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A questa complessa domanda hanno tentato di rispondere circa 40 autori diversi e come ogni anno arriva puntuale lo State of the world, il rapporto redatto dal Worldwatch Institute nella edizione italiana del 2009, curata da Gianfranco Bologna, direttore scientifico e culturale del WWF Italia.
Ciò che emerge è uno scenario complesso, volutamente definito a partire da una molteplicità di punti di vista. Una rassegna di idee geniali e inevitabilmente eterogenee.
Ma su un punto tutti gli autori sono d’accordo: non è troppo tardi per salvare il pianeta e garantire alla nostra civiltà floride prospettive. Abbiamo quindi il privilegio di vivere nel breve istante che potrebbe cambiare il futuro del mondo.
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