30/11/08

Let it be......

Circa un mese fa Ringo Starr, uno dei due Beatles ancora viventi, sul proprio sito lanciò un appello: stop allo spreco di carta nel mondo, a cominciare dai propri fans, da cui preferiva non ricevere più lettere. Nell’annuncio, per dare un segnale forte, promise che avrebbe gettato nell’immondizia tutte le lettere che gli fossero arrivate dopo il 20 di Ottobre senza nemmeno aprirle.
E’ notizia di ieri invece che anche l’altro Beatle più famoso, Paul McCartney, si unirà all’appello lanciato dal suo ex collega, e sconsiglierà ai milioni di ammiratori sparsi in tutto il mondo di utilizzare la carta per scopi più utili di qualche lettera o per qualche autografo. Tutto è cominciato quando Ringo ha saputo che su EBay erano messi all’asta centinaia di oggettini che si dichiarava fossero suoi, compresi tantissimi autografi (di cui l’autenticità non è accertata) che avrebbero prodotto tonnellate di immondizia, uno spreco che all’ex musicista non andava giù, e che ha pensato subito di bloccare. Via Ecologiae

28/11/08

E infine...miti da sfatare

Tutti ne parlano, tutti la vogliono, ma pochi credono che sia veramente possibile produrla. L'oggetto del desiderio è l'energia pulita, la fonte in grado di risolvere contemporaneamente due problemi: fermare il cambiamento climatico e permettere al mondo di continuare a funzionare ai ritmi attuali, senza tornare all'età delle caverne. Ma sebbene governi, scienziati e media dedichino sempre più attenzione a questo obiettivo, le statistiche indicano che la maggioranza dell'opinione pubblica è scettica sulla possibilità di realizzarlo. Un libro uscito ora in Gran Bretagna si propone di smentire questa impressione, iniettando una dose di ottimismo nel dibattito sul "Green New Deal", il piano per colorare di verde l'economia planetaria.
In "Ten technologies to save the planet" Chris Goodall, esperto di energie rinnovabili, illustra i "miti da sfatare" sull'argomento. Leggi su Repubblica.it e su Ecologiae
1)L’energia solare non è troppo costosa. Si può pensare il contrario prendendo in considerazione le vecchie tecnologie, quelle con pannelli enormi e costosi, ma con quelle nuove (e su questo sito ne trovate tante) le alternative sono molteplici, e soprattutto a costi più bassi.


2) Non è vero che i pannelli solari sono poco efficienti. Ci si è fermati ai modelli vecchi che avevano un’efficienza del 10% circa. Oggi già siamo arrivati al doppio, e se la ricerca dovesse andare avanti, chissà a che punto arriveremmo.

3) Non è vero che l’energia eolica sia inaffidabile. Infatti in alcuni periodi dell’anno in Spagna produce ben il 40% del fabbisogno nazionale di energia elettrica, e senza godere degli investimenti destinati ad altri tipi di produzione.

4) Anche l’energia marina è conveniente. Basti pensare che, oltre ad essere una delle poche ad essere sempre presente, può dar da sola energia alle città costiere, come già avviene in Portogallo e Irlanda del Nord.
5) Le centrali nucleari non sono le più economiche. Infatti senza nemmeno prendere in considerazione i rischi, il costo iniziale delle centrali nucleari è il più elevato di tutti, e i costi di manutenzione sono incalcolabili, perchè la messa in sicurezza di una centrale nucleare dev’essere maggiore di tutte le altre.

6) Le auto elettriche non sono nè brutte nè lente. Infatti Danimarca e Israele si stanno attrezzando per fare in modo che il 100% delle automobili circolanti in quei Paesi sia elettrico in futuro.

7) I biocarburanti non sono distruttivi per l’ambiente.

8 ) Le case ad emissioni zero sono costose, ma non impossibili. Infatti se costruirle in maniera tale che non emettano gas nocivi è molto costoso, sarebbe molto più economico tentare almeno di ridurre le emissioni come avviene già in Germania.

9) Le stazioni elettriche non devono essere grandi per essere efficienti. Infatti stanno prendendo piede le microstazioni.

10) Non è vero che bisogna puntare solo sull’alta tecnologia, ma è proprio la bassa tecnologia, quella delle microscoperte come quelle che hanno portato, ad esempio, ad una maggiore efficienza dei pannelli solari, su cui bisogna puntare nel futuro, ovviamente a costi di gran lunga più bassi.



27/11/08

Approvata in UK la legge sui cambiamenti climatici

Lo Stato Britannico sarà il primo Paese al mondo ad avere un piano di riduzione delle emissioni tanto ambizioso.
La legge, votata poco meno di una settimana fa dal parlamento, prevede il taglio delle emissioni dei gas che provocano l’effetto serra dell’80% entro il 2050. Per il Ministro all’Energia e ai Cambiamenti Climatici Ed Miliband (39 anni...) si tratta di un provvedimento che permetterà al Regno Unito di diventare leader mondiale nelle politiche sul clima. Leggi su Ecoblog

Pacchetto 20-20-20: c'è chi non la pensa come il Ministero


Secondo Stefano Caserini membro dell'IPCC questi gli gli errori nei numeri del Ministero dell’Ambiente sul Pacchetto 20-20-20.
C’è un errore di fondo nell’approccio adottato dal Ministero dell’Ambiente italiano nel valutare i costi del pacchetto 20-20-20 proposto dalla Commissione europea.
Il Ministero infatti nell’effettuare la propria analisi ha preso in considerazione parametri che risultano meno flessibili rispetto a quelli previsti in ambito UE ed esageratamente più impegnativi economicamente.
L’aspetto più grave però è legato al fatto che, secondo un’analisi condotta da Climalteranti.it, il Ministero dell’Ambiente italiano non si discosta dallo scenario europeo solo nella scelta diversa dei criteri ma soprattutto per un errore di calcolo effettuato nell’individuazione dei costi che comporterebbe una politica a favore di una maggiore tutela del clima.



Nell’individuazione degli oneri a carico dello stato sarebbe necessario infatti disporre dei dati puntuali relativi ad ogni anno. Tuttavia, poiché la Commissione europea ha fornito gli elementi di costo in corrispondenza agli anni 2005, 2010, 2015 e 2020, è necessario ricavare i dati mancanti con una elaborazione matematica, detta interpolazione lineare degli intervalli, che permette di individuare gli altri punti della curva che identifica i costi partendo dall’insieme di punti già a disposizione (ossia quelli relativi agli anni 2005 - 2010 – 2015 – 2020).
Il Ministero invece ha calcolato i costi aggiuntivi complessivi facendo la media solo tra quelli relativi all’anno 2015 e quelli relativi all’anno 2020, imputandoli poi, moltiplicando per 10, agli anni compresi tra il periodo 2011 ed il 2020 ed ottenendo così 181,5 mld di euro.

Al contrario secondo la stima che si può effettuare, ricavando i dati mancanti con un’interpolazione lineare degli intervalli, i costi aggiuntivi per il nostro paese si attesterebbero tra i 48 ed i 93 miliardi di euro.

Va considerato che queste stime riguardano solo i costi, ai quali andrebbero sottratti i vantaggi (non conteggiati) in termini di danni evitati per le minori emissioni di gas serra.

23/11/08

Necessaria un’inversione di tendenza nel sistema energetico

Secondo una relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente(EEA) pubblicata alcuni giorni fa, l’80% delle emissioni di gas a effetto serra in Europa proviene ancora dal settore energetico. Questo settore continua infatti ad avere un impatto significativo sull’ambiente, nonostante il fatto che una più efficiente produzione di energia elettrica e calore, unitamente ad un maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabile e alla sostituzione di carbone e petrolio con il gas naturale, stiano gradualmente contribuendo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di inquinanti atmosferici in Europa.
La Relazione sull’energia e l’ambiente del 2008 (disponibile sul sito web dell’EEA)

conferma che, se i cittadini europei si limitassero ad attenersi alle attuali politiche e misure, il consumo di energia continuerebbe a crescere fino al 26% entro il 2030, mentre i combustibili fossili rimarrebbero la principale fonte di approvvigionamento energetico. “Nel sistema energetico è necessaria una radicale inversione di tendenza” ha affermato oggi la professoressa Jacqueline McGlade, direttrice esecutiva dell’AEA, in occasione della presentazione della relazione al Parlamento europeo a Strasburgo. Il passaggio a una società caratterizzata da basse emissioni di carbonio “non sta avvenendo abbastanza rapidamente per garantire un futuro al nostro ambiente” ha ribadito.
“Il consumo di combustibili fossili come fonti di energia è la causa principale dei cambiamenti climatici provocati dall’uomo”, ha riferito in giornata la professoressa McGlade alla riunione parlamentare congiunta su energia e sviluppo sostenibile. “L’impegno assunto dall’Europa verso un’economia “post carbonio” e un’energia rinnovabile sostenibile è indispensabile per garantire la sicurezza energetica e affrontare positivamente il problema dei cambiamenti climatici” ha aggiunto.
La relazione sull’energia e l’ambiente del 2008 elenca alcuni risultati positivi raggiunti riguardo alla crescita del settore dell'energia rinnovabile e alle sue potenzialità di ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria. Ma nel 2005 le fonti di energia rinnovabile hanno rappresentato soltanto l’8,6% del consumo energetico finale in Europa, un traguardo ancora lontano dall’obiettivo del 20% che l’UE è intenzionata a raggiungere entro il 2020.
Tra gli altri dati interessanti contenuti nella relazione si ricordano i seguenti:
negli ultimi 15 anni le famiglie europee hanno aumentato il consumo di energia elettrica del 31%, nonostante l’aumento medio del 17% del prezzo dell’energia elettrica registrato per il consumatore finale rispetto alla metà degli anni Novanta.
Nel 2005 più del 54% dell’energia utilizzata in Europa veniva importata da paesi terzi. La Russia è il più grande esportatore individuale di energia verso l’Unione europea, dove nel 2005 ha soddisfatto il 18,1% della domanda di energia primaria totale dell’UE a 27.
Tra il 1990 e il 2005 l’UE a 27 ha assistito a un tasso di crescita medio del PIL del 2,1%, riducendo le emissioni di CO2 correlate al consumo energetico di circa il 3% complessivamente. Nello stesso periodo, le emissioni di CO2 sono aumentate del 20% negli USA e sono raddoppiate in Cina.

E poi a Savona il 28 novembre, sempre sull'energia

Venerdì 28 novembre, presso la Sala Rossa del Comune di Savona (Piazza Sisto IV), si terrà l’incontro “Da Kyoto all’Europa: quale politica energetica per l’Italia?” organizzato dal Partito Democratico. Alla tavola rotonda prenderanno parte l’on. Alessandro Bratti (membro della Commissione Ambiente Camera dei Deputati), Marco Macciò (Presidente dell’UISV, Unione Industriali Savona), Roberto Mosca (Direttore DIPTEM, Dipartimento di Ingegneria della Produzione, Termoenergetica e Modelli Matematici dell’Università di Genova) e il sindaco di Savona Federico Berruti. Moderatrice del dibattito sarà Gabriella Giachello, coordinatrice del Circolo Provinciale Ecologisti Democratici di Savona.

Castel San Pietro, 21 novembre: dibattito sull'energia

Sono stato all'incontro del Pd a Castel San Pietro Terme, venerdì 21 novembre.
L’Unione territoriale del Pd di Imola, il Forum tematico “Terra! Agricoltura Ambiente Energia Territorio”, il gruppo consigliare provinciale del Pd hanno organizzato un incontro sul tema: “Energie rinnovabili e risparmio energetico”, strategie del Pd e azioni concrete per le famiglie e per le imprese: dalla finanziaria 2008 al piano energetico dell’Emilia Romagna.
L’iniziativa serale si è svolta presso la Sala Giardino dell’hotel delle Terme (viale Terme 1113 Castel San Pietro Terme) Il programma su Sabato Sera Online

According to...

Le Direttive europee e la loro applicazione sono inefficaci senza adeguati controlli. Il Parlamento Europeo chiede maggiori controlli in campo ambientale, sostenendo che disciplinare questo delicato campo attraverso raccomandazioni non vincolanti o l’inserimento di specifici criteri giuridicamente vincolanti, rischierebbe di risultare inefficace senza un’adeguata azione di controllo sul reale adempimento, da parte degli Stati membri, alle disposizioni in materia. Il Parlamento pertanto richiede alla Commissione Europea di presentare entro l’anno prossimo una proposta di direttiva per rafforzare il sistema europeo di controlli per la difesa dell’ambiente anche arrivando all’istituzione di una task force, ovvero di una forza ispettiva comunitaria. Sintomo di un sentire comune è stata la larga maggioranza con la quale la richiesta è stata approvata all’assemblea di Strasburgo. Gli europarlamentari infatti ritengono necessaria un’azione incisiva, da parte di Bruxelles, per assicurare un’applicazione corretta e uniforme, delle norme Ue in materia di ambiente in tutti i 27 Stati membri.
Via Rinnovabili.it oppure se volete il documento integrale :http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=MOTION&reference=B6-2008-0580&language=IT

E il Forum Ambiente va.....

Ieri mattina si è svolta ad Argenta un'ulteriore tappa del Forum Ambiente sul tema "Agricoltura e ambiente". Si è discusso in maniera molto concreta e sincera sul tema Parchi e Zone a protezione speciali, vincoli e opportunità. Una grande partecipazione, numerosi gli interventi soprattutto dal mondo dell'agricoltura, una richiesta diffusa per organizzare momenti come questi in altre parti del territorio. I nostri iscritti e simpatizzanti hanno voglia di discutere, di criticare ma anche di proporre. A noi e ai futuri candidati alle prossime Amministrative il compito e il dovere di ascoltarli. A presto sul sito del PD provinciale il resoconto della giornata....

Uno spiraglio per una nuova legge sulla mobilità ciclabile

“E’ necessario rilanciare la mobilità ciclabile in Italia anche attraverso un percorso legislativo idoneo” . Questa è la sintesi dell’incontro svoltosi Venerdì 21 Novembra a Ferrara al Ridotto del Teatro Comunale nell’ambito delle iniziative per l’anno della bicicletta, organizzato dall’Agenzia della Mobilità, patrocinata dal Comune e dalla Provincia . Gli Onorevoli Guido Dussin (Lega Nord), Carmen Motta e il sottoscritto Alessandro Bratti (PD), Costantino Ruggiero (Direttore ANCMA) e Antonio dalla Venezia (Presidente FIAB), coordinati dal giornalista di repubblica Alberto Fiorillo si sono dimostrati tutti d’accordo sulla possibilità di presentare una iniziativa di legge comune per incentivare l’uso della bicicletta. Nell’occasione Costantino Ruggero ha annunciato la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla mobilità ciclabile con soci fondatori ANCMA (Associazione nazionale Ciclo e Motociclo), FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta e AICC (Associazione Italiana Città Ciclabili). Questo in attesa della costituzione di un Coordinamento ministeriale su l’uso della bicicletta in Italia.

21/11/08

Siamo quello che facciamo

Le dimissioni di Irene Tinagli (quella di Talenti da svendere) oggi sul Il Riformista sono ancora più tristi di quelle mancate di Villari

20/11/08

Il pasticcio del Bertolaso bis

Leggete su e-gazette: notiziario settimanale ambiente energia

AAA: Ambiente ed Agricoltura ad Argenta

Ricordate che il Forum Ambiente , sabato 22, ad Argenta, tratterà del tema agricoltura. Ore 10, non mancate!
Sui tagli al settore agricolo oggi Roberto Della Seta ha diffuso un comunicato:
"I tagli indiscriminati previsti dalla Finanziaria 2008 al settore agricolo e alle produzioni di qualità penalizzano un importante comparto per lo sviluppo sostenibile del nostro paese, che avrebbe invece bisogno di investimenti e innovazione.
Per questo motivo mi unisco alla protesta di Cia e Confagricoltura per richiamare l'attenzione sulla grave crisi che sta colpendo il settore e sulla mancanza di attenzione da parte del governo ".
"Questi tagli rischiano di penalizzare lo sforzo delle aziende agricole italiane di favorire una agricoltura di qualità fortemente radicata nel territorio. E' a rischio inoltre - conclude Della Seta - la possibilità di promuovere un modello di produzione agricola sostenibile e la completa valorizzazione delle straordinarie risorse di tipicità del settore agricolo e alimentare italiano."

19/11/08

Le cose cominciano a cambiare

Nella lotta ai cambiamenti climatici dagli Usa arriva ''una completa inversione di rotta'' in occasione del messaggio del neo presidente Usa, Obama, al ''Governors' Global Climate Summit'' convocato dal Governatore Repubblicano Arnold Schwarzenegger in corso a Beverly Hills, California. Ha inviato un messaggio videoregistrato nel quale si impegna - impegna l'America - ad assumere un ruolo guida nella lotta contro i cambiamenti climatici causati dalle attività umane. Leggete su ansa.it . Ho messo il video qua nella colonna alla voce DAL MONDO

Bratti batte Franceschini 1454 a 1051:-)

On line i dati sulla partecipazione al voto dei Deputati.
Leggete anche l'articolo su Il Resto del Carlino pagina locale

17/11/08

Incontro al Comune di Migliarino....

Questa mattina, , presso il Comune di Migliarino, alla presenza del Sindaco Reali e del Vicesindaco Fedozzi ho incontrato un gruppo di operai ed ex operai che hanno lavorato negli zuccherifici per verificare la possibilità di riaprire il tema dei lavoratori esposti all'amianto. Un tema molto delicato che è oggetto di due proposte di legge da parte del PD: una alla Camera e quell'altra al Senato. L'iter legislativo più avanzato è quello del Senato e riguarda la proposta a prima firma del Senatore Casson.
Dopo uno scambio di informazioni si è deciso che il Sindaco e io stesso ci faremo promotori di organizzare un evento sul tema di carattere regionale per evidenziare la situazione critica del numeroso personale che ha lavorato per anni negli zuccherifici e quindi è stato esposto alle micidiali fibre...

Domani a Roma, si sogna

Incontro pubblico: Il sistema della ricerca scientifica in Italia, un sogno da realizzare. Veltroni, Bratti, Della Seta, Tocci e l'Associazione degli ecologisti democratici. Il programma sul Portale degli Ambientalisti per il Partito Democratico

Forza Treviso.....

Ottima scelta del sindaco di Treviso che ha emesso un'ordinanza vietando l'uso dei caminetti a legna. La motivazione sta nella notevole produzione di polveri sottili di questi piccoli impianti. Questo provvedimento è suffragato da nunerosi studi fatti in Germania ma anche in Italia. In Baviera è stato dimostrato che una percentuale considerevoli delle polveri sottili deriva dalla combustione della legna.Quindi se da un lato bruciando legna dal punto di vista del contributo della produzione di gas serra si fa un'azione positiva dal punto di vista delle polveri sottili spesso si contribuisce a peggiorare la qualità dell'aria...E' chiaro che il sindaco di Treviso non cambierà la concentrazione delle polveri nell'atmosfera della Pianura Padana ma se tutti facessero qualcosa probabilmente risultati positivi se ne vedrebbero...

16/11/08

Era ora.....

Da una settimana l'Unità.it è gratis on line. Unico quotidiano italiano. Da sempre un bel giornale, ora più che mai.
Nessun titolo scandalistico, nessuna "notizia inutile". Inchieste, contenuti, squisite recensioni e, nel numero oggi, a pagina 34 un bell'articolo su "Il curioso caso di Benjamin Button".

Grandi nuvole marroni


Purtroppo non è fantascienza, ma sono i dati dell'ultimo Report dell'UNEP (United Nations Environment Programme). Le 'Atmospheric Brown Clouds'', riportava ieri una scheda di ansa.it - ANSA spesse nuvole marroni tipiche di alcune zone dell'Asia, costituiscono una nuova minaccia all'ambiente e l'ultima frontiera di studio degli scienziati, insieme ai mutamenti climatici. Ecco alcuni dati emersi dall'ultimo rapporto pubblicato dall'Unep sul fenomeno: AREE INTERESSATE: Asia orientale, Cina orientale in particolare; Asia meridionale, le pianure del Gange, dalle regioni nordorientali a quelle nordoccidentali del Pakistan, passando attraverso India, Bangladesh e Myanmar; Cambogia Indonesia, Tailandia e Vietnam; Africa del Sud, fino all'Africa sub-sahariana in Angola, Zambia e Zimbabwe; il bacino amazzonico in Sud America. Ci sono aree critiche anche in Nord America e in Europa, ma le piogge invernali tendono a rimuoverle e a ridurne l'impatto; 13 METROPOLI OSCURATE: interessate dall'effetto ''oscuramento'' 13 metropoli, cioe' Bangkok, Pechino, Cairo, Dhaka, Karachi, Calcutta, Lagos, Mumbai, Nuova Delhi, Seul, Shanghai, Shenzhen e Teheran;


PIOGGE: particelle e aerosol delle nuvole marroni potrebbero inibire la formazione di pioggia; CAMBIAMENTO CLIMATICO: le nuvole fanno da vero e proprio ''scudo'' rispetto ai raggi del sole, riflettendo la radiazione solare indietro nello spazio e assorbendo il calore nell'atmosfera, con un effetto di raffreddamento del Pianeta fra il 20 e l'80%; il mascherare il riscaldamento potrebbe spiegare in parte l'assenza di un forte rialzo delle temperature in India dagli anni '50 nella stagione secca da gennaio a maggio, sono piu' calde infatti le notti; le nuvole marroni avrebbero un ruolo nella diminuzione delle piogge monsoniche su India e Sudest asiatico, ma anche sul raddoppio di piogge forti su Cina e India (+150 mm); impatto sullo scioglimento dei ghiacciai indo-himalayani-tibetani; AGRICOLTURA: possibili danni alle colture, ad esempio calo produzione a causa minore fotosintesi dovuta all'effetto ''oscuramento''. Una concentrazione elevata di ozono poi si stima comporti una perdita per farina, riso, mais e soia di circa 5 miliardi di dollari l'anno fra Cina. Corea e Giappone; SALUTE: le nuvole contengono vari tipo di aerosol, sostanze cancerogene e particelle, incluse le polveri sottili di meno di 2,5 micron (PM 2,5), causando problemi respiratori e cardiovascolari. Si parla di 340mila decessi in piu' l'anno in Cina e India per l'esposizione all'aperto degli effetti delle polveri sottili. Mentre per l'Oms l'esposizione in ambienti chiusi all'uso di fonti fossili solide comporta oltre 780mila morti. La perdita economica stimata a causa dell'esposizione alle PM 2,5 delle nuvole marroni e' stata stimata del 3,6% del prodotto interno lordo della Cina e del 2,2% di quello dell'India. (ANSA)

15/11/08

Al Gore scrive ad Obama: USA carbon neutral


SOSTENIBILITALIA ,il blog di Emilio D'Alessio riporta lettera aperta pubblicata sul New York Times con cui Al Gore si è rivolto a Barack Obama.
Nell'articolo, che si intitola The Climate for Change, Gore ripete i punti chiave dei suoi interventi più recenti, dalla proposta di rendere l'America carbon neutral in dieci anni al discorso fatto la scorsa settimana al Web 2.0 Summit 2008di San Francisco, dove Gore (vedi video sopra) aveva evocato una nuova rete sociale globale, un movimento on-line per salvare il pianeta.
Sul New York Times Gore illustra i cinque punti con cui realizzare l'obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio degli USA entro il 2018:
1. Investimenti molto consistenti per la creazione di centrali solari, eoliche e geotermiche nelle grandi pianure rurali americane.


2. Spendere 400 miliardi di dollari in dieci anni per una "rete intelligente" in grado di distribuire questa energia attraverso il paese. Secondo Al Gore questa cifra, pure enorme, è molto meno dei 120 miliardi di dollari che si stima l'America perda ogni anno per l'inefficienza di una rete di distribuzione elettrica irrazionale e obsoleta.
3. Sostenere l'industria automobilistica (sia i grandi costruttori che le nuove aziende emergenti) nel convertire la produzione verso vetture ibride plug-in che possano essere allacciate alla "rete intelligente" e utilizzare per la ricarica l'energia disponibile e inutilizzata nelle ore notturne.
4. Una campagna nazionale per migliorare l'isolamento termico (40% delle emissioni americane di CO2 derivano dagli edifici) anche attraverso una legge da sottoporre al Congresso che sostenga chi accende mutui immobiliari per importi superiori ai beni offerti in garanzia.
5. Applicare un costo alle emissioni nocive e guidare il processo di redazione di un nuovo accordo globale che sia più efficace del Protocollo di Kyoto.
Al Gore scrive che i passi fondamentali da compiere per risolvere la crisi del clima coincidono con quelli da compiere per risolvere la crisi economica e la crisi enegetica. Cita economisti di livello (Feldstein e Summers) che sostengono come il modo migliore per uscire dalla crisi economica sia quello di concentrare gli investimenti su una rete infrastrutturale job intensive, in grado di creare una quantità di nuovi posti di lavoro.

Dover cambiare, saper cambiare

Il World Energy Outlook (WEO) della IEA è stato presentato mercoledi a Londra. La sintesi? Viene sancita la fine del petrolio a bassi costi e che l'attuale sistema energetico non è più sostenibile. Il petrolio a bassi costi è finito, l’offerta non riuscirà più a soddisfare la domanda, la tendenza attuale del sistema energetico non è più sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente. Conclusioni? Serve subito l’avvio di una rivoluzione energetica globale a basso contenuto di carbonio, nonostante la crisi economica in atto, soprattutto per non aggravare nel breve-medio periodo la probabile crisi degli approvvigionamenti energetici mondiali e nel lungo periodo quella ambientale.
Qui la sintesi in italiano
Via QualEnergia

14/11/08

Il mondo che vorrei


E' uscito l'ultimo numero di Internazionale

Il Forum Ambiente va ad Argenta

Continuano le attività del Forum Ambiente (uno dei quattro Forum tematici promossi dal PD provinciale di Ferrara) dopo il primo incontro del 17 ottobre sui temi della mobilità e delle infrastrutture.
L’incontro a cui siete invitati affronterà i temi dell’agricoltura, delle aree verdi, produzione e turismo sostenibile.
Il titolo della giornata è “Aspetti naturalistici, tutela ambientale e sviluppo socio economico del territorio provinciale”.
Sono auspicabili, al termine delle relazioni previste, interventi e proposte sui temi trattati che verranno poi elaborati in un documento finale e pubblicati sul sito del Forum Ambiente per continuare ed integrare la discussione “on line”.

13/11/08

Pedalare

Il centro destra e il Governo bocciano un ordine del giorno presentato in discussione sulla finanziaria rispetto alla mobilità ciclabile e al rifinanziamento della 366 del 1998. L’ordine del giorno presentato da me e da altri colleghi del PD chiedeva di assicurare finanziamenti adeguati ed aggiuntivi per la realizzazione di reti per percorsi integrati ciclabili e per la valorizzazione della mobilità ciclistica, al fine di costituire una delle soluzioni concrete e praticabili per alleggerire la congestione e la crescita del traffico motorizzato.
“E’ incredibile la bocciatura di questo ordine del giorno. Mentre negli Enti locali spesso le politiche a favore della mobilità ciclabile vedono gli schieramenti politici di qualunque parte compatti per incentivarle, a livello nazionale non solo non si mettono finanziamenti ma neanche ci si pensa per il futuro”. Il Governo dimostra ancora una volta una scarsa propensione per le politiche ambientali e sostenibili

Un provvedimento un pò "militare"..e un pò manifesto...

Vi riporto il resoconto sintetico del mio intervento sul Decreto "emergenza rifuti 2". Molte cose non ci piacciono du questo Decreto, ma la peggiore e il tentativo di continuare a far pagare a tutti gli italiani un incentivo "mascherato" per le rinnovabili: il cip 6. Non si capisce perchè non si ha il necessario coraggio di proporre un provvedimento ad hoc per incentivare gli inceneritori invece di utilizzare eventuali fondi per le rinnovabili....mah

Ecco l'intervento:
"Alessandro BRATTI (PD) riservandosi anch'egli di svolgere più approfonditamente il proprio intervento in una prossima seduta, enuncia sinteticamente alcuni temi di discussione, denunciando - ad esempio - che al rigore e alla bontà delle norme contenute nel provvedimento in esame in materia di compiti e obiettivi dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, si contrapponga una complessiva politica di deregulation del Ministro dell'ambiente e di svuotamento del ruolo del sistema delle agenzie. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Margiotta sulla questione dei CIP6, denuncia il rischio di una generalizzata applicazione di tali incentivi, a partire dalla regione Sicilia, che sarebbe, in tal modo,premiata nonostante i pessimi risultati sia in termini di efficace gestione del ciclo dei rifiuti (con una raccolta differenziata al 5 per cento) sia in termini di debiti prodotti (che ammontano a oltre 350 milioni di euro)".

12/11/08

Ma quali sono le politiche ambientali del Governo ?

Il progetto di legge presentato dal Sottosegretario Bertolaso riguardo “Misure per lo smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e di tutela ambientale “ mette in luce come rispetto alle politiche ambientali questo Governo abbia una posizione del tutto contraddittoria, vorrei dire quasi schizofrenica, ma sicuramente populista e poco efficiente ed efficace. Il Sottosegretario , capo della protezione civile, propone un modello basato sulla filosofia del comando e controllo, costruendo un sistema basato su regole rigide che se non rispettate prevedono sanzioni forti con un robusto ricorso alla giustizia penale.


La proposta di legge che prevede per coloro che abbandonano rifiuti importanti sanzioni penali e dove anche l’articolo riferito all’informazione mira non tanto a perseguire un’opera di educazione e prevenzione ma piuttosto a spiegare quali sono le pene per i trasgressori ne è una testimonianza concreta. Un approccio tipico da professionalità abituate ad agire in emergenza come è il Sottosegretario Bertolaso.
Su l’altro fronte abbiamo il Ministro Prestigiacomo che ha già inanellato diversi record in quanto in appena pochi mesi è riuscita a smantellare l’Agenzia nazionale per l’Ambiente, a sciogliere la Commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e la Commissione AIA (Autorizzazione ambientale integrata) nominando poi in quelle nuove alcuni improbabili personaggi spesso privi di professionalità e con conflitti di interessi palesi, a disconoscere l’impegno per contrastare i cambiamenti climatici assunto in sede europea e a plaudire al ritorno del nucleare in Italia rinunciando a svolgere un ruolo importante almeno riguardo alla sicurezza nucleare.
Queste azioni oltre a dimostrare una certa difficoltà di dimestichezza con la materia denotano la volontà del Ministro di perseguire una politica di deregulation spinta che ha l’obiettivo di eliminare un orpello fastidioso rappresentato dall’ambiente.
Dietro lo slogan ambientalismo del fare del centro destra in realtà non vi sono politiche virtuose basate sulla filosofia degli incentivi verdi, sulla tassazione ecologica, sui sistemi volontari di gestione ambientale, sulla contabilità ambientale, sulle politiche di acquisti e appalti verdi. No dietro quello slogan c’è la voglia e l’intenzione di smantellare un sistema, sicuramente con molte lacune, di sicurezza e controllo ambientale, senza proporre nulla di alternativo se non un via libera alle grandi imprese per poter agire come meglio desiderano.
La sensazione che si ha , alimentata da una situazione di crisi che investe la nostra economia, è che ci sia una sorta di desiderio di ritorno al passato quando le politiche ambientali erano considerate elemento di ostacolo e di contrapposizione a quelle economiche. Questo Governo ha cancellato in alcuni mesi diversi anni di dibattiti, convegni, scelte concrete che partendo dal summit di Rio del 1992 attraverso la Conferenza delle parti per la protezione del clima, dall’Agenda 21, dal Protocollo di Kyoto, dal Summit di Johannesburg nel 2002 , dalla costituzione dell’IPCC, dai Millenium goals delle Nazioni Unite , dalla Carta di Aalborg nel 1994 per le Autorità locali, hanno contribuito a rendere concreta l’idea che un percorso differente dall’uso indiscriminato delle risorse è possibile è che questa via è la sostenibilità. Sarebbe opportuno riprendere un cammino iniziato nel secolo scorso, che cominciava a dare qualche risultato per riequilibrare il rapporto tra i paesi ricchi e quelli poveri , tra paesi che hanno inquinato molto e altri che cercano nuove vie per migliorare le loro condizioni economiche senza troppo impattare sull’ambiente.
In Italia faticosamente si era avviato un percorso verso lo sviluppo delle energie rinnovabili, del risparmio energetico interessando centinaia di piccole imprese che è stato interrotto dall’approvazione di alcuni provvedimenti sostenuti dall’attuale maggioranza. Si era riusciti a porre l’emergenza climatica come tema centrale per le politiche di sviluppo del Paese, si cominciava ad intravedere una speranza di sviluppo per un economia diversa basata più sul software che sull’hardware. Paesi come la Germania, la Finlandia , Svezia e anche Spagna hanno scommesso su tecnologie nuove, sull’ambiente considerandolo un’opportunità non un fastidioso vincolo. Purtroppo l’Italia ha scelto un’altra via ma quale non è chiara. O meglio si è scelta la strada della restaurazione, del ritorno al passato senza considerare che andare avanti con la testa rivolta all’indietro significa rischiare di sbattere contro gli ostacoli e non di superarli.

11/11/08

Ambiente, parte il Tavolo di Roma

Nasce il Tavolo di Roma, un gruppo di esperti e di studiosi internazionali che intende offrire soluzioni scientifiche alla gestione dei rifiuti e delle risorse. L'appuntamento si è tenuto presso la sala del Consiglio dell'Associazione nazionale fra le banche popolari di piazza Venezia a Roma. Del gruppo di lavoro fanno parte docenti europei e statunitensi, giuristi, rappresentanti dei movimenti ambientalisti, economisti, politici e medici.
Tra i fondatori del gruppo: Bernd Bilitewski, docente di gestione dei rifiuti e direttore dell'Istituto di gestione dei rifiuti solidi e dei terreni contaminati dell'Università Tecnica di Dresda, Alessandro Bratti, ricercatore presso l'Università di Ferrara e parlamentare del PD (cioè io), Stefano Ciafani, ingegnere ambientale e responsabile scientifico di Legambiente, Paolo Russo, deputato del Pdl, presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati e presidente, nella XIV legislatura, della commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Rainer Stegmann, docente all'Università Tecnica di Amburgo-Harburg e direttore del dipartimento di Gestione dei Rifiuti, considerato uno dei maggiori esperti internazionali nel trattamento biologico dei rifiuti solidi. Alla presentazione ha preso parte il sottosegretario Bertolaso.
L'incontro ha messo in risalto la necessità di avere un approccio integrato, scientifico e stimolante la partecipazione dei cittadini al fine di scegliere le soluzioni più efficaci ed efficienti nela gestione dei rifiuti.
In futuro vi aggiornerò sulle prime iniziative........

09/11/08

UEFA "Gol" standard

Buona domenica sportiva....L’UEFA, ovvero il massimo organismo federale del vecchio continente ha deciso di dare il proprio contributo nella lotta ai cambiamenti climatici cercando di ridurre l’impatto ambientale causato dai viaggi aerei delle proprie squadre di calcio. La principale fonte di gas serra UEFA sono i viaggi aerei effettuati dalle società calcistiche affiliate. Secondo dati riportati dall’organismo, i voli del 2007 hanno avuto un impatto di 20.617,811 tonnellate equivalenti di anidride carbonica. La proposta è quella di ridurre quest’impatto, nel 2009, principalmente con l’acquisto di crediti per energie rinnovabili (i migliori sono gold standard).
Anche nuovi uffici amministrativi UEFA di Nyon (Svizzera), che saranno completati nella primavera del 2010, saranno molto attenti all'energia e all'ambiente.
L'obiettivo è rispettare le norme Minergie (riduzione dei consumi di energia) e Minergie Eco (edilizia ecologica).

Le energie rinnovabili come la luce del sole costituiscono un punto essenziale del progetto.
Un impianto di ventilazione meccanico a contatto diretto con l'aria esterna permette di sfruttare al massimo l'aria naturale per ventilare l'edificio. Tutti gli impianti elettrici si basano su soluzioni che riducono i consumi energetici.
Via Ecoblog

08/11/08

La terza rivoluzione industriale di Jeremy Rifkin

Rifkin ieri a Ecomondo , al convegno di Cooperambiente: "Dobbiamo risolutamente dirigerci verso una nuova rivoluzione industriale incentrata sulla comunicazione e sull´energia distribuita. Le nuove tecnologie informative e le energie rinnovabili possono saldarsi per assicurarci un futuro sostenibile"
E´ una rivoluzione dal basso alla portata di tutti, imprese, cittadini, istituzioni locali quella che è oggi possibile, grazie alle nuove tecnologie e sistemi di gestione sostenibili. “Entro breve - ha assicurato Rifkin - ogni persona, azienda, struttura, potrà essere player del mercato energetico. Sarà al tempo stesso produttore e consumatore”. “Sto promuovendo a livello internazionale - ha concluso Rifkin - una business community, un´alleanza di grandi imprese per lo sviluppo sostenibile e ho chiesto per l´Italia a Lega Coop di farne parte con i suoi milioni di soci e imprese diffuse sul territorio nazionale”.

Cose belle



Ma che finalone!
Sotto il testo,


This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend
The end of our elaborate plans
The end of everything that stands
The end

No safety or surprise
The end
I'll never look into your eyes again

Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need of some stranger's hand
In a desperate land

Lost in a Roman wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain
There's danger on the edge of town
Ride the King's highway
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway West, baby

Ride the snake
Ride the snake
To the lake
To the lake

The ancient lake, baby
The snake is long
Seven miles
Ride the snake

He's old
And his skin is cold
The West is the best
The West is the best
Get here and we'll do the rest

The blue bus is calling us
The blue bus is calling us
Driver, where are you taking us?

The killer awoke before dawn
He put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall

He went into the room where his sister lived
And then he paid a visit to his brother
And then he walked on down the hall
And he came to a door
And he looked inside
Father
Yes son?
I want to kill you
Mother, I want to. . .

C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus

This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend
The end

It hurts to set you free
But you'll never follow me

The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die

This is the end

05/11/08

Tutto può accadere


"Si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l’America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all’America da questo leader audace e coraggioso"
Barack Obama ringrazia lo sfidante, il repubblicano Mc Cain. Una tra le tante meraviglie di questa vittoria della democrazia.
Leggete il discorso integrale di Obama su:www.partitodemocratico.it:

Gli interventi di ieri

Qui la diretta audio/video degli interventi di ieri e sotto il testo


pag.7

ALESSANDRO BRATTI. Così come formulato,
il comma 4 dell’articolo 16-ter presuppone
un’assunzione di responsabilità da
parte dell’Agenzia che non è nei fatti: la
responsabilità della sicurezza è inevitabilmente
in capo al titolare della gestione dell’impianto;
è quindi il titolare della gestione
che, seguendo le regole dettate dall’Autorità,
deve garantire la sicurezza. Una sicurezza
che deve essere garantita anche tramite
il coinvolgimento delle strutture regionali.
Ad oggi, non è chiaro come le professionalità
incardinate nelle agenzie regionali
per la protezione ambientale si collochino
rispetto al progetto presentato: sono circa
200 le persone che si occupano, ai vari
livelli regionali, di radiazioni ionizzanti. Al
solito, così com’è stato fatto per la costituzione
di ISPRA, si sceglie una strada fortemente
centralista e poco attenta alle autonomie
regionali e locali. Si chiede almeno,
con l’emendamento in esame, di non attribuire
all’Agenzia compiti che non gli sono
propri, investendola di responsabilità che,
ripeto, devono essere in capo non all’Agenzia,
bensì al titolare dell’impianto.

Pag 12
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente,
come è già emerso, nella proposta
del Governo non mi pare che sia garantita
l’indispensabile terzietà della struttura. È
vero che dei miglioramenti ci sono stati,
ma ben diversa è, ad esempio, la situazione
dell’Agenzia francese, i cui vertici
sono nominati dalle massime cariche istituzionali
dello Stato, attraverso un meccanismo
meno tortuoso e più trasparente.
Vi è, poi, un’altra anomalia, data dalla
presenza di due rappresentanti del Ministero
dello sviluppo economico nel consiglio
di amministrazione, quasi a costituire
una sorta di presidio di controllo dell’operato
della struttura. In Germania, ad
esempio, la sicurezza del nucleare è garantita
attraverso il Ministero dell’ambiente.
D’altronde, nel nostro Paese è ormai
evidente che il Ministro dell’ambiente
ha rinunciato a questo ruolo.
Quindici anni fa si era raggiunto, finalmente,
un alto grado di indipendenza
dell’ente di controllo, che non era più
collocato nel Ministero dell’industria, ma
in quello dell’ambiente; ora si fa il contrario.
Nonostante ciò, e preso atto di
questa situazione, si chiede almeno che fra
i quattro componenti del consiglio di amministrazione
vi sia un rappresentante
nominato dalla Conferenza permanente
per i rapporti tra Stato e regioni, e ciò
perché molti adempimenti oggi sono svolti
proprio dalle regioni.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
ALESSANDRO BRATTI. Le regioni
stesse, quindi, nel momento in cui si
deciderà l’autorizzazione degli impianti
saranno determinanti per l’accettabilità
sociale...

Pag 14
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente,
vorrei ribadire l’importanza del collegamento
dell’Agenzia sia con le regioni
sia con altri enti. Infatti, in tutto l’articolato
che concerne la proposta dell’Agenzia
non è previsto il rapporto con il Ministero
dell’interno e le regioni per quanto riguarda
la rete di sorveglianza della radioattività
ambientale, la rete di rilevamento
della ricaduta radioattiva, le reti di
allarme, le reti regionali e le reti di
sorveglianza locale, già esistenti per gli
impianti nucleari.
Quindi sottolineo il fatto che sia fondamentale
– considerato che è assente
dall’attuale articolato – creare il presupposto
perché vi sia la possibilità di includere
nell’Agenzia anche queste reti, che
sono poi il cuore del controllo della radioattività
ambientale nel Paese.

pag 18
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente,
vorrei sottoscrivere l’emendamento
in esame perché oggi, delle cinquanta
persone che vengono prese da ENEA e
delle cinquanta persone prese da ISPRA
per costituire l’agenzia, la stragrande maggioranza
del personale che lavora soprattutto
in ISPRA, ma anche in ENEA è
personale precario, cioè a tempo determinato.
Quindi, le persone più qualificate, a
parte quelle più « anzianotte », che ovviamente
stanno andando in pensione, sono
proprio all’interno di questo personale.
Quindi, vorrei sottoscrivere l’emendamento
in esame.
Pag. 37
ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente,
intervengo a titolo personale solo
per ribadire che ENEA è un ente che ad
oggi si occupava anche di ambiente. Al di
là dei cambiamenti di nome è paradossale
– io credo – che il Governo, da un lato,
stia istituendo un nuovo istituto di ricerca
e, dall’altro, mettendo l’ENEA sotto la
sfera del Ministero dello sviluppo economico,
di fatto esautora il Ministero dell’ambiente.
Ci sono circa quattrocento ricercatori
in ENEA che si occupano dell’ambiente e
che non si capisce cosa andranno a fare.
Quindi, rivolgiamo la raccomandazione di
continuare a lavorare per fare in modo
che l’ENEA rimanga nel comparto della
ricerca e che la parte di ricerca ambientale
non venga dismessa, come parrebbe
invece dalla proposta dell’attuale Governo.

04/11/08

La scelta nucleare non è credibile...

E’ stata approvata la costituzione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. Nella proposta iniziale del provvedimento collegato alla finanziaria non era previsto questo organismo. Grazie al lavoro del PD in Commissione Attività produttive e in Aula è stata introdotta l’Agenzia per la sicurezza nucleare così come previsto in tutti i Paesi dove tale tecnologia è sviluppata . Sempre su proposta del PD si è ottenuto che la nomina dei componenti sia effettuata con Decreto del Presidente della Repubblica, al fine di incrementare l’autorevolezza dell’organismo. (Nonostante i numerosi emendamenti presentati dal gruppo del PD tendenti a migliorare la proposta iniziale), il Governo ha invece deciso

di non accoglierne altri preferendo insistere nel proporre una struttura di un’Agenzia senza una completa terzietà ed autonomia, completamente scollegata dal sistema delle regioni e in genere dalle autonomie locali. Un’agenzia senza risorse e professionalità adeguate che rende poco credibile il ritorno del nucleare nel nostro Paese. Non è chiaro come verranno gestite le reti di sorveglianza della radioattività ambientale, la rete di rilevamento della ricaduta radioattiva, le reti di allarme, le reti regionali e le reti di sorveglianza locale degli impianti nucleari.
Nel provvedimento si è anche votato l’ennesimo Commissariamento dell’ENEA. Come PD abbiamo presentato un emendamento che è stato accolto che prevede almeno che negli indirizzi del lavoro di Enea vi sia l’intesa con il Ministero dell’Ambiente e il Ministro dell’Istruzione , dell’università e della ricerca. Nonostante questo piccolo risultato la proposta è insufficiente e priva di qualsiasi disegno strategico se non quello di costituire un Ente al servizio del Ministro Scaiola.

02/11/08

Domani è un altro giorno


Aspettando i risultati delle elezioni Usa 2008.

Spal-Padova 1-0

Ma guarda un pò....

Marcatore: 12′ st Cazzamalli
Spal: Capecchi, Ghetti, Cabeccia, Schiavon, Zamboni, Servidei, Cazzamalli, Centi, Arma, Agodirin, Quintavalla. A disposizione. Careri, Bianchi M., Savi, Rivaldo, Moro, Martucci, La Grotteria. All. Dolcetti.
Padova: Cano, Carbone, Falsini, Faisca, Giovannini, Pederzoli, Rabito, Bovo, Varricchio, Gentile, Di Nardo. A disposizione. Facchin, Bianchi D., Cotroneo, Lewandowski, Baccolo, Filippini, Gasparello. All. Sabatini
Arbitro: Lorenzo Lupo di Matera (Colongo–Marchesi)
Note: giornata soleggiata, campo in ottime condizioni. Circa 800 i tifosi padovani al seguito.

Roma, Piazza Navona, giovedi 30 ottobre

Questo è quanto è successo

Ricordiamoci quello che diceva don Milani e che le nostre armi siano solo lo sciopero e il voto