11/09/10

Costruire al più presto una società del riciclo e del recupero

Consapevole che gli inceneritori saranno necessari per altri 15 anni credo, così come indicato dalla Direttiva europea 98/2008, che il PD debba accelerare il superamento di questa fase per costruire quanto prima la “Società del recupero europea”. Si tratta di andare sempre di più verso la riduzione dei rifiuti prodotti attraverso un nuovo ecodesign, una maggior assunzione di responsabilità del produttore e sistemi di raccolta in grado di produrre materiale da riciclare di buona qualità, quali la raccolta domiciliare, oltre che ovviamente il recupero di materia.

“Tutto questo oggi è possibile", dichiara Alessandro Bratti responsabile nazionale PD per la gestione dei rifiuti e responsabile Ambiente ed Energia del PD dell'Emilia-Romagna. "La crisi economica e una forte spinta sul recupero di materia da parte dei Paesi europei più virtuosi, stanno fortemente condizionando anche le scelte impiantistiche da fare a livello nazionale. Inoltre, le strutture adibite al trattamento dei rifiuti, al pari di ogni settore di questo comparto, stanno subendo una forte evoluzione grazie alla ricerca e alla tecnologia. Nel solco delle scelte riguardo alla green economy dovremo sempre di più puntare sulle cosiddette filiere corte e sul recupero di materia. Proprio la nostra Regione, in virtù delle scelte fatte nel passato in questo settore, e della forte dotazione impiantistica, può essere alla testa di una proposta veramente innovativa, capace di andare oltre agli attuali sistemi di smaltimento finali quali le discariche e gli inceneritori".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Bratti, sono certo che quanto meno non servano più macchine così costose e generatrici di patologie come gli ineceneritori. Recentemente sono stati pubblicati ancora due studi importanti , (uno inglese uno francese sulla loro nocività). Quindi non si capisce come si voglia costruirne uno anche a Parma. Ma già ora se la raccolta differenziata si facesse bene il ..carburante mancherebbe! Perchè i comuni invece di quegli strani "ibridomi" di società pubblico- privato che gestiscono i servizi non si è fatta la scelta di valorizzare società solo pubbliche che avrebbero potuto ben gestire tutta la catena di riuso ,riutilizzo, riciclo, con la quale alcuni illuminati imprenditori fanno profitti interessanti? Perchè non favorire nei cittadini un opportuno senso di responsabilità anche nella gestione di questi problemi che richiedono un consenso ampio e condiviso? un cordiale saluto ...antinucleare Giuseppe Miserotti

Anonimo ha detto...

Caro Bratti, sono certo che quanto meno non servano più macchine così costose e generatrici di patologie come gli ineceneritori. Recentemente sono stati pubblicati ancora due studi importanti , (uno inglese uno francese sulla loro nocività). Quindi non si capisce come si voglia costruirne uno anche a Parma. Ma già ora se la raccolta differenziata si facesse bene il ..carburante mancherebbe! Perchè i comuni invece di quegli strani "ibridomi" di società pubblico- privato che gestiscono i servizi non si è fatta la scelta di valorizzare società solo pubbliche che avrebbero potuto ben gestire tutta la catena di riuso ,riutilizzo, riciclo, con la quale già oggi alcuni illuminati imprenditori fanno profitti interessanti? Perchè non favorire nei cittadini un opportuno senso di responsabilità anche nella gestione di questi problemi che richiedono un consenso ampio e condiviso? un cordiale saluto ...antinucleare Giuseppe Miserotti