17/10/08

Salute e cambiamenti climatici


Per far fronte proprio all’emergenza delle malattie da riscaldamento a Roma si è svolta la Giornata mondiale dell’alimentazione che ha visto insieme l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao), l’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) e l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
Le associazioni hanno deciso che contro questo problema globale è necessario un intervento congiunto di più forze. La prima azione prevista è di raccogliere dati - più precisi sul fenomeno del riscaldamento globale e sulle sue conseguenze sull’organismo. Poi, agire, con interventi mirati che in alcuni casi andranno a cambiare addirittura l’organizzazione interna degli ospedali.
I principali danni del riscaldamento globale, pur con differenze notevoli tra un Paese e l’altro del mondo, sono stati raggruppati dagli studiosi, che hanno previsto come conseguenze del cambiamento climatico:

- aumento della temperatura in Europa tra 2,3 e 6 gradi entro fine secolo
incremento della povertà
- diminuzione dei raccolti agricoli e di conseguenza più fame nel mondo
- sviluppo e diffusione di nuovi virus, come epatite E e febbre della Rift Valley; oppure di batteri come salmonella, yersinia, listeria e leptospirosi, favoriti dal clima caldo, l’ideale per la proliferazione di agenti patogeni
- alimenti a rischio per qualità della conservazione scarsa, le alte temperature favoriranno il proliferare di batteri come la salmonella
- emergenza idrica in molte zone del Mondo. in Italia sono a rischio Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Via ecologiae

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