locali o le aree scoperte assoggettabili a tributo e precisa che i componenti del medesimo nucleo familiare, nonché coloro che usano in comune i locali e le aree, sono obbligati in solido al pagamento del tributo". In caso "di utilizzi temporanei", se non si superano i 6 mesi il tributo sarà "dovuto soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione, superficie".
IL VERSAMENTO DEL TRISI è effettuato, per l'anno di riferimento, "in quattro rate trimestrali, scadenti entro il 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre. I Comuni possono variare la scadenza e il numero delle rate di versamento. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno".
(Public Policy)
Nessun commento:
Posta un commento