10/05/13

Oxford IES, scelte energia Germania fallimentari per Ue Troppo uso carbone e stop nucleare minano politiche europee


La politica energetica della Germania ''non e' poi cosi' verde come sembra e rispecchia il fallimento dell'Ue sul fronte dell'emergenza clima''. Fallimento messo in luce dal recente collasso del prezzo delle quote di CO2 sul mercato europeo delle emissioni (Ets) ''che rende ancora piu' difficile per aziende e governi giustificare investimenti in un'economia a basso contenuto di carbonio''. Questo l'allarme lanciato da un recente studio condotto dall'Oxford Institute for Energy studies.



Secondo il documento, il tallone d'Achille nel settore energia per i tedeschi e' la grande dipendenza del carbone, che non fara' che aggravarsi con la decisione della progressiva uscita dal nucleare presa dopo l'incidente di Fukushima. A questo si aggiunge che la Germania non promuove la nuova tecnologia della cattura e stoccaggio della CO2 (Ccs) e che il carbone viene preferito al gas sulla base di una questione di costo, in evidente contraddizione con l'uso di incentivi 'verdi', molto cari per l'energia rinnovabile. La politica energetica della Germania e' giudicata quindi dall'istituto di Oxford come ''miope e parrocchiale: mina la posizione dell'Ue sulle questioni del clima, gia' indebolita dalle carenze del suo sbandierato sistema dello scambio delle emissioni'', aumentando cosi' la probabilita' di ''un fallimento globale'' nell'affrontare l'emergenza dei cambiamenti climatici.

BRUXELLES

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