Nel 2012 Sorgenia ha effettuato svalutazioni per 134,3 milioni su
attività nell'energia pulita e alcuni crediti fiscali. Rodolfo De
Benedetti propone un taglio del 50% degli incentivi ai manager
Si
è chiuso con 33,1 milioni di rosso il 2012 delle Compagnie Industriali
Riunite (Cir), la holding della famiglia De Benedetti che controlla
anche il gruppo editoriale l’Espresso, l’editore di Repubblica. Il dato
si confronta con un utile di 9,7 milioni di euro del 2011. A pesare sui
conti, sono state le attività nelle energie rinnovabili della
controllata Sorgenia, che ha chiuso l’esercizio con un risultato
negativo per 196,8 milioni di euro, rispetto a un utile di 15,6 milioni
registrato nel 2011.
In dettaglio Sorgenia durante il 2012 ha
effettuato svalutazioni per 134,3 milioni di euro su attività nelle
rinnovabili, nell’E&P, nel termoelettrico e alcuni crediti fiscali. E
così il margine è crollato del 70,3% a 57,1 milioni, anche se i ricavi
sono aumentati del 21,3% a quota 2,572 miliardi. In calo, ma sempre
consistente il debito di 1,861 miliardi (1,927 miliardi il 30 settembre
2012).
Quanto a Cir, che quest’anno non distribuirà dividendi, il margine operativo è sceso del 34,3% a 308,1 milioni su ricavi in crescita dell’11,9% a 5,063 miliardi. In lieve calo, poi, il debito che da settembre a dicembre è passato da 2,594 a 2,504 miliardi di euro. Su iniziativa dell’amministratore delegato Rodolfo De Benedetti, il consiglio di amministrazione di Cir proporrà all’assemblea degli azionisti di ridurre di oltre il 50% il valore del piano di incentivazione per top management e dirigenti.
“Nel 2012 afferma De Benedetti jr il nostro gruppo ha risentito delle conseguenze della recessione che ha colpito vari paesi europei, Italia inclusa, e delle difficoltà che vivono alcuni dei settori nei quali operiamo, in primo luogo l’energia e poi i media. Il risultato netto è stato condizionato da oneri non ricorrenti – prosegue Tutte le nostre aziende continuano comunque ad avere un buon posizionamento competitivo, in molti casi superiore rispetto a quello dei concorrenti, soprattutto Sogefi, che sta proseguendo l’espansione internazionale, ed Espresso, nonostante la grave crisi dell’editoria. Le nostre priorità strategiche per il 2013 saranno la focalizzazione sulle quattro attività principali del gruppo, con particolare attenzione all’energia e ai media, la disciplina finanziaria e il raggiungimento della massima efficienza, senza rinunciare alle azioni di sviluppo nelle aree di attività e nei mercati a più elevata crescita. Nonostante il difficile contesto attuale, continuiamo ad avere fiducia nella capacità del gruppo di poter generare valore nel medio-lungo periodo”.
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