Secondo una recente ricerca condotta da Doxa per conto del Cnr- Irpi
(Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica) di Perugia, i
rischi a cui gli emiliani pensano di essere più esposti sono
l’inquinamento ambientale e il terremoto. Inoltre, la percezione di
rischio simico in Emilia ha conosciuto un netto aumento dall’anno scorso
(il maggiore verificatosi nel nostro Paese).
L’indagine su base
campionaria è stata svolta analizzando le risposte fornite da un
campione di 3.126 persone, tra gennaio e febbraio del 2013, e segue a un
anno di distanza un’analoga rilevazione, consentendo la misurazione nel
tempo del variare della percezione del rischio.
La percezione
del rischio sismico è stata misurata unitamente a quello di:
inquinamento ambientale, incidente stradale, eruzione vulcanica,
alluvione e frana (l’analisi Cnr era concentrata su questi ultimi due).
Un
emiliano su tre ritiene di essere fortemente esposto al rischio sismico
e da inquinamento ambientale (30% degli intervistati ritiene di essere “
molto” esposto al rischi di terremoto e il 32% a quello ambientale). E
mentre il rischio ambientale segnala un lento arretramento nella
percezione rispetto all ’anno scorso (-2%), esplode la paura per il
terremoto (+19 %, superando ogni altra regione). Tutti gli altri rischi
sono percepiti in regione in maniera nettamente inferiore e in calo
rispetto all’anno precedente.
L’indagine conferma anche quanto nell’ultimo anno il terremoto sia salito a livello generale nella classifica delle preoccupazioni degli italiani (maggior incremento fra tutti gli eventi calamitosi, con + 3% rispetto al 2012).
Lo studio del Cnr è stato condotto – e in questo sta il suo valore e la corretta interpretazione al fine di “impostare migliori strategie di sensibilizzazione e informazione”.
“Se è importante conoscere dove avvengono gli eventi calamitosi e i livelli di rischio reali, commenta Fausto Guzzetti, direttore dell’Irpi-Cnr, è importante anche capire la percezione che la popolazione ha di tali rischi, per dare strumenti di conoscenza e consapevolezza attraverso una corretta e adeguata informazione”.
Che gli Italiani siano preoccupati dal terremoto e richiedano un’adeguata informazione, lo aveva, peraltro, già segnalato la hit parade Google delle parole più cercate nel 2012, dove, sorprendentemente (ma non troppo) “terremoto”compariva al primo posto.
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