24/06/09

Io sto con Dario


(DIRE) Roma, 24 giu. - Da una parte le "appartenenze", dall'altra l'amico di una vita. Alessandro Bratti ha pochi dubbi: "Io sto con Dario", dice senza riserve.
Ricercatore universitario e oggi deputato del Pd, Bratti conosce Franceschini da quattro decenni. Da quando, erano gli anni '70, compagni di banco allo Scientifico Roiti di Ferrara, militavano tuttavia sui due lati opposti della barricata. Bratti era militante del Pci, Franceschini un democristiano atipico, con la barba rossa e l'eskimo. Leggeva il Popolo, e Bratti, come si conveniva allora, glielo bruciava.
Oggi le cose sono davvero cambiate. "Dario e' la proposta giusta per il Pd- dice Bratti- e io saro' al suo fianco". Un ex comunista, emiliano per giunta, davvero sui generis. Per dire: dovrebbe preferire Bersani, e senza pensarci nemmeno troppo. "Non solo vengo dal Pci, ho fatto anche la Fgci e poi il Pds, i Ds e oggi il Pd. Ma rimango convinto: Franceschini e' la scelta giusta. Di Bersani ho tanta stima ma esprime un certo tipo di cultura politica, radicata in Emilia Romagna, che secondo me e' meno idonea di quella espressa da Dario. Lui ha una visione di partito nuovo che a Bersani manca. Oggi e' il momento di guardare avanti".
Un consiglio all'amico, ex-avversario dello scudocrociato?
"Sia se stesso. Ha la grande capacita' di essere una persona naturale. Dica quel che pensa e sappia che la gente ci chiede di cambiare la classe dirigente. Se lo fa, ha gia' vinto".

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