Consumi
green abbattono 1000 kg di gas serra a famiglia
Con semplici accorgimenti nella spesa di tutti i giorni e
nel consumo degli alimenti ogni famiglia italiana può tagliare i
consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra di
oltre mille chilogrammi (CO2 equivalenti) all'anno per contribuire
personalmente con uno stile di vita responsabile e attento all'ambiente.
E' quanto emerge dal decalogo "salva ambiente" elaborato dalla
Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente proclamata
dall'Onu. Scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre al minimo
gli imballaggi, fare acquisti di gruppo, recarsi alla spesa riciclando
le buste, ottimizzare il consumo di energia nella conservazione e nella
preparazione dei cibi, non sprecare e portare in tavola gli avanzi sono,
insieme alla raccolta differenziata, alcuni dei comportamenti suggeriti
dal decalogo della Coldiretti per assumere responsabilità nei
confronti delle generazioni future. Infatti precisa la Coldiretti acquistando prodotti locali e di stagione ogni famiglia puo' ridurre di
mille chili le emissioni di gas ad effetto serra, ma ulteriori risparmi
possono essere ottenuti con l'utilizzo di sportine riciclabili e
attraverso altri semplici accorgimenti in cucina con pentole e
frigoriferi a basso impatto energetico.Ogni pasto percorre
mediamente quasi due mila chilometri prima di giungere sulle tavole e la
distribuzione commerciale dei prodotti alimentari, con i lunghi
trasporti e le inefficienze di natura logistica, è tra le principali
responsabili su scala globale dell'emissione di gas a effetto serra. E'
stato calcolato che sottolinea la Coldiretti un chilo di ciliegie
dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12
mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di
21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli
dall'Argentina deve volare per piu' di 11 mila chilometri con un consumo
di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e
gli asparagi dal Perù viaggiano per oltre 10 mila chilometri, bruciando
6,3 chili di petrolio e liberando 19,5 chili di anidride carbonica per
ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei. Forse
l'unico aspetto positivo della crisi è forse la tendenza ad acquisti
più responsabili che hanno portato i consumatori, ad abbandonare le
mode esterofile del passato, a privilegiare l'acquisto di prodotti
sfusi, ad adottare tecniche di acquisto come la spesa di gruppo che
fanno risparmiare carburante ma anche a tagliare gli sprechi.
Negli anni della crisi è crollata dell'8 per cento la
produzione di rifiuti degli italiani che è scesa a 504 chili per
abitante con una riduzione di ben 42 chili rispetto al 2007, secondo le
analisi della Coldiretti dalle quali si evidenzia che complessivamente a
livello nazionale sono stati prodotti dagli italiani oltre 2 milioni di
tonnellate di rifiuti in meno con un rilevante effetto dal punto di
vista ambientale. Si tratta di un risultato che precisa la Coldiretti è il frutto dell'effetto congiunto dei minori consumi, dell'aumento
degli italiani che riciclano, fanno aggiustare e riducono gli sprechi,
ma anche di un atteggiamento più responsabile nei confronti
dell'ambiente. A contribuire notevolmente alla produzione
dell'immondizia sono anche gli sprechi con quasi 5 milioni le tonnellate
di cibo che ogni anno stima la Coldiretti vengono gettate nelle
case degli italiani. Anche se la situazione resta preoccupante tre
famiglie su quattro (73 per cento) hanno tagliato gli sprechi a tavola,
con il 45 per cento che li ha ridotti mentre il 28 per cento li ha
addirittura annullati, secondo una analisi Coldiretti/Ixe' dalla quale
emerge che tra chi ha tagliato gli sprechi l'80 per cento fa la spesa in
modo piu' oculato, il 37 per cento guardando con piu' attenzione alla
data di scadenza e il 26 per cento riducendo le dosi acquistate, ma sono
il 56 per cento quelli che riutilizzano quello che avanza.
IL DECALOGO: Preferire l'acquisto di
prodotti locali che non devono subire lunghi trasporti con mezzi
inquinanti; scegliere frutta e verdura di stagione che non consumano
energia per la conservazione; ridurre le intermediazioni fino a fare
acquisti direttamente dal produttore, come nei mercati di campagna amica
della Coldiretti, per evitare passaggi di mano del prodotto che spesso
significano inutili trasporti; privilegiare i prodotti sfusi che non
consumano imballaggi come i distributori automatici di latte; acquistare
confezioni formato famiglia rispetto a quelle monodose per ridurre il
consumo di imballaggi per quantità di cibo consumato; fare acquisti di
gruppo (anche in condominio) per ridurre i consumi di energia nei
trasporti per fare la spesa; riutilizzare le borse per la spesa e
servirsi di quelle fatte con materiali biodegradabili di origine
agricola nazionale o di tela invece di quelle in plastica; ottimizzare
l'energia consumata nella preparazione e conservazione dei cibi con
pentole e frigoriferi a basso impatto; ridurre gli sprechi ottimizzando
gli acquisti e riscoprendo la cucina degli avanzi per evitare che
finiscano tra i rifiuti; fare la raccolta differenziata per consentire
il recupero di energia dai rifiuti prodotti.
(ilVelino/AGV NEWS)
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