Se qualcuno non crede al global warming farebbe bene a guardare il video
e le foto che pubblichiamo: quello che vedete è il Polo Nord ed è ormai
diventato un lago. La foto fa parte di un time lapse messo in rete dal
North Pole Environmental Observatory, un gruppo di ricerca finanziato
dalla National Science Foundation statunitense che monitora lo stato
del ghiaccio marino artico dal 2000.
Il lago poco profondo ha
cominciato a formarsi il 13 luglio, dopo un mese particolarmente caldo,
che ha visto le temperature salire ad 1 – 3 gradi sopra la media. Il
Polo Nord non si è completamente sciolto, tra il lago e l’Oceano Artico
c’è ancora uno strato di ghiaccio, ma anche questo si sta
assottigliando e il nuovo lago “Polo Nord” sta diventando sempre più
profondo.
Queste immagini sono un monito drammatico sul fatto che
il cambiamento climatico è reale e che l’Artico si sta radicalmente
trasformando, con conseguenze ambientali e climatiche su tutto il
pianeta. In realtà, il Lago Polo Nord si forma ormai ogni anno dal 2002,
ma quest’anno è a perdita d’occhio e probabilmente ha allagato anche la
casa di Babbo Natale.
Nonostante gli ecoscettici dicano che il
global warming è una truffa di scienziati comunisti, il ghiaccio
nell’Artico si sta ritirando a ritmi sempre più vertiginosi, il mitico
Passaggio a Nord Ovest è ormai aperto e navigabile nei mesi estivi e
russi e cinesi percorrono rotte artiche siberiane irraggiungibili fino a
pochi anni fa. I Russi e le multinazionali degli idrocarburi affilano
le trivelle mentre lo scioglimento dei ghiacci apre l’accesso a nuovi
giacimenti di petrolio e gas e scalda la bomba ambientale/climatica
degli idrati di metano.
Il Lago Polo Nord è una pessima notizia per orsi bianchi, foche, trichechi beluga e narvali che vedono sciogliersi il loro habitat e per i popoli autoctoni che rischiano di vedere i loro mezzi di sussistenza e le loro tradizioni affondare nel fango del permafrost che si scioglie. Ma la calotta di ghiaccio che diventa acqua al Polo è anche importantissima per la regolazione del clima globale: influenza le correnti oceaniche, la circolazione dei venti ed agisce come un riflettore gigante per la luce solare che colpisce la Terra. Se il Polo si scioglie il global warming accelererà.
L’acqua che circonda il polo non è acqua di mare che filtra dall’oceano ma ghiaccio fuso. William Wolfe-Wylie scrive su Canada.com , «è un lago poco profondo. Si tratta di un lago freddo. Ma è, in realtà, un lago». A quanto pare il Lago Polo Nord non è mai stato così esteso, inoltre dovrebbe ulteriormente ampliarsi nel corso della prossima settimana, dato che è previsto un ciclone artico con forti piogge e venti che intaccherà ulteriormente la copertura di ghiaccio marino.
Solo ad aprile, dopo le abbondanti nevicate che fecero dire a Sarah Palin, l’ex governatrice dell’Alaska e candidata repubblicana alla vicepresidente Usa che il global warming non esiste, l’area era completamente coperta di ghiaccio, poi è cominciato lo scioglimento, ma la Palin non se ne è accorta..
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