Il Consorzio conferma i buoni risultati operativi degli anni precedenti, "anche se risente inevitabilmente degli effetti della crisi generale che non ha risparmiato neppure il comparto degli imballaggi in plastica, assicurando un bilancio ambientale positivo e rispettando i principi di efficienza, efficacia ed economicita'", si legge in una nota.
Ecco i dati principali che emergono dalla relazione 2012. E' ancora aumentata la raccolta differenziata, malgrado la contrazione del quantitativo di imballaggi immessi al consumo: nel 2012 sono state raccolte 693.314 tonnellate di imballaggi in plastica (+5,5% rispetto al 2012, pari a 11,6 kg pro-capite). Cio' anche grazie all'estensione della raccolta dall'1 maggio 2012 a piatti e bicchieri monouso.
E' cresciuto anche il riciclo, ma con un rallentamento rispetto al 2011: piu' di 395.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata sono state riciclate.
Anche gli imballaggi che ancora faticano a trovare sbocchi industriali verso il riciclo meccanico sono stati comunque recuperati: quasi 254.000 tonnellate di materiale hanno prodotto calore ed energia pulita in sostituzione di combustibili fossili.
Migliora l'efficienza complessiva di riciclo e recupero: solo il 2% del materiale raccolto (costituito da frazioni estranee non riciclabili e non recuperabili) e' stato avviato a discarica (era il 4% nel 2011), un indice significativo dei benefici ambientali derivanti dall'attivita' del Consorzio: il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta differenziata e conferiti a COREPA ha permesso di evitare complessivamente l'emissione di 826.000 tonnellate di CO2; il contributo al miglioramento del bilancio energetico del Paese e' importante: nel 2012 sono stati risparmiati 7.000 GWh di energia grazie al riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate; grazie a COREPLA e a una gestione corretta dei rifiuti meno discarica: riciclo e recupero degli imballaggi in plastica raccolti in maniera differenziata hanno consentito di evitare l'immissione in discarica di 22 milioni di metri cubi di rifiuti; un segnale concreto per i consumatori e per le imprese nella crisi: dall'1 ottobre 2012 il Contributo Ambientale e' stato ulteriormente ridotto, scendendo da 120 a 110 euro/tonnellata; il 56% dei costi di COREPLA ritorna economico al territorio: nel 2012 174,6 milioni di Euro sono stati riconosciuti ai Comuni o ai loro operatori delegati, a copertura dei maggiori oneri sostenuti per l'effettuazione dei servizi di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.
"Anche in periodo di crisi il riciclo produce valore: sono 96,6 milioni di euro i ricavi derivanti dalla vendita alle imprese di riciclo dei rifiuti selezionati a valle della raccolta differenziata (30% dei ricavi complessivi), con un calo del 17,4% rispetto al 2011 causato dalla contrazione dei prezzi nella difficile congiuntura vissuta anche dall'industria del riciclo - sottolinea il Corepla -. Un sistema al servizio della collettivita': la filiera raccolta differenziata/selezione/avvio a riciclo/recupero energetico, presenta nel suo complesso un deficit strutturale rispetto ai ricavi dalle vendite dei rifiuti selezionati, denominato 'deficit di catena', che viene colmato con il Contributo Ambientale. Il sistema consortile e' quindi indispensabile per assicurare la corretta gestione di tutti gli imballaggi in plastica provenienti dalle utenze domestiche. La contrazione dei prezzi di vendita nel 2012 ha causato un aumento di questo "deficit di catena" da 259 a 306 euro/tonnellata; smaltire rifiuti e' un costo evitabile grazie al riciclo e al recupero: infatti nel 2012 piu' di 36 milioni di euro di costi di smaltimento sono stati evitati alla collettivita'.
ITALPRESS Notiziario Ambiente- MILANO
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