E' partito il tour della Digital Energy con l'obiettivo di selezionare 10 startup in chiave smart grid che verranno poi finanziate. Otto tappe lungo tutta Italia, con finale a Smau, a Milano tra il 23 e il 25 ottobre

Il progetto Digital Energy nato dalla collaborazione tra Legambiente, Gse e Sviluppumbria - ha avuto un decollo più rapido del previsto. L'obiettivo delle 80 buone idee è stato già raggiunto e al camper, che deve ancora completare il suo giro, continuano a bussare ragazzi con proposte per migliorare la qualità della rete elettrica: l'aumento della domotica, la diffusione di auto elettriche e ibride, la moltiplicazione di impianti domestici basati su fonti rinnovabili renderanno sempre più necessario un salto di efficienza e sollecitano il passaggio da un sistema centralizzato a un sistema più fluido e orizzontale
Una selezione di 10 progetti ideati da ricercatori universitari o piccole e medie aziende che si muovono nel campo dell'innovazione verrà messa a punto da un panel di esperti durante la TechWeek che si terrà a Terni alla fine del prossimo gennaio e poi portata al Tech Garage Day di febbraio, una giornata di presentazione al mondo scientifico e istituzionale, agli imprenditori, ai fondi di venture capital. In questo modo si realizzeranno azioni di sostegno per aiutare gli innovatori a trasformare le loro idee in progetti finanziabili e realizzabili.
"Il futuro dell'energia è nella generazione distribuita", ricorda Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. "Ma per rendere possibile la gestione di un modello più efficiente e moderno di quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi abbiamo bisogno di ricerca e di nuove idee. Digital Energy vuole dare un contributo a realizzare in Italia questi interventi coinvolgendo imprese, università, giovani ricercatori".
Due gli ambiti della proposta: soluzioni digitali innovative per accrescere il coinvolgimento degli utenti (ad esempio servizi su web e palmare per la gestione online e in mobilità dei servizi energetici) e applicazioni social network per favorire sistemi di condivisione. La selezione preliminare delle idee avviene attraverso colloqui one-to-one all'interno del Barcamper, il camper attrezzato che si ferma spesso accanto alle università.
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