15/09/08

Testo integrale dell'intervento all'Assemblea Provinciale del PD Ferrara

Portomaggiore 12-9-2008
1. I primi tre mesi di governo sono stati caratterizzati da un uso improprio dello strumento del Decreto legge e da un ricorso più volte alla fiducia. Il Governo Berlusconi quindi ha imposto al Parlamento, a colpi di voti di fiducia, una manovra economica che ha lasciato irrisolte le vere emergenze del Paese: la perdita del potere d’acquisto delle famiglie e l’arresto della crescita economica. Vi sono, inoltre, altri due aspetti importanti che connotano la manovra come una manovra depressiva: da una parte, infatti, si aumenta la pressione fiscale dello 0,2 per cento e, dall’altra, si riducono le spese per gli investimenti; esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario realizzare per rilanciare l’economia.



2.Sul versante della riduzione della spesa pubblica sono stati operati tagli lineari, generalizzati e non finalizzati a sconfiggere sprechi e inefficienze. Ci troviamo di fronte a tagli pesantissimi per le Regioni e gli Enti Locali che, associati alle minori entrate derivanti dall’abolizione dell’ICI, produrranno un effetto drammatico, non solo sullo sviluppo, ma anche sulla tenuta di servizi sanitari e sociali essenziali. Per quanto riguarda la scuola, le misure approvate appaiono in evidente contraddizione con quanto affermato nelle linee programmatiche dal Ministro Gelmini che, proprio in riferimento al contenimento della spesa pubblica, ha testualmente affermato: «la coperta è corta, ma la scuola è una priorità, non è un capitolo di bilancio qualsiasi, da essa dipende il futuro del Paese, bisognerà tenerne conto ». Questo è lo stile del Governo: grandi annunci contraddetti dai provvedimenti.

3. Che tipo di opposizione abbiamo fatto: in alcuni casi , quando ci è stata data la possibilità, siamo entrati nel merito dei provvedimenti contribuendo in maniera significativa a migliorare il prodotto finale (vedi Decreto rifiuti in parte decreto rete 4), ma sostanzialmente è stata messa in atto una vera contrapposizione.

4. I media e la comunicazione esterna: molto difficile. Con l’uso dei regolamenti della Camera ci hanno fatto discutere spesso in orari assurdi. Media più attivi a mettere in evidenza i nostri problemi interni che a riportare ciò che come PD abbiamo proposto sulle varie questioni. Esempio il Codice sugli appalti: dei 14 punti che il sottosegretario aveva accettato, il Ministro non ne ha accolto nemmeno uno.

5. Si dice manca una linea , manca una strategia. Bisogna fare un Congresso. Credo ci voglia un po’ di pazienza (il PD è giovane stiamo formando gli organi, ci si sta strutturando). Si è detto che non si discute. Io penso siano luoghi comuni. Guarda caso chi invoca queste litanie è spesso chi è rimasto fuori dagli organismi di Partito.
6. Veltroni sia a Ferrara che a Firenze ha delineato bene i nostri programmi che derivano in gran parte dalla proposta che facemmo in campagna elettorale. Ha spiegato la linea da tenere. Opposizione dura, ma confronto nel merito. Nel settore di cui mi occupo la linea è molto chiara: energia: efficienza, risparmio, rigassificatori, centrali più efficienti apertura sul nucleare guardando al futuro. Mobilità: ferro e mare (sistemazione delle infrastrutture: prima la Romea che il Ponte di Messina); Puntare ad un’economia di qualità: valorizzazione dei territori e delle imprese che innovano. Rifiuti, gestione integrata: massimo recupero della materia e utilizzo di inceneritori efficienti. Infine non dobbiamo dimenticare che la linea del partito la dobbiamo costruire noi, nuovo gruppo dirigente, ascoltando la gente, capendone le esigenze con l’obiettivo di non omologarci al cosidetto pensiero unico proposto dal berlusconismo, ma di proporre un modello di società diverso più equo, più solidale e più sicuro.

7. Tutti partiti progressisti sono in difficoltà in Europa e non solo. E’importante che vinca Obama. Non solo perché è un democratico, ma perché porrebbe le basi per una nuova stagione di speranza nel mondo. Non dimentichiamo quando Al Gore perse le elezioni per poche migliaia di voti..Forse se le cose fossero andate diversamente se Nader non avesse portato via quei voti, forse oggi sarebbe un mondo diverso e anche un‘Italia diversa. L’egemonia politica degli Stati Uniti, piaccia o non piaccia, è ancora determinante per gli equilibri mondiali. Abbiamo sentito le dichiarazioni di Sarah Palin sulla politica estera, sull’uso delle armi, sulla negazione del darwinismo ?
Il Pd. Penso che la sfida della costruzione di una nuova forza riformista che ricordo non significa moderata, sia appena iniziata. Non si può essere riformisti di giorno e di notte invocare l’oltranzismo barricadero. O si è riformisti oppure si sceglie un profilo ideologico di opposizione per cui no sempre e comunque. Io sono per il primo profilo, ci siamo arrivati attraverso anni di discussione prima nel PDS, poi nei DS e oggi, insieme alla Margherita e ad un pezzo importante di società civile, abbiamo costruito il più grande partito riformista mai esistito in Italia. Il Partito è appena nato. Mi preme solo ricordare che non dobbiamo commettere un errore che a mio parere sarebbe fatale. E cioè andare avanti guardando all’indietro. Il rischio di sbattere e farsi male è molto alto. Una forza progressista è condannata a rinnovarsi, a fare del cambiamento la propria bandiera. Bisogna che abbandoniamo le nostalgie per il passato e che guardiamo con più ottimismo al futuro. E’ necessario formare una nuova classe dirigente e credo che chi ha più esperienza si debba mettere davvero, e non per finta, a disposizione, evitando il personalismo esasperato che in un momento come questo può essere letale. Abbiamo più volte detto ricordando l’esperienza di governo passata che non se ne poteva più di litigi di Ministri che si contraddicevano l’un altro alla ricerca di una visibilità non si sa quanto utile anche per loro stessi. Abbiamo sostenuto che uno dei mali maggiori era il grado di litigiosità della coalizione. Dobbiamo evitare che queste patologie colpiscano il Partito Democratico. Lavoriamo, magari qualche volta in silenzio perché solo così si ottengono risultati.

8. Organizzazione del partito: bisogna radicarsi sul territorio:
A. Intanto bisogna esserci: amministratori, dirigenti di partito devono essere vicini alle proprie comunità, tastarne il polso, ascoltarne i problemi;
B. Attivare strumenti tradizionali come il tesseramento e l’attività dei circoli, ma anche crearne dei nuovi: forum, scuole di partito, i siti web Anche le Feste devono ritornare ad essere momenti dove oltre a mangiare si discuta di politica (esempio di Ponte). Le manifestazioni in piazza
C. Creare momenti di confronto fra i vari livelli istituzionali e di rappresentanza politica. Come parlamentare sento l’esigenza di confrontarmi di più e in maniera sistematica con gli amministratori e i responsabili dei circoli. Ho necessità di capire come condurre una parte della mia iniziativa parlamentare.
D. Consolidare i gruppi dirigenti e fare incontri più frequenti

9. Ferrara. Ci stiamo muovendo bene. Dobbiamo andare avanti nell’opera di rinnovamento, confrontandoci anche duramente, ma questa deve essere la strada. Affronteremo una stagione impegnativa, tutti devono e possono dare il proprio contributo, ma è bene che ciò avvenga nei luoghi e nei momenti opportuni. Bisogna però proseguire sul cammino del rinnovamento iniziato. Le prossime amministrative sono alle porte. Anche a Ferrara è necessario dare dei segnali forti di cambiamento e novità. La vittoria alle elezioni non è scontata. Se prevarranno le proposte da fare se daremo al tempo stesso l’idea di essere una forza che discute, ma che decide allora c’è la faremo, senza compromessi e pateracchi che chi vota non capirebbe.




1 commento:

noalgore ha detto...

> Non dimentichiamo quando Al
> Gore perse le elezioni per
> poche migliaia di voti.

Una farsa: il razzista estremo Al Gore fa parte della stessa élite mondialista a cui appartiene Bush.
Lyndon LaRouche ha lanciato negli USA una campagna di denuncia del razzismo di Al Gore, che iniziò la sua carriera politica come strumento dell'FBI nella famosa "Operation Fruehmenschen" (cioè operazione uomo primitivo, nome dispregiativa dei neri). E Obama vincerà le elezioni semplicemente perchè è cugino di Bush (sono tutti imparentati fra di loro i veri governanti del mondo) ed è massone come lui. A proposito, interessante la lettura dei nomi dei massoni ferraresi contenuti nella lista allegata al numero de La Voce delle Voci che è in edicola in questi giorni...
Ambientalismo di Razza