26/07/13

Rifiuti, al vaglio le ipotesi del post Malagrotta

Si sta svolgendo in queste ore la manifestazione dei cittadini di Selvotta e domani il corteo partirà da un’altra zona del IX municipio di Roma Capitale. Il motivo? A Roma nessuno vuole la discarica “provvisoria” per la chiusura ormai imminente di Malagrotta. Nessuno tranne le autorità che non sanno come altro fare per sostituire l’ormai inutilizzabile sito di Malagrotta.
Quel che viene in mente per risolvere la questione rifiuti è attuare una seria e trasparente raccolta differenziata, di potenziare e rendere funzionali le isole ecologiche della città, per ridurre al minimo vero i rifiuti destinati alla discarica. Ma la realtà è ben diversa e nella giunta del sindaco Marino si decide alla scelta meno peggio di un sito che, ci tiene a recisare l’assessore ai rifiuti Michele Civita, verrà scelto in primo luogo dal commissario. I siti “papabili” per aprire l’ennesima discarica italiana sono quelli della Valle Galeria, dove si trova anche Malagrotta, e le cave situate tra l’Ardeatina e la Laurentina, nella direzione di Pomezia lontano dai monumenti e dai cittadini romani che lascerebbero nella discarica i loro rifiuti. L’assessore Civita non si sbilancia troppo ma rassicura una parte dei cittadini della provincia di Roma, affermando che il sito

Deve essere il meno impattante possibile, deve rispettare tutte le prescrizioni di legge e avere un’attenzione verso i centri abitati.

Quindi, meglio in campagna? e in periferia? Possibile che sia la sola scelta per una città Capitale?! Civita ha detto che dal Piano nazionale dei rifiuti è stato abbozzato un secondo piano B per Roma, nel caso in cui gli obiettivi della Capitale non siano stati raggiunti, e direi quindi che è ora di scriverlo e attuarlo.

Dobbiamo aggiornare il piano rifiuti. Come indirizzo politico ci poniamo l’obiettivo realistico, monitorando bene i flussi, di aumentare la raccolta dei rifiuti e il riuso, senza bisogno di nuovi impianti.

Valentina Ierrobino

Nessun commento: