23/03/10

L'intervento sullo sport del consigliere Tosi in Consiglio Comunale a Ferrara


Io ed il Consigliere Braghiroli, nel fare questo Ordine del Giorno, abbiamo preso spunto da una recente mozione presentata alla Camera dal PD rendendola adeguata alla nostra realtà locale. In questo momento di profonda crisi economica ci è sembrato opportuno che non si scordasse e non si perdesse di vista l’importanza per la nostra comunità, proprio valutando tutto ciò che concorre a stilare un bilancio sociale, dell’attività sportiva in generale e di quella giovanile in particolare.



Sono un neofita della politica ma mi sono sempre comunque relazionato in vari ambiti con l’Assessorato allo Sport per tanti anni. Da che ho memoria mi sento di poter affermare, senza timore di essere smentito, che sia diventato una sorta di luogo comune identificare i tagli al bilancio con questo settore. I motivi di queste scelte principalmente sono due. Il primo, come ricordavo quando sono intervenuto sulla previsione del bilancio, è che in presenza di “sforbiciate” vere e proprie sulle entrate, per motivi conosciuti che non sto a rinvangare, non si può comunque derogare dall’investire su settori nevralgici e strategici per la nostra comunità (che fortunatamente a Ferrara riusciamo ancora oggi a mantenere a livelli di eccellenza). Il secondo invece, non so se consapevolmente o inconsciamente, è perché chi amministra sa che tutto sommato c’è tutto un mondo di volontariato che, supplendo alle carenze istituzionali, riesce a dare risposte quasi sempre adeguate alla popolazione sportiva giovanile. Questo volontariato, formato principalmente da centinaia di Associazioni Sportive Dilettantistiche e Associazioni di Promozione Sportiva e Sociale, si prende carico quasi totalmente di questo settore così importante per le nostre generazioni future. Lo fa però sempre con meno strumenti e con meno risorse economiche che ne possano permettere la sopravvivenza.

Non vado fuori tema se torno nuovamente sull’argomento salute e benessere dei cittadini. E’ di questi giorni l’enorme risalto dato dai media alla campagna promossa negli U.S.A. da Michelle Obama che vede lo stanziamento di 1 miliardo di dollari all’anno per il progetto “Let’s Move” contro l’obesità infantile. Così come non posso evitare di ricordare e dare importanza al fatto che per la prima volta il trand positivo che ha visto aumentare l’età media di 10 anni in poco più di 50 anni, a detta degli studiosi del settore, si sta invertendo cosicchè i nostri nipoti avranno un’aspettativa di vita inferiore ai loro padri!

Salute e benessere dei nostri giovani sono assolutamente imprescindibili da una sana attività ludico/sportiva, che a sua volta si sposa facilmente con una corretta alimentazione. E’ un meccanismo virtuoso che, andando ad incidere sugli stili di vita, modifica un modello culturale portando benefici enormi in termini sociali e sanitari.

Apro una piccola parentesi: proprio a Ferrara, quanto asserisco, ha trovato conferma. E' stato compiuto uno studio dal Dott. Gianni Mazzoni e la sua equipe su dei dati raccolti con dei questionari somministrati a tutti i bambini della scuola primaria che hanno avuto la fortuna di aderire al Progetto Scuola del Coni (progetto che ricordo iniziò per volere del prof. Conconi nel 1996 in tutti i Comuni della nostra Provincia e che ora sta subendo una flessione proprio per la mancanza di risorse). Ebbene questi bambini sono risultati essere in controtendenza nei valori percentuali circa i dati nazionali che abbiamo sull'obesità infantile. Questo dato oggettivo spero faccia riflettere tutti quanti.

Tornando a noi e a quanto concretamente si può fare da subito per andare verso quanto richiamato come impegno nell’ODG:

 sostenere le nostre associazioni significa dare sostegno all’attività sportiva, significa perciò dare maggiori garanzie ad uno di quei canali, spesso l’unico, che i nostri giovani possono utilizzare per fare sport. Significa, per le Istituzioni, dare la giusta attenzione alla salute ed al benessere dei propri cittadini.
Pare inevitabile quindi sostenere con forza il tessuto sportivo che tanto ha fatto sino ad ora e che tanto sta continuando a fare pur risentendo degli effetti della crisi economica.

In questo contesto non va dimenticata l'opera meritoria di grande sostegno che Carife ha sempre dato allo sport locale. Sarebbe ovviamente auspicabile che Carife mantenesse questo impegno affinchè non sia proprio lo sport a pagare le conseguenze del momento di crisi. Come ricordavo in premessa se si mettono in ginocchio le nostre Associazioni ci sarebbe di riflesso un riscontro molto negativo nel bilancio sociale di tutta la nostra comunità.

Un sostegno fondamentale per l'attività di queste Associazioni è rappresentato dall'impiantistica. Impianto non inteso solo come luogo dove svolgere l'attività sportiva ma anche come luogo di ritrovo, di riferimento dove nascono sinergie importanti che danno linfa vitale alle Società. Ecco perciò che l'Amministrazione Comunale, tramite oculate convenzioni di gestione degli impianti, può rivestire un ruolo determinante nel sostegno all'attività. Penso tutti sappiate che l'impiantistica sportiva in generale abbisogna da tempo di notevoli interventi di manutenzione ordinaria. Senza una puntuale e tempistica manutenzione ai servizi, agli infissi, alle pareti, alle attrezzature, …...... gli impianti diventano poco fruibili e meno ospitali e allo stesso tempo l'Amministrazione si vede depauperare il suo patrimonio immobiliare. E' ben noto che in questo tipo di associazionismo i Dirigenti, i genitori, gli atleti stessi mettono a disposizione le loro professionalità a servizio della propria società: una convenzione tra Comune e Società, che preveda questi interventi, alla lunga non diventerebbe un costo ma un investimento. Allo stesso tempo andrebbe valutato, laddove ve ne fosse la possibilità, di mettere a disposizione spazi adeguati per far si che gli impianti possano diventare anche la sede sociale come luogo di ritrovo dei giovani associati e dei loro genitori (mentre i figli svolgono attività ludico/sportiva). Va detto che il Comune già opera in questa direzione ma l'idea, che sta nella mia proposta, è quella di diventare propositivi ricercando quegli spazi e quelle società dove si opera con i giovani per valutare tutte le soluzioni possibili anziché evadere solo le richieste che pervengono all'ufficio. Ovviamente poi questa attività andrebbe monitorata anche andando a rivedere le convenzioni già in essere.

 Voglio toccare un altro argomento sconosciuto ai più e che io invece conosco bene. Lo Sport per i disabili rappresenta uno strumento di integrazione impareggiabile, a volte unico, in ogni caso indispensabile soprattutto quando riguarda i giovani. Anche in questo caso accade molto spesso che venga lasciato all’Associazionismo, seppur senza grandi mezzi e risorse, il compiere dei veri e propri miracoli di integrazione e di miglioramento della qualità della vita delle persone più sfortunate. E’ un settore che non può essere dimenticato come invece spesso succede.

 Per i meno giovani Ferrara ha la fortuna di avere due ambienti, mura e parco urbano, che di per sé sono già un toccasana importante. Si tratta di rendere questi luoghi di sport all’aperto ancor più gradevoli, disponibili ed accattivanti per avvicinare quanti più cittadini possibili all’attività motoria. Ecco che inserire degli attrezzi semplici e facilmente utilizzabili per integrare e completare la passeggiata e/o la corsa certamente sarebbe un incentivo alla pratica sportiva. Il “percorso salute” diventerebbe così un valore aggiunto per le Mura ed il Parco Urbano che, come detto, rappresentano già un fiore all’occhiello per la nostra città.

 Come ultimo punto ribadisco, come ho già fatto in passato, la necessità di valorizzare e dare visibilità allo Sport rendendo Ferrara una città dai connotati sportivi. Per far questo basterebbe mettere in risalto una zona, quella Nord, che già di per sé può essere definita “La Città dello Sport”. In quella parte della città infatti sono collocati innumerevoli impianti che con una adeguata cartellonistica connoterebbero una maggiore attenzione per lo Sport stimolandone la partecipazione. Ricordo brevemente tutti gli impianti insediati in quella zona: il motovelodromo (dove tra l’altro è situato anche il nuovo Centro di Medicina dello Sport), il Pattinodromo, il Centro ex Dipendenti Comunali, il Campo Scuola, il Palazzo delle Palestre (che è del Coni), il Centro Sportivo Kleb (privato), i Tre Campi di via Canapa, le Mura, il Parco Urbano, le Piscine, il Centro Universitario Sportivo (privato).
L'accesso a questa zona avviene principalmente da tre assi viari: via Canapa da via Padova, Porta Catena da Viale Po e dalla rotonda di San Giovanni. Posizionare su questi incroci cartelli stradali indicatori con tutta la nomenclatura di questi impianti sotto alla dicitura “La città dello Sport” sarebbe una grande pubblicità sia per Ferrara che per lo Sport. Vicino ad ogni impianto poi le indicazioni specifiche ed una cartina che evidenzia dove è posizionato quell'impianto rispetto a tutti gli altri anch'essi riportati sulla cartina stessa.

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