18/04/13

Emergenza frane in Emilia, Clini chiede finanziamenti straordinari per la messa in sicurezza

«Intervenire subito, svincolando dal patto di stabilità UE gli interventi di messa in sicurezza e prevenzione del rischio idrogeologico»

Eventi  climatici eccezionali delle scorse settimane che hanno causato piene straordinarie e conseguenti numerosi e diffusi dissesti, soprattutto nei bacini dei  fiumi Enza, Secchia, Panaro, Reno: in Emilia-Romagna, a un anno dal terremoto che scosse l'Italia, è emergenza frane. Pochi giorni fa era stato l'ordine dei geologi a lanciare l'allarme, e adesso entra in campo direttamente il ministero dell'Ambiente:  il ministro Corrado Clini ha incontrato l'assessore regionale dell'Emilia Romagna Paola Gazzolo per esaminare lo stato degli interventi per la messa in sicurezza del territorio della Regione, inviando al ministro dell'Economia la richiesta finanziamenti straordinari per la Regione Emilia.

Pur riconoscendo l'efficacia e  i risultati delle iniziative già realizzate dalla Regione per dare attuazione sia all'Accordo di programma del 2010 con il ministero  dell'Ambiente per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, sia al Piano interregionale di emergenza per il rischio idraulico del maggio 2012, il ministro Clini e l'assessore Gazzolo hanno concordato che gli eventi eccezionali delle ultime settimane in Emilia Romagna richiedono con urgenza lo svincolo dal Patto di Stabilità degli investimenti finalizzati alla prevenzione, al ripristino e alla messa in sicurezza del territorio, nonché finanziamenti aggiuntivi per la sicurezza ed il ripristino delle attività economiche in territori cruciali per l'economia regionale, come la "food valley" della Provincia di Parma.
A questo proposito il ministro Clini ha ricordato la lettera inviata il 19 novembre 2012 alla Commissione europea, per sottolineare che «la prevenzione dei rischi e dei  danni  connessi agli eventi climatici estremi  rappresenta una misura infrastrutturale  per la crescita sostenibile dell'Italia, e in quanto tale deve essere compresa tra le misure in deroga al patto di stabilità». Un'indicazione ripresa dalla Strategia nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici e  la sicurezza del territorio, presentata dal ministro Clini al Cipe il 21 dicembre 2012.

Nel merito - si legge in una nota ufficiale del ministero - Clini ha osservato che i danni economici derivanti dalla mancata realizzazione degli interventi di ripristino sarebbero di gran lunga superiori al costo degli interventi stessi. Clini ha dunque inviato al ministro Grilli la richiesta di autorizzare un finanziamento straordinario per la Regione Emilia, ricordando che il ‘conto economico' degli investimenti pubblici per la messa in sicurezza del territorio e la ripresa delle attività produttive  mette in evidenza i vantaggi rispetto sia al costo "temporaneo" della spesa pubblica addizionale, sia ai costi sociali ed ambientali della "non azione". 

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