02/02/11

Ambiente, Radicali e PD: Benzo(A)pirene, serve normativa

(9Colonne) Roma, 2 feb - Una battaglia per ripristinare la normativa che poneva un limite alle emissioni di benzo(a)pirene, eliminato con l'approvazione del decreto 155 del 2010. La annunciano con una conferenza stampa a Montecitorio, i deputati in commissione ambiente della Camera Elisabetta Zamparutti (Radicali) e Alessandro Bratti (Pd). I due parlamentari hanno presentato, quattro mesi fa, due risoluzioni sul tema che la commissione ambiente ha di fatto bocciato nella seduta di ieri.
"C'è amarezza per la scarsa attenzione su questo tema ma la battaglia non finisce qui - ha detto Zamparutti -. Si deve proseguire chiedendo anche audizioni alle commissioni sanità perché il problema è di una estrema gravità e da parte della maggioranza e del governo c'è stato un atteggiamento irresponsabile".
"Di fatto la nostra risoluzione è stata bocciata ma credo che questa battaglia non vada assolutamente archiviata - ha sottolineato anche il deputato democratico Bratti -. La porteremo avanti nelle sedi opportune e siamo disponibili ad interloquire con associazioni e movimenti".
Nel testo delle risoluzioni i due parlamentari spiegano che il benzo(a)pirene è il componente più tossico tra gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici), ed è classificato dallo IARC (International agency for researh on cancer) nel gruppo 1 per pericolosità (cancerogeno per l'uomo) ed è immesso nell'atmosfera da combustioni industriali e da inquinamento da traffico. Al benzo(a)pirene è associato, secondo l'OMS, un rischio di incremento di 9 casi di cancro ai polmoni ogni 100 mila abitanti per ogni incremento di 1 nanogrammo a metro cubo della sua concentrazione nell'aria.


Una sostanza particolarmente pericolosa per i bambini perché "cancerogena e genotossica", cioè capace di modificare il dna trasmesso dai genitori ai figli, come ha spiegato in conferenza stampa la dottoressa Lidia Giannotti di Peacelink. L'associazione ha realizzato un dossier raccogliendo dati che mostrano situazioni di particolare allarme nelle città di Taranto e Trieste, dove si registra un costante sforamento dei limiti nelle emissioni e sono stati sentiti ieri in commissione infanzia di Montecitorio che dovrebbe avviare la prossima settimana una indagine conoscitiva sul tema.
"Sono dati di grandissimo allarme per quanto riguarda i bambini" ha detto in conferenza stampa la deputata del Pd in commissione infanzia Sandra Zampa.
"L'allarme - ha proseguito la parlamentare - è condiviso da tutte le associazioni di pediatri ed è un caso abbastanza raro in Italia. Questa sostanza determina un predisposizione alle malattie oncologiche nei nascituri e per questa ragione ieri su richiesta del partito democratico è stata fatta una prima audizione con l'associazione Peacelink e abbiamo chiesto, anche con l'Udc, che si avvii un'indagine conoscitiva per capire dove e quante sono le situazioni a rischio per l'infanzia nel resto d'Italia per chiedere che vengano assunti provvedimenti. Sono certa - ha concluso Zampa - che l'indagine conoscitiva sarà decisa martedì prossimo all'ufficio di presidenza che avremo con la presidente Mussolini".

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