07/06/11
Legambiente, ecomafie business da 20 miliardi euro
(Ansa) Legambiente: 31mila illeciti al giorno, maglia nera a Campania
''Il business delle Ecomafie vale quasi 20 miliardi di euro all'anno (19,3 nel 2010). Una torta suddivisa tra 290 clan''. Sfiorano in 31.000 (30.824) gli illeciti ambientali accertati ogni anno, pari a 84 al giorno e 3,5 ogni ora (7,8% in piu'). Questi, in sintesi, alcuni dei dati contenuti nel rapporto Ecomafia 2011 di Legambiente, presentato oggi a Roma alla sede del Cnel.
Secondo il rapporto annuale di Legambiente (Edizioni Ambiente) i rifiuti pericolosi sequestrati sono stati 2 milioni di tonnellate, l'abusivismo e' in crescita con una stima di circa 26.500 nuovi immobili 'illegali', che tradotto in aree 'rubate' significa 540 campi da calcio sottratti. Nel settore dell'agroalimentare le infrazioni accertate arrivano a 4.520. Crescono anche i reati contro la fauna, pari a 5.835 (piu' 13,2% rispetto all'anno precedente), per un giro d'affari annuale di 3 miliardi. L'affaire della trafugazione di beni archeologici (l'archeomafia) vale 216 milioni di euro.
''L'Ecomafia e' come un virus - dice Enrico Fontana, responsabile dell'Osservatorio ambiente e legalita' di Legambiente - che avvelena l'ambiente''. Nella classifica dell'illegalita' ambientale la Campania con 3.849 illeciti (12,5% del totale, 4.053 denunce, 60 arresti, 1.216 sequestri) e' sempre in testa, seguita da Calabria, Sicilia e Puglia (insieme al 45% dei reati). Ma l'ecocrimine aumenta anche in Lombardia.
I reati relativi al ciclo illegale di rifiuti e a quello del cemento (6.922 illeciti e 9.200 denunce) - in cui la Calabria e' prima con 945 illeciti e un abuso ogni 100 metri lungo la costa (Campania seconda con 60.000 case abusive in 10 anni, 16 al giorno) - rappresentano da soli il 41% sul totale.
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