"L'Italia presenta una forte dipendenza energetica dall'estero'', pari a ''circa l'84%'', eppure le fonti rinnovabili con ''potenziali interessanti'' in Italia ci sono, come ''idroelettrico, solare, eolico, geotermia e biomasse''. Il ''potenziale tecnico per il settore elettrico e' stato stimato in quasi 485 Terawattora (Twh) all'anno, superiore agli attuali consumi''. Questo quanto emerge da una ricerca, 'Studio sulla sicurezza energetica in Italia e in Europa', presentata dalla Fondazione De Gasperi in collaborazione con il Centre for european studies (Ces).
Per ''migliorare la sicurezza di approvvigionamento e ridurre la fattura energetica estera - spiega lo studio - e' necessario ridurre drasticamente tale dipendenza''. E per farlo serve ridurre la ''quantità di energia importata''. Le azioni possono essere di due tipi, spiega lo studio: il contenimento dei consumi (efficienza energetica negli usi finali di energia e nei processi di trasporto e stoccaggio) e l'incremento dell'uso delle risorse locali (rinnovabili e produzione sostenibile di idrocarburi). Elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi e' ''la diversificazione delle fonti e lo sviluppo di tecnologie''. Sul fronte dell'efficienza e del risparmio energetico, in Italia c'e' ''un elevato potenziale di risparmio energetico'', soprattutto nell'edilizia dove un edificio che rispetta eco-standard consente una riduzione dei consumi fino al 70%.
Roma
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