31/01/14
Maltempo, Pisa trema per la piena dell’Arno
A Volterra crollati 30 metri delle mura medievali,
Ore 12: 00 la piena dell’Arno sta mettendo adesso a dura prova la città di Pisa. Il livello del fiume ha raggiunto i 4,86 metri ed è ora in leggerissimo calo: dovrebbe rimanere stabile almeno per qualche ora. Nell’area pisana la tensione rimane però molto alta. Il fiume Era ha rotto gli argini lungo un fronte largo circa 20 metri, e il sindaco ha fatto richiesta alla Protezione civile dei sacchi di sabbia necessari per arginarlo.
Ore 10:30 a Pisa è chiusura degli uffici pubblici del Comune fino alla fine dell’emergenza per ordine del Prefetto, con eccezione di quelli che si occupano di tutte le attività di supporto alla sicurezza e al soccorso. Il Canale dei Navicelli è uscito dagli argini all’altezza dell’azienda Agricola Castagnolo, come riporta Pisainformaflash.it. Il livello dell’Arno è invece a 4,80 metri, e fortunatamente a monte (nell’area di San Giovanni alla Vena e Pontedera) il livello è stabile e sta cominciando a scendere.
Ore 9:50 a Pisa tutti i ponti sul fiume sono già chiusi per il rischio che l’Arno straripi, ma la solidarietà non tarda ad arrivare, passando da Livorno. L’emergenza va oltre gli storici campanilismi, e il sindaco labronico Alessandro Cosimi, attraverso il suo ufficio di Gabinetto, ha comunicato al sindaco di Pisa Filippeschi la totale disponibilità dell’Amministrazione Comunale livornese per ogni esigenza che si dovesse manifestare in questo momento di emergenza. La Polizia Municipale di Livorno, d’intesa con la Questura, si è messa a disposizione della Polizia Municipale di Pisa per avvisare i livornesi diretti alla città della Torre pendente che non potranno andare al di là dell’Arno se non usando l’autostrada.Ore 9:30 a Pisa la piena dell’Arno concede alla città un’ora in più per prepararsi. L’allarme si aspetta dalle 10, e Pisa ha già montato i panconcelli, una sorta di diga mobile per provare a contenere la piena
Ore 8:30 Il sottosegretario ai trasporti Erasmo D’Angelis su Twitter e sulla sua pagina Facebook scrive: «Giornata di emergenze maltempo. Scuole uffici e lungarni chiusi a Pisa per arrivo h9 della piena dell’Arno». A Volterra sono crollati 30 metri delle mura medievali.
Alle 7,20 di stamattina a Pisa è stata decisa la chiusura totale al traffico e si è iniziato a predisporre 37 punti transennati intorno e dentro la città, per impedire l’ingresso di auto. Bus e pedoni possono circolare, ma sono stati chiusi tutti gli uffici pubblici ed è stata sospesa l’attività ambulatoriale dell’Ospedale Santa Chiara.
Secondo PisaInforma.it alle 7,00 l’Arno aveva raggiunto il livello di 4,51 metri, ma il canale scolmatore era già stato aperto alle 5,50, quando il fiume era a 4,28 metri e sui Lungarni chiusi al traffico si stavano già montando le paratie.
L’aumento del livello dell’Arno è stato impressionante: alle 20,00 di ieri era a 1,7 metri, ma poi è arrivata l’acqua degli affluenti in piena ed alle 4,30 di stamattina aveva già superato la soglia di allerta (4 m.) e raggiunto i 4,08 m. Secondo il giornale online pisano «la piena, di 2500 metri cubi al secondo, è prevista per le 9 e il livello dovrebbe rimanere così alto per 4 ore».
Anche l’università di Pisa chiude i battenti. L’ateneo dichiara infatti sospese tutte le attività a causa del piano emergenza Arno. È stata dunque disposta la chiusura di tutti i dipartimenti e di tutti gli uffici amministrativi dell’università di Pisa. Tutte le attività, didattiche e amministrative, oggi non si terranno.
Il maltempo però non si concentra solo sull’area di Pisa. Ha duramente colpito anche l’Isola d’Elba, che ieri il mare in tempesta ha lasciato per quasi tutto il giorno senza collegamenti con il Continente. Serata di apprensione nell’Elba occidentale e nel capoluogo Portoferraio, dove si segnalano allagamenti e fognature “saltate, ma soprattutto a Marina di Campo, dove è fresco il ricordo dell’alluvione di due anni fa. ElbaReport scrive che «I volontari della Protezione Civile hanno compiuto diversi interventi in particolare sul Fosso del Bovalico che stavolta era quello che preoccupava maggiormente. Si è lavorato (alla foce del corso d’acqua per favorirne il deflusso in mare». Anche se resta lo stato di allarme, stamani il maltempo ha allentato la morsa e il fronte temporalesco dall’Arcipelago Toscano si è spostato sul continente, dove infatti nel grossetano l’Ombrone è uscito fuori dal suo letto, anche se la situazione sembra sotto controllo.
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