18/06/13
Ambiente. per 'metterlo in politica' il 28/6 nasce 'Greenitalia'
"Nasce il 28 giugno a Roma GreenItalia, movimento politico green per offrire una risposta diversa, radicalmente diversa dalle risposte che danno tutte le forze politiche, alla crisi sociale, economica, democratica che assedia l'Italia. In Europa, l'Italia e' considerata per tanti aspetti un'anomalia: l'assoluta marginalita' dell'ambiente nel dibattito pubblico e in particolare nel confronto politico e' uno dei nostri gap piu' evidenti. La scommessa, semplice e temeraria, di GreenItalia e' riuscire ad accorciarlo almeno un poco". Cosi' Roberto Della Seta e Francesco Ferrante sulle pagine di 'Europa', annunciando l'avvio di "un'iniziativa politica promossa da persone con storie diverse e anche lontane: ecologisti che provengono dal Pd, figure di punta delle principali associazioni ambientaliste, la presidente dei Verdi europei Monica Frassoni; esponenti politici con un 'pedigree' squisitamente di destra come Fabio Granata, imprenditori della green economy". In Italia, continuano Della Seta e Ferrante, "l'ecologia, l'ambiente, l'economia verde sono trattati da quasi tutta la politica come temi minori. Nessuno ne parla male, ma nel dibattito pubblico recitano la stessa parte dei pianisti nei film western: tra pallottole e cazzotti restavano sempre li' sullo sfondo imperterriti a suonare, mai colpiti e pero' mai protagonisti della scena".
Le ragioni di questa minore considerazione dei temi ambientali "sono piu' d'una, segnalano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, "la principale e' l'assenza dal nostro paesaggio politico e dal conseguente mercato elettorale di un'offerta credibile e solida - i Verdi italiani non lo sono stati mai - che si proponga di rappresentare i valori, i bisogni, gli interessi legati all'ambiente, e che come in ogni competizione costringa anche tutti gli altri a cimentarsi sul suo terreno". Noi, dicono i due ex senatori Pd, "avevamo sperato che il Pd potesse essere, accanto a molto altro, anche la via italiana alla rappresentanza dei temi ambientali in politica: quella speranza ci sembra finita, sommersa da una deriva che ha progressivamente trasformato il Partito democratico nella somma litigiosissima e poco assortita di vecchie, decisamente datate appartenenze e di piccoli e grandi apparati". Eppure, anche in Italia, "la domanda di politica green e' piu' forte che mai, e molti segnali lo confermano- spiegano Della Seta e Ferrante- dal successo vistoso dei referendum su acqua pubblica e nucleare di due anni fa, al peso non marginale che l'anima ecologica ha giocato nell'ascesa elettorale dei grillini, fino alla crescita formidabile, malgrado la crisi, della green economy, migliaia di imprese (energia, chimica verde, riciclaggio dei rifiuti…) ignorate dalla politica (e dalla stessa Confindustria) che hanno fatto dell'innovazione ecologica il loro business principale".
(DIRE)
Pubblicato da
Alessandro Bratti
alle
23:18
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