Trm, la società di gestione dell'impianto del Gerbido,
Arpa Piemonte e
Ato-R Torino sono intervenuti oggi nella Commissione Ambiente del Consiglio regionale sul nuovo termovalorizzatore del Gerbido. Tema dell'incontro: il blackout del 2 maggio causato da forti piogge, e lo sforamento delle polveri sottili nel camino il 10 e 11 luglio, con un altro stop. L'impianto, ha spiegato l'amministratore delegato di Trm, Bruno Torresin, è stato avviato in esercizio provvisorio per 12 mesi ed è fisiologico che in questo periodo possano verificarsi anomalie. Gli episodi, ha aggiunto, non preoccupano nè per la funzionalità del termovalorizzatore nè per l'ambiente. Ma è stato sempre adottato un principio di precauzione, per cui in caso di anomalie si dispone lo spegnimento dell'impianto. Per il direttore dell'Arpa Angelo Robotto invece, "gli episodi di maggio e luglio sono stati affrontati mal gestendo l'impianto, in violazione delle prescrizioni autorizzatorie". I superamenti delle polveri sottili comunque, ha rimarcato, non preoccupano. Sono infatti in linea con quelli rilevati nello stesso periodo dell'anno precedente". "L'impianto ha spiegato il presidente di Ato-R, Paolo Foietta è capace di smaltire 500 mila tonnellate a regime e copre l'80% delle necessità, per cui non esiste emergenza rifiuti a Torino". Alcuni consiglieri (Pd, Sel, Insieme per Bresso) hanno chiesto approfondimenti. Il consigliere Davide Bono (M5s) ha lamentato "l'assenza di rilevazioni sulle diossine" che però, ha spiegato l'Arpa, sanno fatti a regime.
(ANSA).
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