17/06/13

Inquinamento. 'Navi Veleni', Legambiente: chiediamo ancora verità



Ecomafia 2013, mai stancati chiedere che fatti vengano accertati

"Non ci siamo mai stancati di chiedere che i fatti venissero accertati" seguendo "il dovere della verita'". Legambiente lo scrive in 'Ecomafia 2013', riferendosi al caso delle 'navi dei veleni' e al morte del capitano di fregata Natale De Grazia. Il 2 marzo del 1994, Legambiente presentava alla procura della Repubblica di Reggio Calabria l'esposto che avrebbe dato il via "a una delle vicende piu' inquietanti legate ai traffici e agli smaltimenti illegali di rifiuti nella storia del nostro paese": quella delle cosiddette "navi a perdere", o navi dei veleni "per il presunto carico di scorie pericolose e radioattive, fatte affondare dolosamente nel Mediterraneo e in particolare al largo delle coste calabresi". Da allora "non ci siamo mai stancati di chiedere che i fatti venissero accertati- sottolineano dall'associazione ambientalista- soprattutto dopo la morte del capitano di fregata Natale De Grazia, avvenuta il 12 dicembre 1995". Una richiesta "che sentiamo il dovere di rinnovare, in maniera ancora piu' forte, grazie all'approvazione da parte dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, di due relazioni di grande valore: quella del 5 febbraio 2013 sul caso De Grazia, e quella del 28 febbraio sul fenomeno delle 'navi a perdere', curate dal presidente della Commissione, Gaetano Pecorella e dall'onorevole Alessandro  Bratti". L'impegno perche' sia fatta luce sulla morte di Natale De Grazia avvenuta, come denuncia la stessa Commissione, per "causa tossica", conclude Legambiente, "deve essere il primo passo in direzione dell'accertamento piu' ampio della verita' sulle cosiddette 'navi a perdere' e sui possibili intrecci con altre vicende, come quelle dei traffici illegali di rifiuti in Somalia".

(DIRE)

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