Con riduzione spreco alimentare si risparmiano anche
molte risorse idriche
Ridurre lo spreco alimentare ha diversi effetti positivi. Basti pensare che insieme al cibo sprecato vengono gettati ogni anno anche 1.226 milioni di metri cubi di acqua (pari all'acqua consumata ogni anno da 19 milioni di italiani), 24,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (pari a circa il 20% delle emissioni di gas serra del settore dei trasporti), e il 36% dell'azoto da fertilizzanti. "Con un po' d'impegno -dicono gli organizzatori di Pasto Buono- si potrebbero recuperare 1,2 milioni di tonnellate di cibo all'anno, tra le derrate che rimangono sui campi, e oltre 2 milioni di cibo dall'industria agro-alimentare. Senza contare le ulteriori 300 mila tonnellate legate alla grande distribuzione. L'Italia e gli italiani risparmierebbero circa 8,7 miliardi di euro, secondo quanto indicato dal Rapporto 2013 sullo spreco domestico dell'Osservatorio Waste Watcher". Pasto Buono in 7 anni di attività ha sviluppato una rete solidale di numerosi esercizi dislocati su tutto il territorio nazionale. Ogni esercente che aderisce a Pasto Buono è subito riconoscibile grazie alla vetrofania esposta sulla vetrina. "Un'iniziativa come Pasto Buono -afferma Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation- è semplice, efficace e attivabile subito, in tutta Italia. Il progetto Pasto Buono, attivo a Genova, Roma, Palermo, Cagliari, Firenze, Napoli, Bari e Milano, ha appena avviato una partnership con Tirrenia, per la raccolta dei pasti sani invenduti sui ristoranti delle navi e la relativa distribuzione in tutti i porti di attracco della compagnia". (Lab /Col/Adnkronos) 04-GIU-14 13:59 NNNN
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