27/05/13

La Tares costerà ai ferraresi 26 milioni di euro

Marattin: “La storia della tariffa è una delle vicende più assurde nel rapporto fra Stato ed enti locali”
 
La Tares, la nuova “tariffa rifiuti e servizi” introdotta con la legge di conversione del “decreto salva Italia”, costerà ai ferraresi, per il 2013, 26 milioni di euro, cifra più o meno corrispondente all’ ammontare della vecchia Tia (la “tariffa di igiene ambientale”), a cui andranno sommati il costo aggiuntivo previsto dalla legge di 30 centesimi a metro quadro il cui totale dovrebbe corrispondere all’ incirca a 2,5 milioni di euro. La riscossione dovrebbe essere affidata ad Hera.

È quanto emerge dalla discussione tenutasi nella riunione congiunta fra la 1a Commissione consiliare e la Commissione controllo del Consiglio comunale di Ferrara.
“Abbiamo preso atto di non essere in grado di internalizzare la riscossione – ha affermato nella sua relazione ai membri delle commissioni l’assessore comunale al bilancio Luigi Marattin – e dunque, dato che la legge ce lo permette, abbiamo deciso di mantenere la riscossione in campo ad Hera per l’anno 2013”. Il servizio rimane dunque in mano alla società che fino ad oggi ha gestito la riscossione della Tia: “rispetto a quanto emerso dalla gara intercenter, che ci ha dato il necessario benchmark di riferimento -ha continuato Marattin-, Hera ci offre le condizioni più vantaggiose con costi più bassi”. Il costo dovrebbe aggirarsi sui 604 mila euro più iva e non dovrebbe essere troppo diverso rispetto a quello della riscossione della Tia.

“Noi abbiamo deciso di esercitare la potestà di determinazione dei tempi e dei modi -prosegue l’assessore al bilancio-  e abbiamo previsto la riscossione tramite due rate a luglio e ad ottobre più una rata di conguaglio a dicembre”.

Il costo aggiuntivo dei 30 centesimi a metro quadro viene così spiegato dall’ assessore: “è servito a grattare soldi ai comuni, quasi un miliardo di euro, che poi alla fine vengono presi dalle tasche dei cittadini. Dal canto nostro, c’era la possibilità per il Comune di aumentare il costo fino a 40 centesimi a metro quadro e tenerci la differenza, ma abbiamo lasciato la tariffa minima”. Ma è tutto l’impianto a non trovare l’apprezzamento di Marattin: “la storia della Tares è una delle vicende più assurde nel rapporto fra Stato ed enti locali”.

Sia la delibera sull’ affidamento della riscossione ad Hera che il regolamento per la Tares dovranno essere approvati dal Consiglio comunale entro il 30 giugno.

Daniele Oppo

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