29/07/12
27/07/12
26/07/12
Spending review: PD, bene via automatismo vendita in house
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25/07/12
C 5312 - Ordine del giorno a mia firma
Premesso che
l'Italia è un paese ad alto rischio sismico sia per la frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio sia per l'intensità che alcuni di essi hanno raggiunto, con un immenso prezzo pagato in termini di vite umane, di costi per la collettività, per lo sviluppo economico e per il patrimonio storico-artistico del Paese;
si stima per il ripristino e la ricostruzione post-evento a seguito di terremoti, l’Italia abbia dovuto spendere, solo per quel che riguarda gli ultimi quaranta anni, circa 135 miliardi di euro, che si sommano alle gravi e dolorose perdite di vite umane;
nonostante ciò gran parte del patrimonio edilizio italiano, pubblico, privato e produttivo, non rispetta gli standard antisismici indispensabili per le caratteristiche geofisiche di alta sismicità della Penisola;
il tema della sicurezza sismica degli edifici è di notevole rilievo sia sotto il profilo della sicurezza e della salvaguardia della vita, sia sotto il profilo sociale ed economico, riguardando anche la tutela del tessuto produttivo nazionale con la salvaguardia delle numerose aziende operanti sul territorio;
in altri termini, al tema della salvaguardia della vita, nel caso degli edifici industriali si associa anche il tema della salvaguardia del valore esposto – attrezzature, lavorati e semilavorati stoccati nei magazzini – e, soprattutto, della continuità operativa delle aziende;
come rilevato dal gruppo di lavoro Agibilità sismica dei capannoni industriali che, a seguito del sisma del 20 e 29 maggio scorso che ha interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, ha redatto delle “Linee di indirizzo per interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici” si tratta di un “tema di grande interesse a livello nazionale, che andrebbe affrontato in maniera sistematica soprattutto in termini di prevenzione, particolarmente in quei contesti a notevole sviluppo economico, dove la tardiva classificazione sismica ha determinato una particolare vulnerabilità di queste strutture, ma che assume contorni molto peculiari nell’emergenza post-sisma con una sequenza in corso, nei quali il fattore tempo assume rilievo fondamentale.”;
è necessario, quindi, dare subito un impulso all’avvio di opere di consolidamento e di miglioramento sismico degli edifici pubblici, privati, e produttivi; la realizzazione di tali lavori produrrebbe svariati risultati positivi perché accanto alla messa in sicurezza delle popolazioni e delle attività produttive, consentirebbe un pieno rilancio dell’edilizia di qualità e quindi dell’occupazione;
il provvedimento in esame incrementa i benefici fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico; in particolare per quanto riguarda il risparmio energetico la misura del credito d'imposta del 55 per cento delle spese sostenute per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti ricopre una importanza notevole per lo sviluppo sostenibile del Paese e si è rivelata la misura anticiclica di gran lunga più importante degli ultimi anni;
diversi Governi si sono ripetutamente impegnati con il Parlamento, i cittadini e le imprese ad utilizzare la medesima leva fiscale del 55% per avviare un piano straordinario di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici, privati e produttivi;
nell’attuale fase di profonda crisi economica e gli investimenti in risparmio energetico e in messa in sicurezza sismica degli immobili rappresentano, senza dubbio, un importante volano per la ripresa economica del Paese;
impegna il Governo
ad estendere le agevolazioni fiscali previste per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici di cui all’articolo 1, comma 48 della legge 13 dicembre 2010, n. 220, agli interventi di consolidamento e miglioramento antisismico del patrimonio edilizio pubblico, privato e produttivo.
DL Sviluppo. Realacci (PD): Aprovato odg per ecobonus a 55% con provvedimenti per antisismico si rilancia edilizia qualità
(DIRE) Roma, 25 lug. - "Bene approvazione alla Camera dell'ordine del giorno che chiede al governo di stabilizzare il credito di imposta del 55% per la riqualificazione energetica in edilizia oltre il limite del 30 giugno 2013 e di estenderlo al consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente. Lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd e primo firmatario dell'ordine del giorno sottoscritto dai parlamentari Pd Mariani, Margiotta, Bratti, Braga, Benamati, Bocci, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Morassut, Motta, Viola.
"È sbagliato non puntare al rafforzamento dell'eco-bonus del 55% e alla sua estensione anche ai provvedimenti di consolidamento antisismico per rilanciare l'edilizia nel segno della qualita', del risparmio energetico, della sicurezza antisismica- spiega Realacci- il sistema di agevolazione fiscale del 55% si e' dimostrata una misura di grande importanza: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 17 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti".
L'estensione "del 55% al consolidamento antisismico degli edifici e' un modo per mettere al sicuro gran parte della popolazione, non piangere nuovi lutti e per nuovi crolli- conclude Realacci- ci auguriamo che il governo non abbia parlato con lingua biforcuta accogliendo oggi l'odg che chiede la stabilizzazione e l'estensione del 55%".
"È sbagliato non puntare al rafforzamento dell'eco-bonus del 55% e alla sua estensione anche ai provvedimenti di consolidamento antisismico per rilanciare l'edilizia nel segno della qualita', del risparmio energetico, della sicurezza antisismica- spiega Realacci- il sistema di agevolazione fiscale del 55% si e' dimostrata una misura di grande importanza: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 17 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti".
L'estensione "del 55% al consolidamento antisismico degli edifici e' un modo per mettere al sicuro gran parte della popolazione, non piangere nuovi lutti e per nuovi crolli- conclude Realacci- ci auguriamo che il governo non abbia parlato con lingua biforcuta accogliendo oggi l'odg che chiede la stabilizzazione e l'estensione del 55%".
20/07/12
Lunedì 23 luglio alla Festa "Area Rivana"
Sviluppo: prorogato di sei mesi bonus energia al 55%
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - 'Con l'approvazione all'unanimità di un nostro emendamento abbiamo ottenuto la defiscalizzazione, pari al 55% delle spese, per i lavori di efficientamento energetico degli edifici, fino al 30 giugno 2013', spiega Bratti a proposito dell'approvazione del suo emendamento siglato anche da Raffaella Mariani (Pd) e Chiara Braga (Pd). 'Questo ottimo risultato rappresenta un tassello fondamentale per rilanciare l'edilizia sostenibile sulla via della green economy.
Il nostro auspicio - prosegue - e' che queste defiscalizzazioni rimangano anche oltre l'attuale termine; a tal fine, ci aspettiamo un maggiore impegno da parte dei ministri competenti'.
Soddisfatto anche Stefano Saglia, capogruppo Pdl in commissione Attivita' produttive: 'E' un ulteriore riconoscimento del fatto che la misura e' utile alla crescita e per far emergere il sommerso - ha detto - Ci auguriamo che il Governo trovi ora il modo per renderlo strutturale'. (ANSA).
Il nostro auspicio - prosegue - e' che queste defiscalizzazioni rimangano anche oltre l'attuale termine; a tal fine, ci aspettiamo un maggiore impegno da parte dei ministri competenti'.
Soddisfatto anche Stefano Saglia, capogruppo Pdl in commissione Attivita' produttive: 'E' un ulteriore riconoscimento del fatto che la misura e' utile alla crescita e per far emergere il sommerso - ha detto - Ci auguriamo che il Governo trovi ora il modo per renderlo strutturale'. (ANSA).
19/07/12
Ferrara è ora tra i comuni terremotati
(Estense) Anche Argenta potrà accedere ai benefici previsti dal decreto 74.
Anche Ferrara è ora tra i comuni terremotati. Con i conseguenti benefici disposti dalla presidenza del consiglio a inizio giugno. L’emendamento al Decreto Sviluppo, a firma anche dei deputati ferraresi Alessandro Bratti e Dario Franceschini, è stato approvato in Commissione congiunta Finanza e Attività produttive. Il testo inserisce ora anche il Comune di Ferrara nel cosiddetto “cratere”. E’ stato inoltre inserito il Comune di Argenta nell’elenco dei comuni nei cui territori le abitazioni civili e le attività produttive, mostrando un nesso tra danni e terremoto, possono accedere ai benefici previsti dal decreto 74.
Sul testo del Decreto Sviluppo così come uscito dalle Commissioni verrà posta la fiducia la prossima settimana da parte del Governo.
Sviluppo: sisma Emilia: Pd firma emendamento Lega pro Ferrara
INSERITI NEL CRATERE ANCHE COMUNI IN PROVINCIA MANTOVA E ROVIGO (ANSA) - ROMA, 19 LUG - Il Pd ha appoggiato un emendamento della Lega al decreto sviluppo che allarga il numero dei comuni che riceveranno gli aiuti dopo il sisma dell'Emilia, inserendone in particolare alcuni in provincia di Ferrara, Mantova e Rovigo.
Lo ha annunciato il presidente della commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte.
I comuni che entrano a far parte del cratere del sisma, secondo l'emendamento, sono Ferrara, Mantova, Castel D'Ario, Commessaggio, Dosolo, Mottegiana, Pomponesco, Viadana, Adria, Bergantino, Castelnovo Bariano, Fiesso Umbertiano. L'emendamento allarga l'area ma non aumenta i fondi.
A sottoscrivere l'emendamento della Lega sono stati il capogruppo del Pd Dario Franceschini, nonche' Matteo Colaninno, Marco Carra e Alessandro Bratti. (ANSA).
Lo ha annunciato il presidente della commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte.
I comuni che entrano a far parte del cratere del sisma, secondo l'emendamento, sono Ferrara, Mantova, Castel D'Ario, Commessaggio, Dosolo, Mottegiana, Pomponesco, Viadana, Adria, Bergantino, Castelnovo Bariano, Fiesso Umbertiano. L'emendamento allarga l'area ma non aumenta i fondi.
A sottoscrivere l'emendamento della Lega sono stati il capogruppo del Pd Dario Franceschini, nonche' Matteo Colaninno, Marco Carra e Alessandro Bratti. (ANSA).
Emergenza terremoto: il varo della legge frutto di un vero lavoro di squadra fra tutte le forze politiche
(Telestense) Con la conversione in legge del Decreto “emergenza” in discussione ora al senato, relativo agli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio, la Camera non solo ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 maggio 2013 ma ha istituito per il periodo 2012-2014 il Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma . Un fondo, dice Alessandro Bratti, che, fatti bene i conti, si aggirerà sui 3.3 miliardi di euro.
L’unanimità con cui alla Camera è stato approvato il decreto sull’emergenza terremoto è frutto di un vero lavoro di squadra di tutti i parlamentari emiliani di tutte le forze politiche, dice Bratti, il deputato ferrarese del Pd che oltre ad esssersi adoperato per accelerare al massimo l’iter parlamentare della conversione in legge del decreto, ha chiesto in un ordine del giorno di inserire i due Comuni capoluogo di Ferrara e di Mantova nel numero dei Comuni del “cratere” sismico. “Si tratta, spiega Bratti, di vedere come trasformare questo ordine del giorno in un provvedimento che tenga conto del fatto che il patrimonio monumentale danneggiato dal sisma per queste due città rappresenta anche il cuore del turismo e dell’economia. Una questione rimasta in sospeso su cui il governo si è impegnato ad intervenire assieme ad altre questioni, la prima relativa all’ allargamento del patto di stabilità, la seconda relativa al modo con cui integrare la mancata riscossione dell’IMU per i Comuni in emergenza, la terza relativa alla proroga fino al 2013 e alla rateizzazione delle deroghe fiscali per le imprese.
L’unanimità con cui alla Camera è stato approvato il decreto sull’emergenza terremoto è frutto di un vero lavoro di squadra di tutti i parlamentari emiliani di tutte le forze politiche, dice Bratti, il deputato ferrarese del Pd che oltre ad esssersi adoperato per accelerare al massimo l’iter parlamentare della conversione in legge del decreto, ha chiesto in un ordine del giorno di inserire i due Comuni capoluogo di Ferrara e di Mantova nel numero dei Comuni del “cratere” sismico. “Si tratta, spiega Bratti, di vedere come trasformare questo ordine del giorno in un provvedimento che tenga conto del fatto che il patrimonio monumentale danneggiato dal sisma per queste due città rappresenta anche il cuore del turismo e dell’economia. Una questione rimasta in sospeso su cui il governo si è impegnato ad intervenire assieme ad altre questioni, la prima relativa all’ allargamento del patto di stabilità, la seconda relativa al modo con cui integrare la mancata riscossione dell’IMU per i Comuni in emergenza, la terza relativa alla proroga fino al 2013 e alla rateizzazione delle deroghe fiscali per le imprese.
18/07/12
Istituzione del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
C. 55 Realacci e C. 3371 Bratti
PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO
Articolo 1.
(Oggetto e finalità)
1. Al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria della salute pubblica la presente legge istituisce e disciplina il Sistema nazionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente, di seguito denominato «Sistema nazionale», del quale fanno parte l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di seguito denominato Ispra e le Agenzie regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per la protezione dell'ambiente, di seguito denominate «Agenzie».
2. Il Sistema nazionale concorre al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, di salvaguardia e di promozione della qualità dell'ambiente e della tutela delle risorse naturali, anche in relazione agli obiettivi nazionali e regionali di promozione della salute umana, mediante lo svolgimento delle attività tecnico-scientifiche di cui alla presente legge.
Articolo 2.
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge si intende per:a) Sistema nazionale: è l'insieme composto dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, già istituito ai sensi dell'articolo 28 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e dalle Agenzie regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per la protezione dell'ambiente, già istituite in attuazione della legge 21 gennaio 1994, n. 61 ed è inteso come rete che attua i livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (lepta), di cui al successivo articolo 7, nel rispetto della presente legge e delle leggi regionali vigenti in materia;
b) stato dell'ambiente: la qualità delle componenti delle matrici ambientali;
c) pressioni sull'ambiente: le cause specifiche dovute alle attività antropiche degli impatti sull'ambiente , quali le emissioni in aria, acqua e suolo, nonché gli agenti fisici e biologici, i rifiuti e l'uso di risorse naturali;
d) impatti: effetti sull'ambiente e sulla salute pubblica determinati dall'alterazione delle qualità ambientali;
e) livello essenziale di prestazione: standard qualitativo e quantitativo di attività che deve essere garantito in modo omogeneo a livello nazionale, ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera m) della Costituzione, di cui i lepta, di cui al successivo articolo 7, costituiscono l'applicazione in materia ambientale.
Articolo 3.
Funzioni del Sistema nazionale
1. Nel rispetto delle competenze delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, il Sistema nazionale svolge le seguenti funzioni:a) monitoraggio dello stato dell'ambiente, delle risorse ambientali e della loro evoluzione in termini quantitativi e qualitativi avvalendosi di reti osservative e strumenti modellistici;
b) controllo dei fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle pressioni sull'ambiente derivanti da fenomeni di origine antropica o naturale anche di carattere emergenziale e dei relativi impatti, mediante attività di campionamento, analisi e misura, sopralluogo ed ispezione, ivi inclusa la verifica delle forme di autocontrollo previste dalla normativa vigente;
c) produzione delle informazioni e delle conoscenze sullo stato dell'ambiente e sulla sua evoluzione, sui fattori di inquinamento, sulle pressioni ambientali, sui relativi impatti, sui rischi naturali ed ambientali e trasmissione sistematica ai diversi livelli istituzionali preposti al governo delle tematiche ambientali, nonché diffusione al pubblico dell'informazione ambientale ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195. Gli elementi conoscitivi in questione costituiscono riferimento ufficiale per le attività di competenza della pubblica amministrazione;
d) supporto tecnico-scientifico alle autorità competenti all'esercizio di funzioni amministrative previste dalla legislazione vigente in materia ambientale o da cui possano derivare conseguenze sull'ambiente, mediante la redazione di istruttorie tecniche ed elaborazione di proposte sulle modalità di attuazione nell'ambito di procedimenti autorizzativi e di valutazione, esecuzione di prestazioni tecnico-scientifiche analitiche e di misura, formulazione di pareri e valutazioni tecniche anche nell'ambito di conferenze di servizi ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241;
e) supporto tecnico alle amministrazioni ed agli enti competenti con particolare riferimento alla caratterizzazione dei determinanti ambientali degli effetti sanitari, anche ai fini di cui all'articolo 7-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502;
f) collaborazione con le amministrazioni competenti per la predisposizione e per l'attuazione di programmi di divulgazione e di educazione ambientali nonché di formazione e di aggiornamento del personale di enti e di organismi pubblici operanti in campo ambientale;
g) partecipazione, anche attraverso azioni di integrazione dei sistemi conoscitivi ed erogazione di servizi specifici, ai sistemi nazionali e regionali competenti nell'ambito degli interventi di protezione civile, sanitaria e ambientale nonché collaborazione con gli organismi aventi compiti di vigilanza e ispezione;
h) attività di monitoraggio degli effetti sull'ambiente derivanti dalla realizzazione di opere infrastrutturali di interesse nazionale e locale, anche attraverso la collaborazione con gli osservatori ambientali eventualmente costituiti;
i) funzioni di supporto tecnico allo sviluppo e all'applicazione di procedure di certificazione di qualità ecologica dei prodotti e dei sistemi di produzione. (segue)
Ambiente. PD: Contrari allo smembramento dell'Ispra
BRATTI: CLINI CONFERMA CHE GOVERNO BERLUSCONI HA SCIPPATO RISORSE
(DIRE) Roma, 18 lug. - "Nel corso del governo Berlusconi, il ministero dell'Ambiente ha subito una vera e propria devastazione nelle risorse e nel personale". Questo "e' quanto si evince" dall'audizione in commissione Ambiente del ministro dell'Ambiente Corrado Clini secondo il deputato democratico Alessandro Bratti che sottolinea come "il ministro, nel corso della sua esposizione, ha spiegato la necessita' di far fronte in tempi rapidi alle gravi carenze che si sono determinate e si determineranno al ministero nella parte delle segreterie tecniche anche a causa della spending review".Inoltre, Clini "ha messo in evidenza la problematicita' di mantenere una societa' in house come Sogesid che svolge molte attivita' che si sovrappongono con quelle dell'Ispra- spiega Bratti- l'idea di prelevare personale direttamente da Ispra e metterlo a disposizione del ministero non pare tuttavia la soluzione migliore".
La proposta della commisisone, "condivisa da tutti i gruppi politici, depositata ieri riguarda il sistema dei controlli ambientali in Italia vuole creare una vera sinergia operativa tra Ispra e le Agenzie ambientali regionali", dice il democratico. Il fatto e' che "non vorrei che questa operazione di trasferimento di personale, per quanto urgente, di fatto dia l'inizio allo smembramento dell'Ispra", segnala Bratti.
Attraverso accordi fra ministero dell'Ambiente e Ispra "si potrebbe ovviare alla perdita del personale dando piu' compiti a quello di Ispra- dice il deputato Pd Alessandro Bratti- e' necessario nel nostro paese avere un sistema serio, omogeneo ed efficace di agenzie preposte al controllo, al monitoraggio e alla conoscenza dei dati ambientali" e che siano "anche un supporto tecnico alle Amministrazioni preposte".
Ad ogni modo "apprezziamo l'impegno del ministro che si e' reso disponibile ad affrontare costruttivamente la discussione sul progetto di legge presentato. E' importante tenere le due cose assolutamente collegate: l'urgenza e la prospettiva futura- conclude Bratti- e' vitale avere in Italia un sistema di agenzie ambientali cosi' come in tutti i Paesi europei che garantiscano livelli di tutela ambientale minimi che debbano essere applicati in tutte le Regioni".
(DIRE) Roma, 18 lug. - "Nel corso del governo Berlusconi, il ministero dell'Ambiente ha subito una vera e propria devastazione nelle risorse e nel personale". Questo "e' quanto si evince" dall'audizione in commissione Ambiente del ministro dell'Ambiente Corrado Clini secondo il deputato democratico Alessandro Bratti che sottolinea come "il ministro, nel corso della sua esposizione, ha spiegato la necessita' di far fronte in tempi rapidi alle gravi carenze che si sono determinate e si determineranno al ministero nella parte delle segreterie tecniche anche a causa della spending review".Inoltre, Clini "ha messo in evidenza la problematicita' di mantenere una societa' in house come Sogesid che svolge molte attivita' che si sovrappongono con quelle dell'Ispra- spiega Bratti- l'idea di prelevare personale direttamente da Ispra e metterlo a disposizione del ministero non pare tuttavia la soluzione migliore".
La proposta della commisisone, "condivisa da tutti i gruppi politici, depositata ieri riguarda il sistema dei controlli ambientali in Italia vuole creare una vera sinergia operativa tra Ispra e le Agenzie ambientali regionali", dice il democratico. Il fatto e' che "non vorrei che questa operazione di trasferimento di personale, per quanto urgente, di fatto dia l'inizio allo smembramento dell'Ispra", segnala Bratti.
Attraverso accordi fra ministero dell'Ambiente e Ispra "si potrebbe ovviare alla perdita del personale dando piu' compiti a quello di Ispra- dice il deputato Pd Alessandro Bratti- e' necessario nel nostro paese avere un sistema serio, omogeneo ed efficace di agenzie preposte al controllo, al monitoraggio e alla conoscenza dei dati ambientali" e che siano "anche un supporto tecnico alle Amministrazioni preposte".
Ad ogni modo "apprezziamo l'impegno del ministro che si e' reso disponibile ad affrontare costruttivamente la discussione sul progetto di legge presentato. E' importante tenere le due cose assolutamente collegate: l'urgenza e la prospettiva futura- conclude Bratti- e' vitale avere in Italia un sistema di agenzie ambientali cosi' come in tutti i Paesi europei che garantiscano livelli di tutela ambientale minimi che debbano essere applicati in tutte le Regioni".
Ambiente, Ispra, Clini: testo base riferimento per proposta del Governo
(Public Policy) - Roma, 18 lug - Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini snocciola le cifre di una crisi di risorse e di strutture del ministero "totalmente idadeguate". Di fronte alla commissione Ambiente della Camera relaziona sull'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, i cui fondi sono stati tagliati dal decreto Spending review (ora in conversione al Senato) e sulla proposta di legge adottata dalla commissione Ambiente ieri (vedi Public policy "CAMERA..." delle 11,37).
"Non abbiamo gli occhi per piangere" si sbilancia il ministro, "dal 2003 al 2012 il ministero ha avuto una progressiva riduzione del personale da 928 a 611 unità e l'assegnazione finanziaria dal 2009 si è ridotta del 72%".
Inoltre, con la Spending review, il provvedimento di revisione della spesa pubblica, dal 26 luglio il ministero non potrà più contare su circa cento persone delle segreterie tecniche, abolite, fa sapere Clini.
Per l'Ispra il ministro ha intenzione di adottare "come quadro di riferimento" il testo base adottato dalla Commissione che prevede la trasformazione dell'Istituto in Agenzia indipendente, terza, com'è nel resto d'Europa.
Una tale struttura, infatti al momento manca, continua Clini, ed è causa dei rallentamenti delle procedure autorizzative: "Uno dei problemi più seri è l'assenza di un'autorità di riferimento, infatti spesso si hanno interpretazioni diverse dello stesso dato".
Le modifiche faranno parte di un emendamento proposto dal Governo sul decreto Spending Review. (Public Policy)
"Non abbiamo gli occhi per piangere" si sbilancia il ministro, "dal 2003 al 2012 il ministero ha avuto una progressiva riduzione del personale da 928 a 611 unità e l'assegnazione finanziaria dal 2009 si è ridotta del 72%".
Inoltre, con la Spending review, il provvedimento di revisione della spesa pubblica, dal 26 luglio il ministero non potrà più contare su circa cento persone delle segreterie tecniche, abolite, fa sapere Clini.
Per l'Ispra il ministro ha intenzione di adottare "come quadro di riferimento" il testo base adottato dalla Commissione che prevede la trasformazione dell'Istituto in Agenzia indipendente, terza, com'è nel resto d'Europa.
Una tale struttura, infatti al momento manca, continua Clini, ed è causa dei rallentamenti delle procedure autorizzative: "Uno dei problemi più seri è l'assenza di un'autorità di riferimento, infatti spesso si hanno interpretazioni diverse dello stesso dato".
Le modifiche faranno parte di un emendamento proposto dal Governo sul decreto Spending Review. (Public Policy)
Camera, pronto testo unico sul Sistema Nazionale di Protezione dell'Ambiente
(Public Policy) - Roma, 18 lug - Un testo unico per la creazione di un sistema nazionale di agenzie ambientali, di cui facciano parte l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e le agenzie regionali e provinciali. E' la proposta di legge uscita dal comitato ristretto della commissione Ambiente alla Camera, chiamato a riformulare le iniziative legislative sul tema di Ermete Realacci e Alessandro Bratti, entrambi del Pd.
Il testo dà applicazione all'articolo 117 della Costituzione, comma secondo, nella parte in cui tocca allo Stato e non alle Regioni, determinare "i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali".
In questo caso si tratta, di monitorare la tutela dell'ambiente, i livelli di inquinamento accettabili, le sue cause, i rischi e l'impatto delle opere infrastrutturali.
"Al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente, la presente legge istituisce e disciplina il Sistema nazionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente" si legge all'articolo 1 della proposta.
I NUOVI COMPITI DELL'ISPRA All'Ispra spetta il compito di "rendere omogenee, sotto il profilo tecnico, le attività del Sistema nazionale". E sempre all'Ispra spetterà determinare i livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (Lepta) "che costituiscono parametro di riferimento obbligatorio per la definizione dei piani di attività delle agenzie" regionali.
I Lepta sono necessari affinché vengano garantiti "gli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai Livelli essenziali di tutela sanitaria", si legge all'articolo 7 del testo unico. I livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali dovranno essere stabiliti entro un anno dall'entrata in vigore della legge, dal ministero dell'Ambiente di concerto con quello della Salute, una volta acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni.
Adottato dalla Commissione, il testo ora continua il suo cammino. Martedì prossimo alle ore 14 scade il termine per la presentazione di emendamenti.(Public Policy)
Il testo dà applicazione all'articolo 117 della Costituzione, comma secondo, nella parte in cui tocca allo Stato e non alle Regioni, determinare "i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali".
In questo caso si tratta, di monitorare la tutela dell'ambiente, i livelli di inquinamento accettabili, le sue cause, i rischi e l'impatto delle opere infrastrutturali.
"Al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente, la presente legge istituisce e disciplina il Sistema nazionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente" si legge all'articolo 1 della proposta.
I NUOVI COMPITI DELL'ISPRA All'Ispra spetta il compito di "rendere omogenee, sotto il profilo tecnico, le attività del Sistema nazionale". E sempre all'Ispra spetterà determinare i livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (Lepta) "che costituiscono parametro di riferimento obbligatorio per la definizione dei piani di attività delle agenzie" regionali.
I Lepta sono necessari affinché vengano garantiti "gli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai Livelli essenziali di tutela sanitaria", si legge all'articolo 7 del testo unico. I livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali dovranno essere stabiliti entro un anno dall'entrata in vigore della legge, dal ministero dell'Ambiente di concerto con quello della Salute, una volta acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni.
Adottato dalla Commissione, il testo ora continua il suo cammino. Martedì prossimo alle ore 14 scade il termine per la presentazione di emendamenti.(Public Policy)
Commissioni Riunite VI (Finanze) e X (Attivita` produttive, commercio e turismo)
Sommario sede referente: DL 83/2012: Misure urgenti per la crescita del Paese. C. 5312 Governo (Seguito esame e rinvio)
Alessandro BRATTI (PD) ritiene che le misure recate dall’articolo in esame siano condivisibili, dal momento che non si tratta di una soppressione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, ma di una sospensione di quanto è stato avviato. Ricorda che le normative europee obbligano comunque il nostro Paese a dotarsi di un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Ricorda inoltre che la sua parte politica ha spesso criticato le modalità con le quali è stato realizzato il Sistri, un sistema complicato e attuato in modo affrettato, con un ingente dispendio di risorse, pur sostenendo la necessità di effettuare un valido contrasto alle attività relative al traffico illecito di rifiuti.
Alessandro BRATTI (PD), intervenendo sul proprio emendamento 11.45, sottolinea l’importanza di mantenere la detrazione del 55 per cento in relazione agli interventi per l’efficienza energetica. Condivide altresì le considerazioni svolte dai colleghi precedentemente intervenuti per quanto riguarda la rilevanza degli adeguamenti antisismici.
Alessandro BRATTI (PD) ritiene che le misure recate dall’articolo in esame siano condivisibili, dal momento che non si tratta di una soppressione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, ma di una sospensione di quanto è stato avviato. Ricorda che le normative europee obbligano comunque il nostro Paese a dotarsi di un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Ricorda inoltre che la sua parte politica ha spesso criticato le modalità con le quali è stato realizzato il Sistri, un sistema complicato e attuato in modo affrettato, con un ingente dispendio di risorse, pur sostenendo la necessità di effettuare un valido contrasto alle attività relative al traffico illecito di rifiuti.
Alessandro BRATTI (PD), intervenendo sul proprio emendamento 11.45, sottolinea l’importanza di mantenere la detrazione del 55 per cento in relazione agli interventi per l’efficienza energetica. Condivide altresì le considerazioni svolte dai colleghi precedentemente intervenuti per quanto riguarda la rilevanza degli adeguamenti antisismici.
17/07/12
I fondi per la ricostruzione
(Telestense) Dagli iniziali due miliardi e mezzo, il decreto 74 sul terremoto è stato portato a 3,3 miliardi di euro: a tanto ammontano i denari a disposizione dei territori per cominciare a riparare i danni del terremoto.
Alessandro Bratti, onorevole del PD, parlando alla consulta per l’economia della provincia di Ferrara ha replicato così a chi sosteneva l’insufficienza dei fondi messi a disposizione dal governo per le aree colpite dal sisma.
Alessandro Bratti, onorevole del PD, parlando alla consulta per l’economia della provincia di Ferrara ha replicato così a chi sosteneva l’insufficienza dei fondi messi a disposizione dal governo per le aree colpite dal sisma.
12/07/12
11/07/12
L'Intervento in Aula dell'On.le Ghizzoni
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ghizzoni. Ne ha facoltà.
MANUELA GHIZZONI. Signor Presidente, quello che è accaduto il 20 e il 29 maggio ha segnato la nostre esistenze per sempre. Per chi vive nei comuni dell'Emilia, della Lombardia e del Veneto colpiti dal sisma, questo terremoto è uno spartiacque: ci sarà, d'ora in poi, un prima e un dopo e il dopo non sarà più come il prima.
La prima scossa è arrivata alle 4 del 20 maggio e ci ha colti di notte, quando si è più indifesi. Ha fatto le prime vittime tra i lavoratori, lavoratori italiani e stranieri - lo ricordo al collega Fava - perché le province di Bologna, di Modena, di Reggio Emilia, di Ferrara, di Rovigo e di Mantova sono territori operosi che sull'etica del lavoro hanno costruito il loro diffuso benessere e soprattutto fondano la coesione sociale, lo stesso patto di cittadinanza.
Nove giorni dopo è arrivata la seconda scossa, quella che ci ha tradito davvero, e anche in quel caso le vittime sono state soprattutto nelle imprese (operai, imprenditori e tecnici che stavano facendo i sopralluoghi per riaprire): 27 morti, un tributo di vite umane troppo altro che ci ha messo di fronte alla nostra fragilità e che ora ci impone di rendere il nostro futuro più sicuro, perché è inaccettabile morire per un sisma del sesto grado. (segue...)
MANUELA GHIZZONI. Signor Presidente, quello che è accaduto il 20 e il 29 maggio ha segnato la nostre esistenze per sempre. Per chi vive nei comuni dell'Emilia, della Lombardia e del Veneto colpiti dal sisma, questo terremoto è uno spartiacque: ci sarà, d'ora in poi, un prima e un dopo e il dopo non sarà più come il prima.
La prima scossa è arrivata alle 4 del 20 maggio e ci ha colti di notte, quando si è più indifesi. Ha fatto le prime vittime tra i lavoratori, lavoratori italiani e stranieri - lo ricordo al collega Fava - perché le province di Bologna, di Modena, di Reggio Emilia, di Ferrara, di Rovigo e di Mantova sono territori operosi che sull'etica del lavoro hanno costruito il loro diffuso benessere e soprattutto fondano la coesione sociale, lo stesso patto di cittadinanza.
Nove giorni dopo è arrivata la seconda scossa, quella che ci ha tradito davvero, e anche in quel caso le vittime sono state soprattutto nelle imprese (operai, imprenditori e tecnici che stavano facendo i sopralluoghi per riaprire): 27 morti, un tributo di vite umane troppo altro che ci ha messo di fronte alla nostra fragilità e che ora ci impone di rendere il nostro futuro più sicuro, perché è inaccettabile morire per un sisma del sesto grado. (segue...)
Il mio intervento in Aula
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 5263-A/R) PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5263-A/R).
Avverto che l'ordine del giorno Albonetti n. 9/5263-AR/8 è stato sottoscritto anche dall'onorevole Mura.
L'onorevole Bratti ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/5263-AR/1.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, questo ordine del giorno riguarda la parte del decreto-legge che comprende i cosiddetti comuni del cratere, in particolar modo l'articolo 1, comma 1, del decreto-legge indica specificatamente i comuni danneggiati. Da questo elenco vengono esclusi i comuni capoluogo e direi in gran parte a ragion veduta, perché le liste che ricordavo prima, sia nel decreto del Ministero dell'economia e delle finanze sia del decreto-legge, di fatto individuano i comuni che hanno subito ingentissimi danni.
È comunque prevista anche la possibilità - considerato che a suo tempo tutta una serie di analisi dettagliate riguardo al numero di danni e alla loro gravità non era stata effettuata - con ulteriori decreti da parte del Governo di rivedere o di inserire alcuni altri comuni che avessero appunto le caratteristiche per essere inseriti all'interno del novero dei comuni danneggiati.
Da una prima ricognizione, direi anche abbastanza dettagliata, vi sono due comuni capoluogo, in particolar modo i comuni di Mantova e di Ferrara - su quest'ultimo vorrei soffermarmi in quanto ho presente alcuni numeri significativi - di cui si chiede in questo ordine del giorno di poterne rivedere l'inserimento.
Per quanto riguarda infatti il comune di Ferrara, vorrei dare alcuni dati: ci sono circa 32 scuole comunali e 5 palestre danneggiate, una decina di scuole superiori con problemi di agibilità.
Sono state 8.200 le istanze pervenute globalmente, con ormai 6.400 verifiche effettuate e oltre 2 mila verifiche da ripetere, perché, come è noto, il terremoto si è sentito in maniera particolare in questi comuni nei due giorni tristemente noti, quelli del 20 e 29 maggio.
Ora, oltre a questi dati che ho ricordato, vi è un'altra situazione che accomuna fortemente Mantova e Ferrara, ossia gli ingenti danni ricevuti al patrimonio artistico e monumentale. Voglio ricordare che, giustamente, nell'analisi che si è fatta nell'individuazione dei vari comuni che hanno ricevuto ingenti danneggiamenti alle attività produttive e che ne hanno consentito l'inserimento nel cratere, uno dei criteri fondamentali è stato proprio quello del danno alle attività produttive.
Voglio ricordare che per queste due città il cuore produttivo, oltre che culturale, è appunto costituito dal patrimonio artistico, perché sono due città che vivono in maniera fondamentale dell'attività turistica. È evidente che, nel momento in cui una città come Ferrara presenta l'80 per cento delle chiese inagibili, il teatro comunale è chiuso, il Palazzo dei Diamanti (che è il palazzo dove avvengono le maggiori esposizioni culturali del Paese), il Palazzo Massari e il Palazzo Schifanoia hanno diverse inagibilità parziali, questo non è solo un danno al patrimonio culturale in senso generale, ma rappresenta un danno enorme per l'economia di quella città, che - lo ripeto - lo accomuna anche alla città capoluogo di Mantova, il cui patrimonio storico ha subito, più o meno, la stessa tipologia di danni.
Quindi, con questo ordine del giorno - e concludo -, di fatto chiediamo al Governo per queste motivazioni la possibilità di inserire, attraverso un successivo provvedimento legislativo, anche questi due comuni tra quelli del cratere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Avverto che l'ordine del giorno Albonetti n. 9/5263-AR/8 è stato sottoscritto anche dall'onorevole Mura.
L'onorevole Bratti ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/5263-AR/1.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, questo ordine del giorno riguarda la parte del decreto-legge che comprende i cosiddetti comuni del cratere, in particolar modo l'articolo 1, comma 1, del decreto-legge indica specificatamente i comuni danneggiati. Da questo elenco vengono esclusi i comuni capoluogo e direi in gran parte a ragion veduta, perché le liste che ricordavo prima, sia nel decreto del Ministero dell'economia e delle finanze sia del decreto-legge, di fatto individuano i comuni che hanno subito ingentissimi danni.
È comunque prevista anche la possibilità - considerato che a suo tempo tutta una serie di analisi dettagliate riguardo al numero di danni e alla loro gravità non era stata effettuata - con ulteriori decreti da parte del Governo di rivedere o di inserire alcuni altri comuni che avessero appunto le caratteristiche per essere inseriti all'interno del novero dei comuni danneggiati.
Da una prima ricognizione, direi anche abbastanza dettagliata, vi sono due comuni capoluogo, in particolar modo i comuni di Mantova e di Ferrara - su quest'ultimo vorrei soffermarmi in quanto ho presente alcuni numeri significativi - di cui si chiede in questo ordine del giorno di poterne rivedere l'inserimento.
Per quanto riguarda infatti il comune di Ferrara, vorrei dare alcuni dati: ci sono circa 32 scuole comunali e 5 palestre danneggiate, una decina di scuole superiori con problemi di agibilità.
Sono state 8.200 le istanze pervenute globalmente, con ormai 6.400 verifiche effettuate e oltre 2 mila verifiche da ripetere, perché, come è noto, il terremoto si è sentito in maniera particolare in questi comuni nei due giorni tristemente noti, quelli del 20 e 29 maggio.
Ora, oltre a questi dati che ho ricordato, vi è un'altra situazione che accomuna fortemente Mantova e Ferrara, ossia gli ingenti danni ricevuti al patrimonio artistico e monumentale. Voglio ricordare che, giustamente, nell'analisi che si è fatta nell'individuazione dei vari comuni che hanno ricevuto ingenti danneggiamenti alle attività produttive e che ne hanno consentito l'inserimento nel cratere, uno dei criteri fondamentali è stato proprio quello del danno alle attività produttive.
Voglio ricordare che per queste due città il cuore produttivo, oltre che culturale, è appunto costituito dal patrimonio artistico, perché sono due città che vivono in maniera fondamentale dell'attività turistica. È evidente che, nel momento in cui una città come Ferrara presenta l'80 per cento delle chiese inagibili, il teatro comunale è chiuso, il Palazzo dei Diamanti (che è il palazzo dove avvengono le maggiori esposizioni culturali del Paese), il Palazzo Massari e il Palazzo Schifanoia hanno diverse inagibilità parziali, questo non è solo un danno al patrimonio culturale in senso generale, ma rappresenta un danno enorme per l'economia di quella città, che - lo ripeto - lo accomuna anche alla città capoluogo di Mantova, il cui patrimonio storico ha subito, più o meno, la stessa tipologia di danni.
Quindi, con questo ordine del giorno - e concludo -, di fatto chiediamo al Governo per queste motivazioni la possibilità di inserire, attraverso un successivo provvedimento legislativo, anche questi due comuni tra quelli del cratere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Terremoto: PD, decreto migliorato grazie a lavoro in Commissione
(AGENPARL) - Roma, 10 lug - "Il decreto sul terremoto è stato migliorato grazie al lavoro svolto nella commissione.
Considerando il momento di grave crisi economica, non era scontato che oltre alla conferma dei due miliardi e mezzo di euro, ci sarebbe stato un impegno forte da parte del governo per aumentare la possibilità di spesa degli enti locali attraverso l'allentamento del patto di stabilità interno e per la dilazione dei termini di pagamento riguardo alla fiscalità generale. Si è anche introdotta un'importante semplificazione amministrativa sull'agibilità sismica degli edifici industriali. Mantenuti inoltre i finanziamenti sull'edilizia scolastica e introdotta la possibilità di accedere a finanziamenti per le opere idriche danneggiate. Altri punti di rilievo riguardano gli impianti ad energie rinnovabili che potranno mantenere gli stessi incentivi di cui godevano al momento del sisma, l'introduzione della possibilità di recuperare immediatamente i danni subiti per i caseifici, la previsione di forme di detassazione per le imprese assicurate insieme ad un'altra serie di semplificazioni amministrative.
Si tratta di un intervento di prima emergenza perché i problemi aperti dal terremoto necessitano di risorse ben maggiori da quelle al momento decise." Lo dichiarano i deputati del gruppo del Partito democratico delle zone colpite dal terremoto.
Considerando il momento di grave crisi economica, non era scontato che oltre alla conferma dei due miliardi e mezzo di euro, ci sarebbe stato un impegno forte da parte del governo per aumentare la possibilità di spesa degli enti locali attraverso l'allentamento del patto di stabilità interno e per la dilazione dei termini di pagamento riguardo alla fiscalità generale. Si è anche introdotta un'importante semplificazione amministrativa sull'agibilità sismica degli edifici industriali. Mantenuti inoltre i finanziamenti sull'edilizia scolastica e introdotta la possibilità di accedere a finanziamenti per le opere idriche danneggiate. Altri punti di rilievo riguardano gli impianti ad energie rinnovabili che potranno mantenere gli stessi incentivi di cui godevano al momento del sisma, l'introduzione della possibilità di recuperare immediatamente i danni subiti per i caseifici, la previsione di forme di detassazione per le imprese assicurate insieme ad un'altra serie di semplificazioni amministrative.
Si tratta di un intervento di prima emergenza perché i problemi aperti dal terremoto necessitano di risorse ben maggiori da quelle al momento decise." Lo dichiarano i deputati del gruppo del Partito democratico delle zone colpite dal terremoto.
10/07/12
Rifiuti: Bratti (PD), cattiva gestione favorisce infiltrazioni mafiose
Roma, 10 lug. -(Adnkronos) - "Quando il sistema di gestione del ciclo dei rifiuti non funziona l'infiltrazione delle mafie e' inevitabile, basti pensare alla Campania, o anche alla Calabria dove dieci anni di commissariamento non sono bastati a risolvere l'emergenza rifiuti". Lo ha dichiarato Alessandro Bratti deputato del Pd intervenendo alla presentazione della relazione territoriale sulle attivita' illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio, che e' in corso di svolgimento in Campidoglio a Roma.
Terremoto: modifiche proposte da CONFAPI di Reggio Emilia
(AGENPARL) - Reggio Emilia, 10 lug - Sei priorità varate dal Tavolo Regionale dell'Imprenditoria, di cui fa parte l'Associazione che tutela le piccole e medie imprese, sono state presentate alla Commissione Parlamentare competente. Nei giorni scorsi Confapi pmi Reggio Emilia ha fattivamente sollecitato e contribuito alla preparazione delle proposte di modifica al Decreto post-sisma (D.L.74/2012 ) che, di concerto con le altre associazioni di categoria che siedono al Tavolo Regionale dell'Imprenditoria, sono state raccolte in un documento contenente i 6 punti salienti che accolgono anche le tante istanze presentate dalle piccole e medie industrie che in queste settimane si sono rivolte a Confapi. Questi in sintesi i punti su cui si sono concentrate le richieste di modifica:
Differimento dei termini di sospensione dal 30 settembre 2012 al 31 maggio 2013 (fine periodo emergenza), prevedendo la possibilità della rateizzazione dei pagamenti ed eventualmente anche un loro abbattimento, sulla base di quanto deciso in precedenti e identiche situazioni;
Incremento delle risorse di sostegno al reddito per i lavoratori da 20 a 50 milioni per titolari d'impresa, lavoratori autonomi, collaboratori coordinati e continuativi, titolari di rapporti agenzia e rappresentanza in misura equivalente a quella prevista per i lavoratori dipendenti;
Recepimento dei chiarimenti forniti da Vasco Errani, Commissario Delegato e Presidente della Regione Emilia-Romagn a, precisando che tali disposizioni valgono per le imprese che operano in capannoni mono-piano (es. manufatti caratteriz zati dalla mancanza di continuità strutturale e da grandi luce, elementi prefabbricati e con coperture diverse da quelli delle strutture verticali);
Prevedere che le spese relative alla ricostruzione, comprese quelle per l'adeguamento alle norme antisismiche per tutte le imprese interessate nei comuni coinvolti, vengano sostenute anche da adeguate agevolazioni fiscali, anche attraverso le risorse previste dal Decreto Sviluppo.
I tempi per l'adeguamento al 60% delle norme antisismiche devono comunque essere più ampi di quelli indicati di 18 mesi;
Nel percorso di ricostruzione si devono garantire massima trasparenza e rispetto della legalità, oltre a una reale semplificazione, questo appare difficile con un meccanismo che prevede un'unica stazione appaltante;
Incrementare la dotazione in conto interessi per l'accesso al credito agevolato da parte delle imprese da 100 a 200 milioni di euro.
I punti sono stati oggetto anche di missive a Vasco Errani, Commissario Delegato e Presidente della Regione Emilia-Romagna, e agli otto componenti della Commissione parlamentare competente che sono stati eletti nel nostro collegio elettorale: Angelo Alessandri (Presidente), Gianluca Benamati, Michela Vittoria Brambilla, Alessandro Bratti, Tommaso Foti, Gabriella Mondello, Carmen Motta e Sergio Pizzolante. Cristina Carbognani, Presidente Confapi pmi Reggio Emilia, commenta: "Abbiamo preso un impegno con i nostri associati che operano nei comuni terremotati di portare le loro istanze nelle sedi competenti e come promesso stiamo lavorando quotidianamente per aiutarli a riprendere al più presto le loro attività nel rispetto delle nuove normative post-sisma. Ordinanze che però hanno dimostrato aspetti e scadenze che hanno necessariamente bisogno di essere riviste. L'iter di conversione in legge del Decreto è il momento giusto in cui tradurre in azioni concrete le richieste emerse dal territorio, motivo per cui rivolgo ai politici un appello affinché siano attenti e diano ascolto al documento che abbiamo presentato".
La gestione dei rifiuti nella regione Lazio
03/07/12
Ambiente. Bratti (PD): in Parlamento misure su Agenzie
"SÌ A TAGLIO SPRECHI, MA IL SISTEMA DEI CONTROLLI VA POTENZIATO".
(DIRE) Roma, 3 lug. - "E' opportuno ricordare al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che il Parlamento sta studiando misure legislative per riorganizzare l'intero sistema delle agenzie ambientali". Lo afferma Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella Commissione sul ciclo dei rifiuti, dopo le indiscrezioni sull'incontro dello scorso 28 giugno al ministero dell'Ambiente relativo alla revisione della spesa messa a punto su richiesta del Governo e che riguarda direttamente anche Ispra.
"Non c'e' dubbio che siano necessarie operazioni di razionalizzazione della spesa pubblica e che sia necessario evitare sovrapposizioni fra i vari enti di ricerca che si occupano di ambiente. Tuttavia- sottolinea Bratti- nel momento in cui vi e' una forte propensione a semplificare gli iter autorizzativi per l'attivita' delle imprese in un quadro di forte crisi economica, il sistema dei controlli ambientali deve essere potenziato e non indebolito".
(DIRE) Roma, 3 lug. - "E' opportuno ricordare al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che il Parlamento sta studiando misure legislative per riorganizzare l'intero sistema delle agenzie ambientali". Lo afferma Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella Commissione sul ciclo dei rifiuti, dopo le indiscrezioni sull'incontro dello scorso 28 giugno al ministero dell'Ambiente relativo alla revisione della spesa messa a punto su richiesta del Governo e che riguarda direttamente anche Ispra.
"Non c'e' dubbio che siano necessarie operazioni di razionalizzazione della spesa pubblica e che sia necessario evitare sovrapposizioni fra i vari enti di ricerca che si occupano di ambiente. Tuttavia- sottolinea Bratti- nel momento in cui vi e' una forte propensione a semplificare gli iter autorizzativi per l'attivita' delle imprese in un quadro di forte crisi economica, il sistema dei controlli ambientali deve essere potenziato e non indebolito".