30/06/11
29/06/11
Festa Nazionale PD a Carpi, zona piscine
Giovedì 30 giugno – ore 21
“L’Italia è un Paese che può uscire dall’illegalità?”
Walter Veltroni
Intervistato da Luca Ponzi, giornalista Rai
“L’Italia è un Paese che può uscire dall’illegalità?”
Walter Veltroni
Intervistato da Luca Ponzi, giornalista Rai
25/06/11
Alla festa nazionale PD "Verso un nuovo modello di sviluppo"
Carpi - zona piscine
Domenica 26 giugno – ore 21
il Patto dei Sindaci:"La politica per il clima degli enti locali"
Ne parliamo con:
Laura Puppato – Responsabile nazionale Pd Forum Ambiente
Stefano Vaccari - Assessore all'Ambiente Provincia di Modena
Silvia Zamboni - Presidente Ecodem Emilia-Romagna
Vanni Bulgarelli - Responsabile Forum Ambiente provinciale Pd Modena
Enrico Campedelli - Sindaco di Carpi, Presidente Legautonomie Emilia-Romagna
Domenica 26 giugno – ore 21
il Patto dei Sindaci:"La politica per il clima degli enti locali"
Ne parliamo con:
Laura Puppato – Responsabile nazionale Pd Forum Ambiente
Stefano Vaccari - Assessore all'Ambiente Provincia di Modena
Silvia Zamboni - Presidente Ecodem Emilia-Romagna
Vanni Bulgarelli - Responsabile Forum Ambiente provinciale Pd Modena
Enrico Campedelli - Sindaco di Carpi, Presidente Legautonomie Emilia-Romagna
23/06/11
A Carpi Festa Nazionale PD dal 24 giugno al 18 luglio "Verso un nuovo modello di sviluppo"
Parte domani a Carpi, nella zona piscine, la Festa nazionale Pd dedicata allo sviluppo sostenibile. Taglio del nastro alle 21 al PalaAbitCoop con il vicesegretario del Pd Enrico Letta e la responsabile nazionale Ambiente del partito, Stella Bianchi, intervistati dal direttore della Gazzetta di Modena Antonio Ramenghi. Saranno presenti tra gli altri il segretario provinciale Davide Baruffi, gli on. Alessandro Bratti e Manuela Ghizzoni, il coordinatore Pd delle Terre d’Argine Alberto Belelli, il segretario del Pd di Carpi Davide Dalle Ave.
Oggi in Aula
Seguito della discussione della relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Calabria approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, siamo alla terza relazione in discussione prodotta dalla Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Purtroppo anche il 2010 è un anno record per le inchieste sull'unico delitto ambientale descritto nell'articolo 260 del codice dell'ambiente e che riguarda appunto il traffico illecito dei rifiuti. Oltre che nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa, cresce il numero dei reati accertati nel Lazio e soprattutto in Lombardia, collegati in questo caso al grande business delle bonifiche. Cresce anche in maniera inquietante il traffico di rifiuti verso l'estero, dati che mostrano un Paese sempre più in balia di una forte contraddizione: da un lato un'industria del riciclo che cresce, crea occupazione e produce innovazione da amministrazioni pubbliche che arrivano nei propri territori a riciclare oltre il 70 per cento dei rifiuti solidi urbani, dall'altro un'industria del malaffare che si espande e amministrazioni che non arrivano a raccogliere il 5 per cento dei rifiuti in maniera differenziata, con situazioni di emergenza che continuano a manifestarsi in tutta la loro gravità.
La relazione sulla Calabria, oggetto della risoluzione che voteremo, mette soprattutto in evidenza che le procedure speciali, lo stato di emergenza, il commissariamento non risolvono i problemi legati al ciclo dei rifiuti, ma li hanno - come in questo caso e non solo - aggravati, tra l'altro con uno sperpero di denaro pubblico insostenibile. Tutti gli interventi di ieri hanno dato un contributo importante alla discussione sulla relazione. Dispiace che pochi, anzi nessuno della maggioranza, a parte il presidente, sia ieri intervenuto.
È una ragione, la Calabria, in estrema difficoltà, alla quale non sono bastati 13 anni di commissariamento per risolvere questo problema, un fallimento al quale non poco ha contribuito il totale fallimento della raccolta differenziata. È una regione in cui la criminalità organizzata è presente in maniera capillare, dal trasporto allo smaltimento dei rifiuti, una malavita che trova nella mancanza di assunzione di responsabilità delle istituzioni preposte un brodo di coltura eccezionale. Uno dei principali motivi di fallimento nel definire un piano di gestione dei rifiuti deve essere individuato nelle numerose interferenze, spesso sfociate in veri e propri conflitti, tra i compiti attribuiti al commissario e quelli demandati agli enti locali, che hanno paralizzato tutte le iniziative dei vari commissari, oltre che nella non idoneità di scelte operative di questi ultimi, che però non hanno impedito ad alcuni privati di realizzare le loro discariche, come è stato ricordato dai vari colleghi che mi hanno preceduto, e di trarne lauti profitti.
(segue..)
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, siamo alla terza relazione in discussione prodotta dalla Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Purtroppo anche il 2010 è un anno record per le inchieste sull'unico delitto ambientale descritto nell'articolo 260 del codice dell'ambiente e che riguarda appunto il traffico illecito dei rifiuti. Oltre che nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa, cresce il numero dei reati accertati nel Lazio e soprattutto in Lombardia, collegati in questo caso al grande business delle bonifiche. Cresce anche in maniera inquietante il traffico di rifiuti verso l'estero, dati che mostrano un Paese sempre più in balia di una forte contraddizione: da un lato un'industria del riciclo che cresce, crea occupazione e produce innovazione da amministrazioni pubbliche che arrivano nei propri territori a riciclare oltre il 70 per cento dei rifiuti solidi urbani, dall'altro un'industria del malaffare che si espande e amministrazioni che non arrivano a raccogliere il 5 per cento dei rifiuti in maniera differenziata, con situazioni di emergenza che continuano a manifestarsi in tutta la loro gravità.
La relazione sulla Calabria, oggetto della risoluzione che voteremo, mette soprattutto in evidenza che le procedure speciali, lo stato di emergenza, il commissariamento non risolvono i problemi legati al ciclo dei rifiuti, ma li hanno - come in questo caso e non solo - aggravati, tra l'altro con uno sperpero di denaro pubblico insostenibile. Tutti gli interventi di ieri hanno dato un contributo importante alla discussione sulla relazione. Dispiace che pochi, anzi nessuno della maggioranza, a parte il presidente, sia ieri intervenuto.
È una ragione, la Calabria, in estrema difficoltà, alla quale non sono bastati 13 anni di commissariamento per risolvere questo problema, un fallimento al quale non poco ha contribuito il totale fallimento della raccolta differenziata. È una regione in cui la criminalità organizzata è presente in maniera capillare, dal trasporto allo smaltimento dei rifiuti, una malavita che trova nella mancanza di assunzione di responsabilità delle istituzioni preposte un brodo di coltura eccezionale. Uno dei principali motivi di fallimento nel definire un piano di gestione dei rifiuti deve essere individuato nelle numerose interferenze, spesso sfociate in veri e propri conflitti, tra i compiti attribuiti al commissario e quelli demandati agli enti locali, che hanno paralizzato tutte le iniziative dei vari commissari, oltre che nella non idoneità di scelte operative di questi ultimi, che però non hanno impedito ad alcuni privati di realizzare le loro discariche, come è stato ricordato dai vari colleghi che mi hanno preceduto, e di trarne lauti profitti.
(segue..)
22/06/11
Il mio intervento in Aula per commemorare Giorgio Celli
Signor Presidente, onorevoli colleghi, la scorsa settimana, è scomparso, a Bologna, lo scienziato etologo Giorgio Celli. Egli è stato per l'Italia ciò che Rachel Carson è stata a livello mondiale: uno dei fondatori dell'ambientalismo scientifico, un ambientalismo che non si è mai limitato solo a denunciare, ma che ha sempre proposto alternative.
Le sue lezioni di tecnica di lotta biologica alla facoltà di agraria, che ho avuto la fortuna di frequentare, sono considerate dei piccoli capolavori scientifici e letterari al tempo stesso. Partendo dallo studio del comportamento di quella straordinaria classe del regno animale che sono gli insetti, Giorgio Celli spaziava dal teatro all'ecologia, all'etologia, alla letteratura. Giorgio Celli non era un entomologo classico e, per questo, non è mai stato troppo amato dal mondo accademico a cui apparteneva, ma senza ombra di dubbio, è stato uno dei divulgatori scientifici più straordinari del secolo scorso. Un personaggio istrionico, dotato di un'intelligenza fervida e di una grandissima personalità.
Suo il merito, sotto la guida sapiente della professoressa Principi, di aver lanciato in Italia la lotta biologica, cioè una lotta che mira ad utilizzare gli insetti utili contro quelli dannosi, attraverso la ricostituzione di equilibri ecologici spezzati da un uso abnorme dello strumento chimico o attraverso delle tecnologie innovative, tutte però indirizzate a salvaguardare, in primis, la salute, il benessere economico e il nostro ambiente circostante.
Suo il merito, sotto la guida sapiente della professoressa Principi, di aver lanciato in Italia la lotta biologica, cioè una lotta che mira ad utilizzare gli insetti utili contro quelli dannosi, attraverso la ricostituzione di equilibri ecologici spezzati da un uso abnorme dello strumento chimico o attraverso delle tecnologie innovative, tutte però indirizzate a salvaguardare, in primis, la salute, il benessere economico e il nostro ambiente circostante.
Celli, come tutti gli innovatori, è stato un personaggio discusso, a tratti anche contraddittorio. È stato direttore dell'Istituto di entomologia Guido Grandi di Bologna presso la facoltà di agraria; un istituto ricco di straordinarie figure scientifiche, che, partendo da una cultura naturalista, già allora, affrontavano il tema dell'integrazione tra un'importante attività produttiva - l'agricoltura - e l'ambiente per preservare questo bene comune.
Oggi, a distanza di quasi trent'anni, quei concetti e quegli insegnamenti sono attuali. Allora, quel gruppo di studiosi a cui Celli apparteneva erano considerati dei sognatori con una visione utopistica del mondo. Oggi, possiamo dire che avevano visto giusto.
Con queste poche parole, volevo ricordare la figura dell'entomologo Celli, straordinario divulgatore scientifico e grande letterato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
19/06/11
Domani a Sala Bolognese
Il PD di Sala Bolognese e di Calderara di Reno
Le proposte del PD sull'ambiente
…NE PARLIAMO CON…
Alessandro Bratti, Paola Marani, Carla Zampighi,
Onofrio Dell’orto
FESTA DE L'UNITA'
Villa Terracini
Osteria Nuova-Sala Bolognese
Le proposte del PD sull'ambiente
…NE PARLIAMO CON…
Alessandro Bratti, Paola Marani, Carla Zampighi,
Onofrio Dell’orto
17/06/11
Giustizia dopo vent'anni
(Il Resto del Carlino-FE) SI È RIAPERTO il caso Bergamini ! Dopo più di vent’anni con molta probabilità una famiglia, un padre avranno giustizia! Non è credo una questione, per quanto importante, di individuare un colpevole quanto anche di avere certezze credo da parte del padre e della sorella Donata di sapere chi era Denis! E di escludere quindi che egli si sia suicidato. Un caso doloroso, inquietante anche perché è capitato in una terra difficile , la Calabria, una terra attraverso cui passano mille misteri di questo Paese! Una terra ricca di contraddizioni dove la ‘ndrangheta è il vero Stato e dove faticosamente tanti giovani cercano un riscatto decidendo di rimanere e non di abbandonare il posto dove sono nati.
In questa triste e drammatica storia, da uomo di sport e da genitore mi sono chiesto quanto un padre potesse soffrire nel perdere un ragazzo all’apice di una carriera sportiva in quel modo.
E quanto potesse soffrire nel vedere archiviata in quel modo l’esistenza di un figlio.
ANDANDO a Crotone, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo e Lamezia con la Commissione ecomafie per cercare di contribuire a risolvere un altro grande mistero, le cosiddette navi dei veleni, ho avuto l’opportunità di conoscere meglio la Calabria e la sua gente. Navi piene di rifiuti pericolosi che la ‘ndrangheta con il placet di pezzi dello Stato avrebbe affondato nei mari calabresi. Episodi capitati proprio nell’anno in cui moriva Denis Bergamini. Ho conosciuto quindi la Calabria incontrando amministratori locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e dei magistrati eccezionali, ma anche semplici cittadini. Ho scoperto che negli ultras del calcio di Cosenza vi sono ragazzi magnifici colti che amano la propria città e amano il calcio, uno sport sempre più travolto da un giro di affari fuori scala sociale oltre che spesso illegali.
Il mio contributo per arrivare a questo risultato è stato del tutto minimo. Forse per tutte le considerazioni che facevo sopra ho il merito di aver capito che la famiglia Bergamini aveva il diritto alla verità e ho fatto quello che secondo me deve fare un uomo che ha responsabilità pubbliche. Troppe cose che non quadravano in quella storia, piccoli e grandi particolari. Un avvocato come ce ne sono pochi, Eugenio Gallerani, ha fatto il resto con i suoi collaboratori. Mi piace però ricordare che tutta una comunità ci ha creduto, ricordo i documenti di solidarietà votati nel Consiglio Provinciale di Ferrara, comunale di Ferrara e Argenta, una risoluzione approvata in Consiglio regionale presentata dai nostri consiglieri Montani e Montanari, le iniziative pubbliche con presenza di tutte le forze politiche e del senatore Balboni, sottolineo come ci abbiano creduto e abbiano aiutato la causa Il Resto del Carlino come organo di informazione molto attento alla vicenda e tante associazioni di volontariato che non voglio citare per non dimenticarne alcuna. Importanti sono stati l’amministrazione di Cosenza e soprattutto i giovani di Aiello Calabro.
La strada è ancora in salita: non vi sono al momento colpevoli e molto è ancora da fare ma un primo grande risultato è stato raggiunto. La riapertura del caso è un atto concreto speriamo davvero per avere giustizia, a volte è possibile!
Alessandro Bratti
In questa triste e drammatica storia, da uomo di sport e da genitore mi sono chiesto quanto un padre potesse soffrire nel perdere un ragazzo all’apice di una carriera sportiva in quel modo.
E quanto potesse soffrire nel vedere archiviata in quel modo l’esistenza di un figlio.
ANDANDO a Crotone, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo e Lamezia con la Commissione ecomafie per cercare di contribuire a risolvere un altro grande mistero, le cosiddette navi dei veleni, ho avuto l’opportunità di conoscere meglio la Calabria e la sua gente. Navi piene di rifiuti pericolosi che la ‘ndrangheta con il placet di pezzi dello Stato avrebbe affondato nei mari calabresi. Episodi capitati proprio nell’anno in cui moriva Denis Bergamini. Ho conosciuto quindi la Calabria incontrando amministratori locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e dei magistrati eccezionali, ma anche semplici cittadini. Ho scoperto che negli ultras del calcio di Cosenza vi sono ragazzi magnifici colti che amano la propria città e amano il calcio, uno sport sempre più travolto da un giro di affari fuori scala sociale oltre che spesso illegali.
Il mio contributo per arrivare a questo risultato è stato del tutto minimo. Forse per tutte le considerazioni che facevo sopra ho il merito di aver capito che la famiglia Bergamini aveva il diritto alla verità e ho fatto quello che secondo me deve fare un uomo che ha responsabilità pubbliche. Troppe cose che non quadravano in quella storia, piccoli e grandi particolari. Un avvocato come ce ne sono pochi, Eugenio Gallerani, ha fatto il resto con i suoi collaboratori. Mi piace però ricordare che tutta una comunità ci ha creduto, ricordo i documenti di solidarietà votati nel Consiglio Provinciale di Ferrara, comunale di Ferrara e Argenta, una risoluzione approvata in Consiglio regionale presentata dai nostri consiglieri Montani e Montanari, le iniziative pubbliche con presenza di tutte le forze politiche e del senatore Balboni, sottolineo come ci abbiano creduto e abbiano aiutato la causa Il Resto del Carlino come organo di informazione molto attento alla vicenda e tante associazioni di volontariato che non voglio citare per non dimenticarne alcuna. Importanti sono stati l’amministrazione di Cosenza e soprattutto i giovani di Aiello Calabro.
La strada è ancora in salita: non vi sono al momento colpevoli e molto è ancora da fare ma un primo grande risultato è stato raggiunto. La riapertura del caso è un atto concreto speriamo davvero per avere giustizia, a volte è possibile!
Alessandro Bratti
Il 18 giugno Slow Food compie 25 anni! Festa in 300 piazze italiane
SLOW FOOD DAY 18 GIUGNO
La condotta Slow Food di Ferrara
organizza
Slow Food Day
sabato 18 giugno 2011
dalle 9 alle 13
presso TerravivaBio a Ferrara,
via Delle Erbe 29
in un’oasi d’incanto tra le mura monumentali
e la città metafisica
Slow Food day, l’omaggio a terramadre
Chi siamo! cosa facciamo! dove andiamo!
Un succo di mela bio al giorno leva il ……
Musica eseguita dal gruppo Blu note trio
con strumenti realizzati con zucche ferraresi bio
Testimonial dell’evento, On. Alessandro Bratti
Parlamentare ferrarese del PD
info
parcheggi: Diamanti, Piazza Ariostea, San Guglielmo
è gradita la presenza “in bicicletta o a piedi”
pagina facebook Slow Food Ferrara (la nuova condotta)
Mail slowfoodferrara@gmail.com - cell. 3293179209
15/06/11
Corpi in trappola - Vite e storie tra i rifiuti
Venerdì 17 giugno Ore 18
Liliana Cori e Vincenza Pellegrino conversano con Alessandro Bratti, Deputato, Coordinatore del gruppo PD in Commissione antimafia
LIBRERIA FELTRINELLI
Via Garibaldi Ferrara
14/06/11
DL Sviluppo. PD denuncia: Governo vara Agenzia cancellata da voto
(DIRE) Roma, 14 giu. - "Incredibilmente, anche dopo l'esito del referendum sull'acqua, nel Dl Sviluppo rimane l'articolo che prevede la creazione dell'agenzia per i servizi idrici". Lo denunciano Raffaella Mariani e Alessandro Bratti, rispettivamente capigruppo Pd nelle commissioni Ambiente e Rifiuti di Montecitorio, i quali aggiungono: "Dietro un simile pasticcio si puo' celare soltanto lo scambio di poltrone: due nomine sono nella disponibilita' del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e Pdl e Lega trovano l'accordo che va contro la logica e contro la volonta' dei cittadini. Il Pd aveva chiesto un disegno organico che desse una risposta all'espressione netta del popolo italiano mentre la norma attuale risponde soltanto ad una logica di potere e, ancora una volta, a Roma la Lega si accoda alla spartizione del potere".
RAITRE: AGORA' tra esito referendum e ecomafia
(ANSA) - ROMA, 14 GIU - La vittoria dei si' al referendum ha dato un altro colpo all'esecutivo, ma e' un segnale per tutti i partiti? Se ne parlera' ad Agora', in onda domani alle 9.10 su Rai3, con Massimo Corsaro, deputato del Pdl; Marco Follini, deputato del Pd; Gianfranco Pasquino, docente di Scienza politica all'Universita' di Bologna; i giornalisti Lanfranco Pace e Andrea Scanzi.
Nella seconda parte del programma si parlera' di ecomafia, le storie e i numeri della criminalita' ambientale che devastano il nostro Paese. Ne discuteranno, tra gli altri, con Andrea Vianello, Alessandro Bratti, deputato del Pd; Vincenzo Pepe, presidente nazionale FareAmbiente; Enrico Fontana, responsabile dell'Osservatorio nazionale Ambiente e Legalita' di Legambiente.
12/06/11
Sport e Solidarietà
(Avis Prov.le) In concomitanza con i festeggiamenti della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue il 14 giugno, Avis Provinciale, in collaborazione con il CUS (Centro Universitario Sportivo), organizza per lunedì 13 giugno 2011 alle ore 21:00 presso la sede del CUS una
Parteciperanno all'incontro il Presidente Avis Provinciale Florio Ghinelli, il Vice Presidente Vicario Coni Provinciale On. Alessandro Bratti e il Presidente CUS Giorgio Tosi.
Tutta la cittadinanza è invitata.
tavola rotonda
sul tema Sport e Solidarietà
Parteciperanno all'incontro il Presidente Avis Provinciale Florio Ghinelli, il Vice Presidente Vicario Coni Provinciale On. Alessandro Bratti e il Presidente CUS Giorgio Tosi.
Tutta la cittadinanza è invitata.
11/06/11
Ferrara-Lidi. suona l'allarme ticket
(La Nuova Fe) Il ministro Castelli boccia una risoluzione salva-raccordo Bratti (Pd): il governo non vuole prendersi impegni
Spunta di nuovo fuori, all’apertura della stagione balneare, il fantasma del pedaggio sulla Ferrara-Lidi, e si alza ancora una volta il volume della polemica. Ad appiccare l’incendio è stato un uno-due parlamentare, da parte del presidente dell’Anas e del viceministro alle Infrastrutture. Pietro Ciucci, a margine di un’audizione al Senato, ha detto di non credere alle ipotesi di cancellazione del pedaggiamento sulle tratte Anas ancora non a pagamento: l’articolo 15 del decreto 78 è tuttora in vigore, quindi l’Anas va avanti anche se non fa previsioni sui tempi. Poi è arrivato il parere negativo di Roberto Castelli, in sede di commissione Ambiente della Camera, sulla risoluzione del Pd che prevedeva un ripensamento complessivo sul tema: «Il governo è intenzionato ad andare avanti, le Camere avevano già votato sì l’anno scorso» ha detto il viceministro. Un intervento che suona come smentita di quanto affermato da molti esponenti della maggioranza, sul blocco di fatto del provvedimento. Ecco perchè è scattato nuovamente l’allarme anche tra i ferraresi, nonostante il fatto che la lista dei tratti Anas da sottoporre a pedaggio non sia ancora pubblica e anche di recente il senatore Alberto Balboni (Pdl) e lo stesso assessore regionale Alfredo Peri, avessero rassicurato sull’esclusione della Ferrara-Lidi. «La verità è che Castelli, in tutte le occasioni formali nelle quali si è espresso sull’argomento, ha sempre evitato di prendersi impegni a nome del governo - sottolinea ancora una volta Alessandro Bratti (Pd) - Ha dato per la seconda volta parere negativo al nostro emendamento che voleva mettere dei paletti alle tratte da sottoporre a pedaggio ed escludere la Ferrara-Lidi così com’è. Questo non dà certezze, sebbene la trasformazione in autostrada sia ormai in progetto e quindi la logica imporrebbe di lasciare stare quel raccordo». In sostanza, ribadisce Bratti, l’unico elenco a tutt’oggi disponibile resta quello del luglio 2010, che comprendeva appunto pure la Ferrara-Lidi. L’ipotesi di imporre un balzello per i chilometri più “bucherellati” e privi di servizi di tutta l’Emilia Romagna ha sempre sollevato proteste vibranti, anche per la ripercussione che avrebbe sul turismo verso i Lidi. Si era ipotizzato di far pagare in media 1 euro in più all’uscita di Ferrara Sud. (s.c.)
Spunta di nuovo fuori, all’apertura della stagione balneare, il fantasma del pedaggio sulla Ferrara-Lidi, e si alza ancora una volta il volume della polemica. Ad appiccare l’incendio è stato un uno-due parlamentare, da parte del presidente dell’Anas e del viceministro alle Infrastrutture. Pietro Ciucci, a margine di un’audizione al Senato, ha detto di non credere alle ipotesi di cancellazione del pedaggiamento sulle tratte Anas ancora non a pagamento: l’articolo 15 del decreto 78 è tuttora in vigore, quindi l’Anas va avanti anche se non fa previsioni sui tempi. Poi è arrivato il parere negativo di Roberto Castelli, in sede di commissione Ambiente della Camera, sulla risoluzione del Pd che prevedeva un ripensamento complessivo sul tema: «Il governo è intenzionato ad andare avanti, le Camere avevano già votato sì l’anno scorso» ha detto il viceministro. Un intervento che suona come smentita di quanto affermato da molti esponenti della maggioranza, sul blocco di fatto del provvedimento. Ecco perchè è scattato nuovamente l’allarme anche tra i ferraresi, nonostante il fatto che la lista dei tratti Anas da sottoporre a pedaggio non sia ancora pubblica e anche di recente il senatore Alberto Balboni (Pdl) e lo stesso assessore regionale Alfredo Peri, avessero rassicurato sull’esclusione della Ferrara-Lidi. «La verità è che Castelli, in tutte le occasioni formali nelle quali si è espresso sull’argomento, ha sempre evitato di prendersi impegni a nome del governo - sottolinea ancora una volta Alessandro Bratti (Pd) - Ha dato per la seconda volta parere negativo al nostro emendamento che voleva mettere dei paletti alle tratte da sottoporre a pedaggio ed escludere la Ferrara-Lidi così com’è. Questo non dà certezze, sebbene la trasformazione in autostrada sia ormai in progetto e quindi la logica imporrebbe di lasciare stare quel raccordo». In sostanza, ribadisce Bratti, l’unico elenco a tutt’oggi disponibile resta quello del luglio 2010, che comprendeva appunto pure la Ferrara-Lidi. L’ipotesi di imporre un balzello per i chilometri più “bucherellati” e privi di servizi di tutta l’Emilia Romagna ha sempre sollevato proteste vibranti, anche per la ripercussione che avrebbe sul turismo verso i Lidi. Si era ipotizzato di far pagare in media 1 euro in più all’uscita di Ferrara Sud. (s.c.)
10/06/11
Referendum popolare 12 e 13 giugno
Coordinamento Circoli del PD
Terra di Mezzo
Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra,
Castelnovo di Sotto
SEI CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA PUBBLICA?
VOTA SI’
Referendum popolare n° 1 - Scheda rossa
Referendum popolare n° 2 - Scheda gialla
Terra di Mezzo
Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra,
Castelnovo di Sotto
SEI CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA PUBBLICA?
VOTA SI’
Referendum popolare n° 1 - Scheda rossa
Referendum popolare n° 2 - Scheda gialla
Venerdì 10 giugno
ore 20.45
a Cadelbosco di Sopra
Parteciperanno:
Roberto Ferrari
Segretario Provinciale del PD
Alessandro Bratti
Parlamentare del PD, Responsabile energie alternative PD Emilia-Romagna
Ireneo Ferrari
Professore Ordinario di Ecologia dell’Università di Parma
Acqua pubblica
Parteciperanno:
Roberto Ferrari
Segretario Provinciale del PD
Alessandro Bratti
Parlamentare del PD, Responsabile energie alternative PD Emilia-Romagna
Ireneo Ferrari
Professore Ordinario di Ecologia dell’Università di Parma
09/06/11
Inchiesta Sistri: PD, Prestigiacomo tolga segreto di stato
(ANSA) - ROMA, 9 GIU - Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo tolga il segreto di Stato sulla gestione del Sistri.
Lo chiedono i parlamentari Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella commissione d'inchiesta sulle Ecomafie, e Raffaella Mariani, della commissione ambiente della Camera, a proposito dell' inchiesta aperta dalla procura di Napoli sugli appalti legati al sistema Sistri.
"Seguiamo con fiducia le indagini della magistratura in merito agli appalti per l'affidamento del sistema Sistri.
Speriamo - aggiungono gli esponenti del Pd - che si faccia luce al piú presto: noi abbiamo sollevato dubbi e preoccupazioni con numerose interpellanze parlamentari nelle quali abbiamo esposto la necessità di fare chiarezza e pulizia. Il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, durante un question time alla Camera si era pubblicamente impegnata a togliere il segreto di stato sulla gestione dell'affare: chiediamo che mantenga i suoi impegni".
Lo chiedono i parlamentari Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella commissione d'inchiesta sulle Ecomafie, e Raffaella Mariani, della commissione ambiente della Camera, a proposito dell' inchiesta aperta dalla procura di Napoli sugli appalti legati al sistema Sistri.
"Seguiamo con fiducia le indagini della magistratura in merito agli appalti per l'affidamento del sistema Sistri.
Speriamo - aggiungono gli esponenti del Pd - che si faccia luce al piú presto: noi abbiamo sollevato dubbi e preoccupazioni con numerose interpellanze parlamentari nelle quali abbiamo esposto la necessità di fare chiarezza e pulizia. Il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, durante un question time alla Camera si era pubblicamente impegnata a togliere il segreto di stato sulla gestione dell'affare: chiediamo che mantenga i suoi impegni".
08/06/11
Alessandro Bratti a Bondeno per promuovere 4 SI al referendum
(PDFe) Per informare e far conoscere nel merito i contenuti del referendum di domenica e lunedì 12-13 giugno e promuovere 4 SI’, il PD di Bondeno ha organizzato un incontro pubblico che approfondisce il referendum per l’abrogazione della costruzione di centrali nucleari.
Domani sera, giovedì 9 giugno, infatti, l’On. Alessandro Bratti è invitato al dibattito dal titolo “Il futuro dell’Italia è nelle rinnovabili”, che avrà inizio alle ore 21.00 presso la sala Azzura in via Vittorio Veneto 29 a Bondeno. L’On. Bratti, he ricopre il ruolo di reponsabile ambiente per la Segreteria regionale del PD dell’Emilia-Romagna, ha infatti dichiarato di recente che scegliere di votare sì all’abrogazione del nucleare significa al contempo scegliere un determinato tipo di sviluppo che punti sull’efficienza energetica, verso un modello di energia distribuita e rinnovabile e, in particolare, che punti su un futuro in cui tutti i cittadini possono diventare dei grandi produttori di energia. L’incontro pubblico nella città matildea sarà coordinato dal giornalista de “La Nuova Ferrara” Alberto Vincenzi.
07/06/11
Legambiente, ecomafie business da 20 miliardi euro
(Ansa) Legambiente: 31mila illeciti al giorno, maglia nera a Campania
''Il business delle Ecomafie vale quasi 20 miliardi di euro all'anno (19,3 nel 2010). Una torta suddivisa tra 290 clan''. Sfiorano in 31.000 (30.824) gli illeciti ambientali accertati ogni anno, pari a 84 al giorno e 3,5 ogni ora (7,8% in piu'). Questi, in sintesi, alcuni dei dati contenuti nel rapporto Ecomafia 2011 di Legambiente, presentato oggi a Roma alla sede del Cnel.
Secondo il rapporto annuale di Legambiente (Edizioni Ambiente) i rifiuti pericolosi sequestrati sono stati 2 milioni di tonnellate, l'abusivismo e' in crescita con una stima di circa 26.500 nuovi immobili 'illegali', che tradotto in aree 'rubate' significa 540 campi da calcio sottratti. Nel settore dell'agroalimentare le infrazioni accertate arrivano a 4.520. Crescono anche i reati contro la fauna, pari a 5.835 (piu' 13,2% rispetto all'anno precedente), per un giro d'affari annuale di 3 miliardi. L'affaire della trafugazione di beni archeologici (l'archeomafia) vale 216 milioni di euro.
''L'Ecomafia e' come un virus - dice Enrico Fontana, responsabile dell'Osservatorio ambiente e legalita' di Legambiente - che avvelena l'ambiente''. Nella classifica dell'illegalita' ambientale la Campania con 3.849 illeciti (12,5% del totale, 4.053 denunce, 60 arresti, 1.216 sequestri) e' sempre in testa, seguita da Calabria, Sicilia e Puglia (insieme al 45% dei reati). Ma l'ecocrimine aumenta anche in Lombardia.
I reati relativi al ciclo illegale di rifiuti e a quello del cemento (6.922 illeciti e 9.200 denunce) - in cui la Calabria e' prima con 945 illeciti e un abuso ogni 100 metri lungo la costa (Campania seconda con 60.000 case abusive in 10 anni, 16 al giorno) - rappresentano da soli il 41% sul totale.
06/06/11
Ecomafia 2011 di Legambiente
Onlus
Ecomafia 2011 di Legambiente
Le storie e i numeri della criminalità ambientale
(in collaborazione con il CNEL)
I traffici di rifiuti e l’abusivismo edilizio. La criminalità nel comparto agricolo, gli incendi dolosi, il racket degli animali e il saccheggio dei beni archeologici. I nomi dei clan mafiosi coinvolti, i numeri delle attività di repressione da parte delle forze dell’ordine, le storie di aggressione criminale alle risorse ambientali del nostro paese. E uno sguardo oltre confine, ai mercati globali dell’ecomafia.
7 giugno 2011, ore 11.00 – CNEL Parlamentino
Saluto:
Antonio Marzano (Presidente Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro – CNEL)
Introduce e coordina:
Vittorio Cogliati Dezza (Presidente nazionale Legambiente)
Sintesi di Ecomafia 2011
Enrico Fontana (Responsabile Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità - Legambiente)
Ne discutono:
Roberto Maroni* (Ministro Interno)
Fabio Granata (Vice Presidente Commissione Antimafia)
Marcello Tocco (Coordinatore osservatorio socio-economico sulla criminalità – CNEL)
Alessandro Bratti (Commissione Bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti)
Paolo Russo (Presidente Commissione Agricoltura Camera dei deputati)
Roberto Della Seta (Commissione Ambiente, Senato)
Cristiana Coppola (Vice Presidente per il Mezzogiorno Confindustria)
Francesco Ferrante (Commissione Ambiente, Senato)
Luca Palamara (Presidente Associazione Nazionale Magistrati)
*in attesa di conferma
Nucleare: Germania, sì a legge che spegne centrali entro 2022
(Ansa)BERLINO - La Germania ha adottato il progetto di legge che prevede l'abbandono del nucleare entro il 2022. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia. Secondo il progetto di legge, le nove centrali nucleari attualmente attive in Germania verranno chiuse gradualmente nei prossimi 11 anni. Le prime tre verranno chiuse nel 2015, nel 2017 e nel 2019.
Per quanto riguarda le rimanenti centrali, tre verranno chiuse nel 2021 e tre nel 2022. Tutti gli impianti verranno chiusi "entro il 2022", ha detto il ministro dell'Economia, Philipp Roesler, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berlino. Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen, ha commentato che il piano approvato dal governo che prevede l'abbandono accelerato dell'energia nucleare e il rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile segna l'avvio di un progetto "socialmente pionieristico".
Come è noto, il governo di fatto ha già avviato il piano con la decisione di chiudere definitivamente le sette centrali più vecchie del paese, oltre a un impianto che non è attivo già dal 2009.
Per quanto riguarda le rimanenti centrali, tre verranno chiuse nel 2021 e tre nel 2022. Tutti gli impianti verranno chiusi "entro il 2022", ha detto il ministro dell'Economia, Philipp Roesler, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berlino. Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen, ha commentato che il piano approvato dal governo che prevede l'abbandono accelerato dell'energia nucleare e il rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile segna l'avvio di un progetto "socialmente pionieristico".
Come è noto, il governo di fatto ha già avviato il piano con la decisione di chiudere definitivamente le sette centrali più vecchie del paese, oltre a un impianto che non è attivo già dal 2009.
Il futuro dell'Italia è nelle rinnovabili
Lunedì 6 giugno alle ore 21.00 appuntamento a Rocca di Ravaldino (FC) per l'incontro "Il Futuro dell'Italia è nelle rinnovabili" presso l'area dibattiti della Festa Democratica ingresso da via Giovanni delle Bande Nere
presiede:
Paride Maretti, Segeretario Unione Comunale PD Forlì
partecipano:
Tiziano Alessandrini, Consigliere Regionale PD
Roberto Balzani, Sindaco Forlì
Alessandro Bratti, Deputato e Responsabile ambiente d energia PDER
Stefano Bonaccini, Segretario PD Emilia-Romagna
All'incontro parteciperanno amministratori, rappresentanti delle organizzazioni economiche, dei sindacati, degli ordini professionali, imprenditori e cittadini
Località: Rocca di Ravaldino (FC)
Area dibattiti Festa Democratica
presiede:
Paride Maretti, Segeretario Unione Comunale PD Forlì
partecipano:
Tiziano Alessandrini, Consigliere Regionale PD
Roberto Balzani, Sindaco Forlì
Alessandro Bratti, Deputato e Responsabile ambiente d energia PDER
Stefano Bonaccini, Segretario PD Emilia-Romagna
All'incontro parteciperanno amministratori, rappresentanti delle organizzazioni economiche, dei sindacati, degli ordini professionali, imprenditori e cittadini
Località: Rocca di Ravaldino (FC)
Area dibattiti Festa Democratica
03/06/11
Sul SI al referendum anche la firma di Bratti
(La Nuova Ferrara - 2 giugno) Documento del deputato Pd nel dossier Cassazione "ora al voto"
Esulta anche il fronte ferrarese pro-referendum per il Sì della Cassazione al quesito sul nucleare, che avvicina il raggiugimento del quorum. Ieri è emersa una curiosità: tra le carte a sostegno del referendum presentate alla Corte, c’era un ordine del giorno di Sandro Bratti.
Il documento è quello al decreto Omnibus con il quale alcuni parlamentari Pd, primo firmatario appunto Bratti, chiedevano al governo di rinunciare definitivamente al nucleare, «la maggioranza l’ha modificato inserendo un richiamo alla volontà comune dell’Unione europea, facendo insomma intendere che non intendeva rinunciare definivamente - racconta il deputato ferrarese - Per questo al Pd è parso rilevante inserirlo nel dossier pro-referendum». Bratti poi lancia un appello al voto, contrastando «i tentativi da parte di questo governo di contrastare questo appuntamento, dalla rinuncia all’election day, costato oltre 300 milioni di euro, all’improbabile decreto Omnibus per evitare il nucleare». Quattro sì, dunque, perchè «votando sì al legittimo impedimento significa ribadire che tutti i cittadini sono uguali davanti alla giustizia; allo sviluppo perchè votando sì all’abrogazione del nucleare significa non solo rinunciando a una tecnologia pericolosa, costosa e ricca d’incognita riguardo alla sicurezza ma anche proporre un modello energetico basato sul risparmio, sull’efficienza energetica e rinnovabili; alla difesa dei beni comuni» perchè votando sì ai quesiti sull’acqua significa «bloccare il disegno pericoloso di questo governo di far entrare nel settore idrico i privati in maniera incontrollata consegnando di fatto alla speculazione finanziaria un bene fondamentale come l’acqua».
Esulta anche il fronte ferrarese pro-referendum per il Sì della Cassazione al quesito sul nucleare, che avvicina il raggiugimento del quorum. Ieri è emersa una curiosità: tra le carte a sostegno del referendum presentate alla Corte, c’era un ordine del giorno di Sandro Bratti.
Il documento è quello al decreto Omnibus con il quale alcuni parlamentari Pd, primo firmatario appunto Bratti, chiedevano al governo di rinunciare definitivamente al nucleare, «la maggioranza l’ha modificato inserendo un richiamo alla volontà comune dell’Unione europea, facendo insomma intendere che non intendeva rinunciare definivamente - racconta il deputato ferrarese - Per questo al Pd è parso rilevante inserirlo nel dossier pro-referendum». Bratti poi lancia un appello al voto, contrastando «i tentativi da parte di questo governo di contrastare questo appuntamento, dalla rinuncia all’election day, costato oltre 300 milioni di euro, all’improbabile decreto Omnibus per evitare il nucleare». Quattro sì, dunque, perchè «votando sì al legittimo impedimento significa ribadire che tutti i cittadini sono uguali davanti alla giustizia; allo sviluppo perchè votando sì all’abrogazione del nucleare significa non solo rinunciando a una tecnologia pericolosa, costosa e ricca d’incognita riguardo alla sicurezza ma anche proporre un modello energetico basato sul risparmio, sull’efficienza energetica e rinnovabili; alla difesa dei beni comuni» perchè votando sì ai quesiti sull’acqua significa «bloccare il disegno pericoloso di questo governo di far entrare nel settore idrico i privati in maniera incontrollata consegnando di fatto alla speculazione finanziaria un bene fondamentale come l’acqua».
02/06/11
Alla festa PD a Zola Predosa
Domenica 5 giugno, ore 18,30
Incontro sui temi dell'acqua e del nucleare
in vista del referendum: intervengono Alessandro Bratti, deputato PD e membro della Commissione Ambiente, e Mauro Zanini, vice-presidente nazionale della Federconsumatori; coordina Claudia Cattabriga, segretaria del PD di Zola.
01/06/11
Nucleare. Bratti (PD): Governo smentito dalla Cassazione
NUCLEARE. BRATTI (PD): GOVERNO SMENTITO DALLA CASSAZIONE
TENTATIVO DI RAGGIRO AI DANNI DEGLI ITALIANI NON E' RIUSCITO.
(DIRE) Roma, 1 giu. - "La Cassazione si e' pronunciata sul quesito referendario sul nucleare, ammettendolo tra i referendum del prossimo 12 e 13 giugno. Il tentativo di raggiro ai danni degli italiani non e' riuscito e il popolo italiano potra' liberamente esprimersi". Lo dice Alessandro Bratti deputato Pd della commissione Ambiente della Camera. "Dopo la lezione della Germania che- prosegue Bratti- con coraggio ha rinunciato al nucleare e' necessario ed urgente definire una strategia energetica per il futuro del nostro Paese. Puntare sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico e innovazione tecnologica: e' questo- conclude- il modello che deve seguire l'Italia".
TENTATIVO DI RAGGIRO AI DANNI DEGLI ITALIANI NON E' RIUSCITO.
(DIRE) Roma, 1 giu. - "La Cassazione si e' pronunciata sul quesito referendario sul nucleare, ammettendolo tra i referendum del prossimo 12 e 13 giugno. Il tentativo di raggiro ai danni degli italiani non e' riuscito e il popolo italiano potra' liberamente esprimersi". Lo dice Alessandro Bratti deputato Pd della commissione Ambiente della Camera. "Dopo la lezione della Germania che- prosegue Bratti- con coraggio ha rinunciato al nucleare e' necessario ed urgente definire una strategia energetica per il futuro del nostro Paese. Puntare sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico e innovazione tecnologica: e' questo- conclude- il modello che deve seguire l'Italia".
Nucleare, si' a referendum
(ANSA) ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà il referendum sul nucleare.
E' stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).
COMITATI REFERENDUM FESTEGGIANO DAVANTI CASSAZIONE - I comitati per il referendum contro il nucleare, l'Italia dei Valori, e i verdi stanno festeggiando davanti alla Corte di Cassazione la notizia del sì al referendum per il 12 e 13 giugno. "E' una grande vittoria della democrazia - ha detto il presidente regionale veneto dei Verdi, Bonessio - perché mette al riparo i referendum da attacchi futuri con lo strumenti di eventuali altri decreti omnibus. Ora è importante continuare la campagna di informazione per raggiungere il quorum necessario il giorno del referendum".
BINDI: ITALIANI DIMOSTRERANNO MATURITA' VOTANDO SI' - Il via libera della Cassazione restituisce ai cittadini quel diritto al voto sul referendum contro il nucleare che il governo aveva tentato di scippare. E ora l'opinione pubblica, contrariamente a ciò che pensa il Presidente del Consiglio, potrà dimostare la sua maturità votanto sì a tutti i quesiti". Lo afferma il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Pd e Vicepresidente della Camera Rosy Bindi.
E' stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).
COMITATI REFERENDUM FESTEGGIANO DAVANTI CASSAZIONE - I comitati per il referendum contro il nucleare, l'Italia dei Valori, e i verdi stanno festeggiando davanti alla Corte di Cassazione la notizia del sì al referendum per il 12 e 13 giugno. "E' una grande vittoria della democrazia - ha detto il presidente regionale veneto dei Verdi, Bonessio - perché mette al riparo i referendum da attacchi futuri con lo strumenti di eventuali altri decreti omnibus. Ora è importante continuare la campagna di informazione per raggiungere il quorum necessario il giorno del referendum".
BINDI: ITALIANI DIMOSTRERANNO MATURITA' VOTANDO SI' - Il via libera della Cassazione restituisce ai cittadini quel diritto al voto sul referendum contro il nucleare che il governo aveva tentato di scippare. E ora l'opinione pubblica, contrariamente a ciò che pensa il Presidente del Consiglio, potrà dimostare la sua maturità votanto sì a tutti i quesiti". Lo afferma il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Pd e Vicepresidente della Camera Rosy Bindi.