04/05/08

Andare avanti...


La sconfitta è pesante. E’ come nello sport, quando si perde tutto viene messo in discussione: l’allenatore innanzitutto, poi la società, poi i vari giocatori. E i tifosi commentano: io lo sapevo, bisognava fare giocare “pinco” , se faceva entrare “pallino” avremmo vinto. E ancora: bisognerebbe fare entrare i giovani, ma no l’esperienza è importante.
Le analisi di una sconfitta sono sempre complesse e difficili: è necessario farle, ma è fondamentale avere un progetto da realizzare, un obiettivo da raggiungere. Magari occorre un po’ di tempo ma bisogna crederci. Il Partito Democratico è un progetto giovane, non è Forza Italia, non è legato ad una persona, ma è l’unione di diverse culture che hanno caratterizzato la storia del secolo scorso. Non è l’unione di due partiti, ma un nuovo soggetto politico che ha già determinato un risultato storico per la nostra democrazia semplificando l’assetto parlamentare.
E’ un progetto che non può essere interrotto! Non si può guardare indietro. Non interessano gli scontri di potere, gli intrighi di palazzo. Abbiamo ricevuto un mandato importante dagli elettori e un messaggio è stato chiaro: non bisogna perdere il contatto con i problemi veri, con la propria gente, con il proprio territorio.
Da chi ha e avuto leadership mi aspetto un ulteriore segnale di generosità politica verso la costruzione di un soggetto politico che per poter vincere deve puntare sull’innovazione continua, di idee e di uomini.

3 commenti:

Patrizio Fergnani ha detto...

Hai appena compiuto 50 anni (auguri!: attento a parlare di rinnovamento!
In realtà la politica italiana è una sorta di "gerontocrazia" (credo si dica così) per cui noi del '58 siamo ancora dei ragazzini.

Anonimo ha detto...

Ciao Sandro
Mentre faccio una prova questo marchingegno infernale (ma potrebbe rivelarsi molto utile) e provo l'ebrezza di dialogare con un Deputato, mi piacerebbe leggere un tuo post con il tuo parere riguardo il concetto delle "food miles".
Tieni presente che anche nel settore agricolo e non solo quello prettamente ambientale tale concetto è motivo di attualissime discussioni e che a mio avviso interpretazioni troppo integraliste (come si sentono o leggono in giro)potrebbero arrecare più danni che benefici al settore agricolo.
Vediamo un poco se inizia una discussione.
Ciao e a presto e Buon Lavoro.

Alessio Benini ha detto...

Buonasera Onorevole (per semplicità spero di poterla chiamare Alessandro), sono un ingegnere 32enne di Ferrara e lavoro nel settore ambientale. In merito al suo post, sottolineo che l'ansia di rinnovamento e innovazione auspicata a livello politico con la nascita del PD si riflettono in maniera esponenziale nel mondo produttivo e del lavoro, dove la generazione di cui faccio parte stenta a prendere in mano il paese, frenata più che in ogni altra realtà europea nell'inserimento e nell'affermazione del merito dalle statiche gerarchie esistenti. Le chiedo una riflessione su questa affermazione: il rinnovamento della classe politica italiana sarà lento ma progressivo, mentre per le classi dirigenti il compito sarà ancor più arduo e difficoltoso.
Grazie e in bocca al lupo!