05/06/08

I lavori della VIII Commissione

In VIII Commissione Ambiente, continua per tutta la prossima settimana il lavoro di esame del DL 90/08: Misure straordinarie per l’emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania . Dal 16 giugno il testo sarà in aula.
Di seguito trovate il testo del mio intervento disponibile anche sul sito della Camera Resoconti della VIII Commissione Ambiente

Osservazioni decreto Rifiuti Campania

Considerazioni generali

Il Decreto è assolutamente condivisibile perché mette in atto azioni concrete per l’emergenza e indica, come ha sottolineato il Ministro, anche una prospettiva verso la normalizzazione (vedi RD e informazione etc.). L’Art. 3 anche se non di competenza della Commissione Ambiente deroga alle disposizioni dell’Art. 321 del codice di procedura penale sottraendo ai PM la potestà di disporre in via di urgenza i sequestri degli impianti di gestione dei rifiuti. L’aspetto giudiziario è sicuramente molto delicato.
E’ anche evidente che l’Art. 7 è assolutamente non pertinente in questo Decreto .Pur condividendo che la commissione VIA è troppo numerosa e che forse c’è bisogno di un coordinatore al Ministero dell’Ambiente, questa parte ritengo vada stralciata e discussa con un provvedimento ad hoc. La discussione si rende necessaria proprio perché è necessario, anche al fine di essere i più trasparenti possibile, chiarire che queste sono commissioni tecniche e che è un bene per tutti se agiscono in massima autonomia e non con una sovranità limitata.
Vi sono altre questioni che riguardano gli organici del Dipartimento Protezione Civile (Art. 15 e 16 ) che andrebbero verificati.
Un'altra situazione abbastanza curiosa e che in tutto il Decreto non vengono mai citate l’APAT (che è l’agenzia ambientale nazionale) e il sistema delle agenzie ambientali che presentano figure di assoluta competenza tecnica. Non si comprende perché tali professionalità sono state utilizzate addirittura per bonificare lo sversamento di oli causati dai bombardamenti di centrali elettriche in Libano e non possano essere impiegati per i rifiuti in Campania.
Altre integrazioni sono più di dettaglio ma credo pertinenti.
Ma vediamo in dettaglio:
• Art. 5 Domanda: Quali sono le dimensioni degli impianti ?
• Art. 7 da abrogare completamente E’ evidente come la diminuzione del numero dei componenti della Commissione Via Ministeriale diventi lo strumento per procedere all’azzeramento entro 30 giorni dell’attuale organismo , ed alla sostituzione con membri di fiducia del nuovo ministro. Nomina del segretario al Ministero Ambiente non c’entra nulla e anche questo si configura come un nuovo dirigente di fiducia del Ministro. Sarebbe opportuno un provvedimento separato per facilitare una discussione.
• Art. 8 Si parla della realizzazione dell’inceneritore di Napoli. A meno che il sito non sia già stato soggetto a verifiche preliminari 30 giorni non sono sufficienti.
• Art. 9 Tema della conferenza dei servizi per le discariche : La disposizione in questione deroga dal 152/06 e prevede un termine temporale assolutamente irrealistico (l’istruttoria dipende anche dal materiale che viene fornito alla conferenza di servizi). Ancora più criticabili sono i poteri attribuiti al CDM il quale diviene titolare del potere di esprimersi in ordine al rilascio della VIA non solo quando la Conferenza non si esprime (e questo è normale) ma anche quando la stessa esprime un parere negativo (e questo è paradossale perché è come dire che si riconosce il principio di separazione tra funzioni tecniche e politiche solo quando si giunge ad una valutazione positiva, mentre lo si disconosce in caso contrario
• Art. 10 Impianti di depurazione. La deroga, così come suggerito dal centro studi temporalmente va al 31 Dicembre 2009
• All’Art. 11 per la verifica delle percentuali di RD: è previsto un raggiungimento del 50% al 2010. La verifica va fatta dal sottosegretario che però scade il 31 dicembre 2009. Al comma 2, dopo di Stato inserire “avvalendosi di Apat e del sistema delle agenzie ambientali”. Al comma 11 Presso il Commissario esistono sicuramente Piani ancora validi per la RD. Al comma 12 sarebbe il caso di specificare cosa si intende per “compensazione ambientale”. Il Ministro nella sua relazione ha scritto che principalmente la compensazione è da intendersi come misura per l’attuazione delle bonifiche ambientali. Questo però non è specificato così come non è chiarissimo chi verifica l’attuazione di tali compensazioni (Viene utilizzata APAT e il sistema delle Agenzie ambientali ?)
• Art. 11 bis Il ministero dell’Ambiente avvalendosi di APAT e del sistema delle Agenzie ambientali costituisce con proprio provvedimento un sistema di sorveglianza ambientale per monitorare l’effetto sull’ambiente degli impianti oggetto del presente Decreto (per i primi tre anni di funzionamento ?). Le modalità e i risultati dei monitoraggi saranno resi noti attrverso le indicazioni riportate nell’Art. 13.
• Art. 12 Si preoccupa di costruire un percorso agevolato per la liquidazione dei crediti maturati nei confronti delle precedenti gestioni Commissariali dalle Società che hanno effettuato attività di gestione dei rifiuti . Sono escluse tutte le altre attività di studio e ricerca eseguite e mai pagate Quindi si propone questo emendamento :”I capi missione possono prevedere altresì alle necessarie attività solutorie nei confronti dei crediti, certi ed esigibili, vantati da altre Pubbliche Amministrazioni nei confronti della gestione Commissariale e relative all’esecuzione di attività di studio, ricerca e progettazione “
• Art. 13 Al comma 1 dopo privati, aggiungere “attraverso percorsi di Agenda 21 locale e accordi volontari così come previsto dalla carta di Aalborg (DL 263/2006)”.

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