10/07/12

Terremoto: modifiche proposte da CONFAPI di Reggio Emilia


(AGENPARL) - Reggio Emilia, 10 lug - Sei priorità varate dal Tavolo Regionale dell'Imprenditoria, di cui fa parte l'Associazione che tutela le piccole e medie imprese, sono state presentate alla Commissione Parlamentare competente. Nei giorni scorsi Confapi pmi Reggio Emilia ha fattivamente sollecitato e contribuito alla preparazione delle proposte di modifica al Decreto post-sisma (D.L.74/2012 ) che, di concerto con le altre associazioni di categoria che siedono al Tavolo Regionale dell'Imprenditoria, sono state raccolte in un documento contenente i 6 punti salienti che accolgono anche le tante istanze presentate dalle piccole e medie industrie che in queste settimane si sono rivolte a Confapi. Questi in sintesi i punti su cui si sono concentrate le richieste di modifica:
Differimento dei termini di sospensione dal 30 settembre 2012 al 31 maggio 2013 (fine periodo emergenza), prevedendo la possibilità della rateizzazione dei pagamenti ed eventualmente anche un loro abbattimento, sulla base di quanto deciso in precedenti e identiche situazioni;
Incremento delle risorse di sostegno al reddito per i lavoratori da 20 a 50 milioni per titolari d'impresa, lavoratori autonomi, collaboratori coordinati e continuativi, titolari di rapporti agenzia e rappresentanza in misura equivalente a quella prevista per i lavoratori dipendenti;
Recepimento dei chiarimenti forniti da Vasco Errani, Commissario Delegato e Presidente della Regione Emilia-Romagn a, precisando che tali disposizioni valgono per le imprese che operano in capannoni mono-piano (es. manufatti caratteriz zati dalla mancanza di continuità strutturale e da grandi luce, elementi prefabbricati e con coperture diverse da quelli delle strutture verticali);
Prevedere che le spese relative alla ricostruzione, comprese quelle per l'adeguamento alle norme antisismiche per tutte le imprese interessate nei comuni coinvolti, vengano sostenute anche da adeguate agevolazioni fiscali, anche attraverso le risorse previste dal Decreto Sviluppo.
I tempi per l'adeguamento al 60% delle norme antisismiche devono comunque essere più ampi di quelli indicati di 18 mesi;
Nel percorso di ricostruzione si devono garantire massima trasparenza e rispetto della legalità, oltre a una reale semplificazione, questo appare difficile con un meccanismo che prevede un'unica stazione appaltante;
Incrementare la dotazione in conto interessi per l'accesso al credito agevolato da parte delle imprese da 100 a 200 milioni di euro.
I punti sono stati oggetto anche di missive a Vasco Errani, Commissario Delegato e Presidente della Regione Emilia-Romagna, e agli otto componenti della Commissione parlamentare competente che sono stati eletti nel nostro collegio elettorale: Angelo Alessandri (Presidente), Gianluca Benamati, Michela Vittoria Brambilla, Alessandro Bratti, Tommaso Foti, Gabriella Mondello, Carmen Motta e Sergio Pizzolante. Cristina Carbognani, Presidente Confapi pmi Reggio Emilia, commenta: "Abbiamo preso un impegno con i nostri associati che operano nei comuni terremotati di portare le loro istanze nelle sedi competenti e come promesso stiamo lavorando quotidianamente per aiutarli a riprendere al più presto le loro attività nel rispetto delle nuove normative post-sisma. Ordinanze che però hanno dimostrato aspetti e scadenze che hanno necessariamente bisogno di essere riviste. L'iter di conversione in legge del Decreto è il momento giusto in cui tradurre in azioni concrete le richieste emerse dal territorio, motivo per cui rivolgo ai politici un appello affinché siano attenti e diano ascolto al documento che abbiamo presentato".

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