11/04/13

Internet consuma sempre più energia, tutta colpa della diffusione del wi-fi Nel 2015, prevede una ricerca dell'Università di Melbourne, il 9% delle emissioni sarà dovuta ai data center, mentre il resto alle connessioni wireless

L'attenzione delle industrie e degli ambientalisti per cercare di rendere più verde il cloud diminuendo i consumi dei grandi data center molto probabilmente punta al bersaglio sbagliato. Per l'università di Melbourne non sono questi centri il problema ma tutte le infrastrutture, da quelle per il 4G, la connessione mobile di ultima generazione, al wireless casalingo. Nel 2015, prevede la ricerca, il 9% delle emissioni sarà dovuta ai primi, mentre il resto alle connessioni wi-fi.

Il consumo dei grandi agglomerati di computer che servono a immagazzinare i dati sono finiti recentemente anche nel mirino di Greenpeace, che ha dedicato al tema un rapporto, e molti centri di ricerca stanno studiando data center sempre meno energivori. A spingere in su le emissioni però, spiegano gli autori, è la tendenza sempre maggiore a utilizzare il cloud con tablet, smartphone e in generale dispositivi con connessioni senza fili: "I data center sono solo una parte dell'ecosistema più vasto del cloud-computing", scrivono gli autori del Center for Energy-efficient Communications. "Nei fatti è il network stesso, soprattutto il link finale tra le infrastrutture e il dispositivo dell'utente la componente più preoccupante del consumo di energia".

Secondo i calcoli degli autori entro il 2015 il cloud consumerà fino a 43 terawattora di energia, che nel 2012 erano solo 9,2, con un aumento del 460%. Questo implica un aumento della produzione di CO2 da 6 milioni a 30 milioni
di tonnellate, l'equivalente di 4,9 milioni di auto in più nelle strade. Fino al 90% del consumo sarà attribuibile alle tecnologie di accesso ai network senza fili, mentre i data center saranno responsabili del 9%.
ROMA

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