Bologna- Ordinanze commissariali che cambiano continuamente.
Termini di consegna che slittano. Ritardi nella consegna delle schede di
sopralluogo. Soprintendenze che ancora devono fare le verifiche sugli
edifici vincolati. Insomma: a dieci mesi di distanza la «matassa»
dell’iter che dovrebbe portare alla ricostruzione nei territori colpiti
da sisma si deve ancora sbrogliare un bel po’, denunciano gli
architetti. Nel Bolognese così come a Ferrara e Modena. Non ci sono
differenze sostanziali da una provincia all’altra.
Le ordinanze- «La proliferazione delle ordinanze ammette il presidente
dell’Ordine degli architetti di Bologna, Piergiorgio Giannelli è
esagerata e alla fine volendo normare tutto si crea solo confusione.
Insieme agli Ordini di Modena, Ferrara, Reggio Emilia la settimana
scorsa abbiamo chiesto alla Regione una proroga per i termini di
consegna dei moduli per il rimborso, perché molte famiglie che hanno
avuto dei danni rischiano di restare fuori dai contributi». Ma c’è di
più. Massimo Nicoletti, presidente del comitato «Finale Emilia
terremotato», lo stesso che circa un mese fa era riuscito a portare
duecento persone colpite dal terremoto sotto la Regione per protestare
contro le lungaggini della burocrazia, ieri ha lanciato un ulteriore
allarme.
I Contributi - «I nostri professionisti sul territorio lamentano le stesse problematiche dei colleghi di Bologna e Ferrara spiega Nicoletti ma, anche se le cose pian piano stanno migliorando, sono passati già dieci mesi dal terremoto e bisogna intervenire ancora su troppe situazioni, mentre lo stato d’emergenza scade il 31 maggio. Che ne sarà di tutti i contributi di sistemazione autonoma per le persone che ancora non potranno rientrare nelle loro abitazioni?». E i contributi per l’affitto non sono l’unica agevolazione che andrebbe persa, cessando lo stato d’emergenza. Quindi: «Non basta una proroga dello stato d’emergenza di 60 o 90 giorni: serve almeno un altro anno», chiede Nicoletti alla Regione. Una richiesta, fa sapere l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, che «è già stata fatta da Vasco Errani (presidente dell’Emilia-Romagna e commissario straordinario per la ricostruzione, ndr) al governo: Errani ha chiesto che i termini dello stato d’emergenza vengano spostati al 31 dicembre 2013».
La Regione -Quanto ai ritardi e alle difficoltà lamentate dagli Ordini degli architetti, Muzzarelli assicura che i termini per la consegna dei moduli di rimborso «sono slittati dal 2 aprile a fine giugno». Insomma, Muzzarelli respinge le accuse: «Siamo tutti dalla stessa parte e sulla stessa barca, anche con il governo stiamo già facendo tutto il possibile». E sostiene che sta lavorando incessantemente da 10 mesi anche la Direzione regionale dei Beni culturali: «Abbiamo già concluso i sopralluoghi, con relative schede, di circa 1.600 beni su 1.850, più veloci di così non saremmo riusciti», spiega la direttrice regionale Carla Di Francesco. Ma il sindaco di Crevalcore Claudio Broglia qualche difficoltà la sottolinea rispetto alle banche: «Nonostante l’accordo firmato dice ci sono alcune banche che temporeggiano nell’erogazione dei contributi. Bisogna che questa situazione si sblocchi al più presto».
Daniela Corneo Bologna
Nessun commento:
Posta un commento