Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, una decina di minuti dopo in macchina, insieme all'assessore ai Rifiuti, Michele Civita. Ad attenderli nella sede di largo Goldoni, il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando.
Nel corso del vertice, terminato verso le 21.15, è stato deciso che Malagrotta sarà prorogata di 3 o 4 mesi con la promessa solenne che sarà l'ultima proroga. Entro il 30 luglio sarà scelto il sito della nuova discarica. Se non si farà in tempo a realizzarla prima della chiusura di Malagrotta, i rifiuti per alcuni mesi saranno inviati all'estero o in altre regioni. Rinnovato e potenziato l'incarico a Goffredo Sottile come commissario per i rifiuti. Ha spiegato il ministro Orlando: "Il commissario avrà come ulteriore mandato il ruolo di individuare entro fine luglio un sito alternativo a Malagrotta.
Nel frattempo conferiremo a Malagrotta una proroga dell'utilizzo per il conferimento del rifiuto trattato che poi a regime dovrà andare nel nuovo sito. La proroga durerà il tempo strettamente sufficiente alle necessarie prosecuzioni del lavoro tecnico del tavolo. Contemporaneamente a garanzia di questa brevità stiamo lavorando perchè si attivino tutti i canali per il conferimento fuori regione dei
rifiuti nella fase che separerà la chiusura di Malagrotta dalla realizzazione di un nuovo sito. Quanti mesi durerà la proroga? Pochissimi". Questo è un elemento importante: se la nuova discarica non sarà pronta prima della chiusura di Malagrotta, i rifiuti andranno fuori regione o all'estero. Ha detto il sindaco Ignazio Marino: "Ci prendiamo l'impegno: questa sarà l'ultima proroga per Malagrotta". E nel corso del vertice tutti hanno con cordato: la nuova discarica non sarà realizzata a Valle Galeria. Sfuma l'ipotesi di Monti dell'Ortaccio.
ROMA
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