18/05/08

Il triste ritmo della estinzione


Pubblicato dal WWF e Zoological Society of London "The Living Planet Index". Dal 1970 ad oggi si è estinto un terzo-un quarto delle specie animali del pianeta.
Ogni anno sparisce l'1 % delle specie che ancora resistono.
Negli ultimi tempi il ritmo dell'estinzione è aumentato.

Le cause principali sono tre: prima di tutto, la distruzione degli ambienti. Molte specie animali, che per millenni hanno vissuto tranquillamente nelle loro oasi, adesso se le vedono sottratte a causa dell’invasione umana che gli sta letteralmente togliendo il terreno da sotto i piedi.
La seconda causa è il cambiamento climatico, dovuto ovviamente all’inquinamento, che sta facendo estinguere numerose specie di piante e pesci; e infine il commercio della carne e delle pelli, che miete vittime soprattutto tra le balene e le foche.
I dati sono stati presentati attraverso il Living Planet Index (Indice globale di biodiversità), che monitora circa 1.500 specie di animali e produce risultati ogni due anni. Secondo i loro calcoli, tra il 1970 e il 2007 le specie terrestri sono calate del 25%, quelle marine del 28 e quelle di acqua dolce del 29, mentre peggio ancora avviene per gli uccelli, soprattutto marini, calati addirittura del 30% solo negli ultimi 10 anni. La loro moria è dovuta principalmente al fatto che le specie marine sono improvvisamente diminuite, per le cause prima descritte, e venendo a mancare l’alimentazione, hanno portato anche alla loro estinzione.
Le specie che hanno risentito di più dell’attività umana sono quelle tropicali, calate del 35%, mentre quelle di paesi con clima temperato sono calate “solo” del 26%. Lì però il calo è diminuito, prima di tutto perchè ci sono meno specie animali, e poi perchè negli anni ‘70 c’era già stato un calo vorticoso dovuto alla distruzione della foresta pluviale.
“La biodiversità è un po’ la cartina al tornasole dello stato di salute del pianeta ed ha un impatto diretto sulla vita di tutti
http://www.wwf.org.uk/filelibrary/pdf/2010_and_beyond.pdf

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