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«Una mobilitazione civile, entusiasta ha commentato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania - cittadini, comitati, associazioni che si sono sporcati le mani per chiedere la bonifica e la rinascita dei territorio. E mentre ogni 45 minuti nei comuni della Terra dei Fuochi si assiste ad un incendio di veleni, nei palazzi della politica si pensa solo a litigare e ad a difendere interessi personali. Questa tre giorni ha dimostrato come è distante la politica dalla vita del paese, dai cittadini responsabili che vivono da protagonisti la voglia di riscatto e di cambiamento».
«In Campania in prima fila quest'anno le aziende della Green Economy, da Sabox a Cartesar, da Sada a Impec a testimoniare l'attenzione sempre crescente da parte delle imprese per l'ambiente - continua la nota di Legambiente Nel Salernitano e nel Napoletano armati di guanti e ramazza, sono scesi in piazza i dipendenti che hanno partecipato alla tre giorni di pulizia a stretto contatto con le comunità locali, i comuni e le associazioni per una Campania Sostenibile».
Nella tre giorni, dal Parco del Cilento a quello del Vesuvio, recuperati rottami di ogni genere come materassi, mobili, carcasse di auto ed elettrodomestici e tanta plastica. Nella Terra dei fuochi sono stati recuperate dai volontari di Legambiente tonnellate di pneumatici.
A Napoli volontari in azione alla Rotonda Diaz dove hanno ripulito la scogliera e con l'ausilio degli spazzamare lo specchio di mare antistante. A Scampia volontari per tre giorni hanno recuperato e ripulito i giardini del quartiere mentre è stata ripulita la scala dei Giardini della Principessa Jolanda al Tondo di Capodimonte.
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