La Prefettura di Novara effettuerà delle indagini nel sito della ex Bemberg di Gozzano per approfondire le situazioni pericolose rilevate dal Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, Marco Flavio Cirillo;
poi si procederà alla messa in sicurezza. E’ questo uno dei principali
passaggi emersi durante la conferenza stampa post visita all’area ex
Bemberg di Gozzano effettuata dal Sottosegretario Cirillo accompagnato
dal presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani e dal sindaco di
Gozzano Carla Biscuola.
Benché l’annosa "questione Bemberg" ha l’obiettivo ultimo di ridare vita produttiva ai 45 ettari di terreno occupati dalla vecchia azienda, le istituzioni locali e nazionali hanno ribadito il loro impegno a procedere per step guardando innanzitutto alla salute dei cittadini. «L’area è molto vasta e complessa ha spiegato il Sottosegretario Cirillo vi è la presenza di materiale tossico (amianto, ammoniaca e cupro ammoniacale, fra
quelli citati durante la conferenza stampa, ndr) e dobbiamo
intervenire. Ho già chiesto alla Prefettura di fare delle indagini di
approfondimento a quanto ho avuto modo di constatare io personalmente
durante la visita. Poi agiremo per la messa in sicurezza. Parallelamente
si può procedere anche in un’altra direzione: i curatori fallimentari
dovranno agevolare la vendita di materiali presenti nella struttura e
ancora commerciabili, per tentare di reperire quelle risorse necessarie
per facilitare la bonifica di tutta l’area".
"Oggi per noi è una giornata molto importante a evidenziato il primo cittadino gozzanese Carla Biscuola in quattro anni di amministrazione è la prima volta che dal Governo centrale si è registrata un’attenzione così forte per l’area. Il Sottosegretario Cirillo è stato informato di tutto l’iter che in questi anni è stato percorso. Per noi la Bemberg è stata una grande risorsa così come oggi è un grande peso, mi auguro che possa ritornare ad essere un’area di investimento, produttività e lavoro". Trait d’union fra il Comune e il Ministero è stata la Provincia di Novara attraverso la figura del Presidente Diego Sozzani. "Da un punto di vista ambientale quest’area risulta essere un pericolo per il territorio ha dichiarato ritengo siano due le vie da intraprendere: una messa in sicurezza reale, visto che ci rendiamo conto che una bonifica totale oggi non è ipotizzabile per la mancanza di fondi (questa opzione è stata valutata intorno ai venti milioni di euro ndr) e l’inserimento dell’area fra i siti di importanza nazionale da bonificare". Operazione quest’ultima già tentata in passato a Roma con il Ministro Prestigiacomo da parte di una delegazione gozzanese guidata sempre dal sindaco Biscuola, operazione fallita per mancanza di fondi.
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