21/11/13

Ilva. espresso, Assennato (Arpa Puglia): legge frena indagini

Con metodologie decise governo Letta tutto risulterebbe in ordine


"Dobbiamo avere il coraggio di dire che la nostra legge non ci avrebbe permesso di scoprire quello che hanno trovato gli americani con il loro studio modello sulla Campania. Questo è inaccettabile". Lo dichiara all'Espresso in edicola domani Giorgio Assennato, ordinario di medicina del lavoro, è direttore generale dell'Arpa Puglia e presidente dell'Associazione di tutte le agenzie regionali per l'ambiente italiane. Con le attuali norme italiane "quei risultati scandalosi ai quali sono arrivati gli americani, noi non li avremmo mai conosciuti dice Assennato con le nostre metodologie, quelle volute qualche mese fa dal governo Letta, tutto sarebbe stato in ordine. Quando invece nulla lo è". Lo studio effettuato da una società di servizi americana per conto della Us Navy "è un paradigma nella valutazione e gestione del rischio per la popolazione residente in siti inquinati- dice il direttore generale dell'Arpa Puglia ora mi chiedo: bravi gli americani? Ma l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dov'e'?".
 E allora "dobbiamo avere il coraggio di dire che la nostra legge non ci avrebbe permesso di scoprire quello che hanno fatto gli americani dice Assennato e non è un discorso astratto: guardate che sta succedendo a Taranto dove rischiamo un altro caso Napoli".
A Taranto, denuncia Giorgio Assennato, direttore generale dell'Arpa Puglia, il governo Letta "di fatto" ha "cancellato una norma regionale che utilizzava le stesse metodologie usate nello studio dell'Us Navy. E che prevedeva in caso di sforamenti, immediate riduzioni delle emissioni inquinanti. Ci viene proibito di stimare il rischio cancerogeno come ha fatto Us Navy. A noi e a qualsiasi altra regione". Insomma, "è evidente che il problema è politico conclude Assennato penso che sia maturo il tempo per il Parlamento di approvare il progetto di legge Realacci-Bratti" che "garantirà definitivamente i cittadini che l'Arpa non è lo strumento che suona la musica gradita ai governatori delle regioni (dei quali attualmente è mero ente strumentale) ma parte di un sistema tecnico scientifico capace di offrire prestazioni omogenee e qualitativamente elevate in tutta Italia. Non ci saranno sempre americani".

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