25/03/13

Jeremy Irons, voce narrante del disastro dei rifiuti

È stato presentato nei giorni scorsi presso la Commissione Europea Trashed, il film diretto da Candida Brady e interpretato e prodotto da Jeremy Irons, entrambi presenti alla conferenza stampa a Bruxelles insieme a Janez Potočnik, il Commissario Europeo per l’Ambiente. La pellicola è un documentario sul problema dello smaltimento dei rifiuti, con l’obiettivo di denunciare una situazione grave a livello internazionale, da risolvere con urgenza.

L'affascinante attore britannico, voce narrante, fa da guida e accompagnatore in un viaggio che tocca diversi Paesi del mondo, portando a conoscere le realtà più tragiche. Racconta Irons con modestia: “Io sono un narratore di storie e volevo usare la poca celebrità che ho per raccontare una storia vera e importante, perché c'è la possibilità di cambiare il mondo in cui viviamo”. “Viviamo in un’epoca prosegue l’attore  in cui l’economia ci sta mostrando che il consumismo rampante non è la soluzione per il futuro e riutilizzare le risorse è un modo di ripensarla. Se mostriamo che ha senso economicamente, anche nazioni come Cina e India ci seguiranno molto presto”.

Le storie narrate nel film insegnano che la situazione di disagio legata a una cattiva gestione dei rifiuti è generalizzata: a Sidon, in Libano, una montagna di rifiuti mostra qual è la conseguenza di non curarsi affatto del problema. Ma anche l’Islanda, il Regno Unito, la Francia presentano situazioni critiche. Trashed evidenzia quanto il problema sia intimamente legato anche ad altri ambiti come la salute pubblica o l’inquinamento dell’acqua. Una condizione complessa che può essere risolta solo se l’impegno è comune, dai singoli cittadini alle istituzioni. Esempi positivi cui ispirarsi ce ne sono, come il caso di San Francisco, per esempio, che è riuscita a differenziare e ridurre i propri rifiuti fino all’80%.

Presentando il film a Bruxelles, Candida Brady e Jeremy Irons hanno mostrato di voler puntare sul ruolo dell’Europa come modello ispiratore per gli altri Paesi in termini di politica ambientale e sulla sua perseveranza nella direzione che ha già intrapreso contro la produzione dei rifiuti. La quantità del riciclo è aumentata, ma secondo Eurostat l’Unione Europea incenerisce ancora il 60% dei suoi rifiuti urbani. Solo il 25% del non decomponibile in plastica viene riciclato e rappresenta l’80% dei rifiuti marini. C’è ancora molto da fare e la speranza sta proprio nell’educazione al riuso e alla riduzione.

In un’intervista rilasciata al The Guardian, Irons ha dichiarato che “se questo documentario verrà mostrato ai bambini di tutto il mondo, sono certo che se non saremo capaci noi di risolvere il problema, loro saranno in grado di farlo”. Non a caso è stata realizzata una versione più breve del film pensata per essere distribuita nelle scuole europee, Italia inclusa. Regista e attore sono profondamente convinti, infatti, che comunicare questi concetti attraverso un film sia un modo efficace per portare le persone a osservare la propria quotidianità con occhi diversi. Porsi domande su come vengono gestiti i rifiuti nella propria città, ridurre l’uso del packaging il più possibile, eliminare l’uso delle borse in plastica: queste sono le azioni che il cast di Trashed si augura di provocare nei propri spettatori.

Il documentario è stato proiettato al Festival di Cannes 2012 nella sezione Special Screenings, e tra il 2012 e il 2013 ha partecipato a numerosi festival, ma incredibilmente non è stata ancora prevista una distribuzione in Italia. Il 22 aprile è tuttavia annunciata l’uscita su DVD mentre ad aprile/maggio parteciperà al Documentary Edge Festival in Nuova Zelanda.

Daniela Falchero

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