02/02/10

Odg approvato

Di seguito anche l'Odg approvato dalal maggioranza in aula sempre oggi.
A.C. 2966N. 1. Seduta del 2 febbraio 2010
La Camera,
premesso che:
l'articolo unico del disegno di legge in esame modifica il comma 5 dell'articolo 137 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, più noto come «codice dell'ambiente», nella parte in cui sono previste sanzioni per la violazione delle norme che regolano lo scarico delle acque reflue industriali;
appare oggettivamente ragionevole la necessità di intervenire sul testo del codice dell'ambiente al fine di risolvere le incongruenze derivanti dall'attuale formulazione della norma, sulla quale, in via interpretativa, si è andato formato un orientamento giurisprudenziale che sta rendendo difficile un'applicazione omogenea del sistema sanzionatorio;
mentre nel merito si ritiene opportuna la correzione, desta perplessità la metodica usata in questi primi anni di vita del codice dell'ambiente, il quale, nonostante una lunga gestazione durata due anni, è stato oggetto di numerose e talvolta disorganiche modifiche, che rischiano di minare la tenuta dell'impianto normativo complessivo;


si fa presente che, a parte i cosiddetti «decreti correttivi» previsti dalla stessa legge 15 dicembre 2004, n. 308, recante «delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione», molto numerosi sono stati i provvedimenti legislativi che hanno apportato modifiche o integrazioni al codice;
tra le norme intervenute negli ultimi anni si segnalano, in modo non esaustivo, le seguenti: decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, decreto legislativo 16 marzo 2009, n. 30, decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, decreto legislativo 8 novembre 2006, n. 284, decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, decreto-legge 3 novembre 2008, n. 171, decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, decreto-legge 30 ottobre 2007, n. 180, decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, decreto legislativo, 9 novembre 2007, n. 205, decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117;
è attualmente in corso l'ennesima «revisione» dei decreto legislativo n. 152 del 2006, che prevede il coinvolgimento delle Commissioni competenti solo al termine dell'elaborazione del testo,
impegna il Governo:
a stabilire, in accordo col Parlamento, un sistema di «aggiornamento» del codice dell'ambiente che tenga conto dell'esigenza di salvaguardare l'integrità e la coerenza del testo di riordino della legislazione in materia ambientale, al fine di garantire la certezza del diritto e prevenire il rischio di un quadro normativo farraginoso ed incoerente, evitando il ricorso a modifiche estemporanee e marginali, che rischiano di indebolire il sistema;
ad assicurare, in particolare, l'avvio di un confronto continuo tra il gruppo di lavoro che sta elaborando la revisione del codice dell'ambiente e le Commissioni parlamentari competenti, in modo da consentire una proficua collaborazione tra l'organo tecnico e l'organo politico, con l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio di incongruenze dell'impianto normativo che verrà delineato.

9/2966/1. Bratti, Mariani, Realacci, Bocci, Braga, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Martella, Morassut, Motta, Viola.

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