Il Wwf Abruzzo lancia l'allarme per le proposte di
captazione di acqua con avvisi pubblicati sul sito della Regione
Abruzzo dal fiume Aventino a Palena, con media di 1.016 litri-secondo,
e dal fiume Verde a Casoli con media di 1.500 litri-secondo.
Il fiume
Verde, a causa della pressione antropica che ne ha già sconvolto
portata e qualità delle acque ricorda il Wwf in una nota non
rispetta gli obiettivi di qualità fissati dalla Direttiva 60/2000 Acque
dell'Ue, in quanto il tratto di fiume coinvolto è classificato
dall'Arta nella categoria Sufficiente. Il fiume Aventino sempre
secondo il Wwf è uno dei pochissimi corsi d'acqua della regione a
essere nello stato di qualita' ''buono'' e dovrebbe essere oggetto di
una scrupolosa azione di conservazione di questa qualità ambientale,
testimoniata anche dalla presenza della Lontra e dalle numerose
attività imprenditoriali collegate al turismo all'aria aperta che vi si
svolgono. Purtroppo sottolinea il Wwf su questo fiume ''insistono
numerose altre richieste di captazione e i due interventi hanno già
ricevuto inopinatamente il parere positivo dell'Autorità di Bacino che
sembra ignorare completamente gli obblighi relativi alla qualità delle
acque derivanti dalle normative comunitarie''. ''Cominciamo a pensare
dichiara Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo che per la
Regione i fiumi siano elementi ambientali fastidiosi, da eliminare,
lasciando quasi deserti gli alvei, visto che sull'Aventino con questo
prelievo rimarrebbe circa 1/5 dell'acqua. L'Arta, già nel 2010,
individuava ufficialmente nelle captazioni una delle cause principali
dello stato disastroso dei nostri fiumi. E' di questi giorni la notizia
che il Consiglio regionale ha istituito una commissione d'inchiesta
sullo stato della gestione dell'acqua in Abruzzo: il lavoro di controllo
potrebbe cominciare proprio all'interno degli uffici della Regione.
Considerato il modo di procedere delle strutture regionali è infatti
indifferibile un profondo cambiamento nelle modalità di esame dei
progetti, anche perchè si rischia l'apertura della procedura
d'infrazione comunitaria per l'evidente incongruenza con le politiche
europee in materia di acque''.
(ANSA)
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